Nuova Repubblica - anno IV - n. 32 - 5 agosto 1956
(122) huovà repybblica IL .CONSIGLIODELL'UNIONE NAZIONALEUNIVE~SITA.RIA. CRISI A CASTELGAND . -· ' . ,.- '' . ' - Il Co_nsiglio .nazionale dell'UNURI non è stato una riunione a carattere semplicemente interlocutorio, come ·sollecitava la corrente cattolica; si 'è aperta invece- una vera e propria crisi, voluta espressamente dall'UGI, che sta tentando di superare ·1e proprie difficoltà interne attraverso una riconquistata unità d'azione. D'altronde non bisogna nascondersi il pericolo di "operazioni,, condotte con estrema dlsinvoltm'a e legate al prestigio è all'ahilità di singoli dirigenti di ENRICO J;JOCCINI . AP! ALBA. c,lel ~-6_. luglio, nella_ ~illa dei Padri J;'allot-_ tini ~ C~st~~gandòlfo, d<?PO fr~ aiorni ed . una noUe di anim_ate diScu:-:is_ip_ni, si apriVa la crisi del• l'UNUR( ~ (Union·~ ~azi9r;iàle Ra_i,prpselltatfv~ Universi• tari!) Italiana) oòri, le· d_i~1.i~sioni della ·çiu!}ta di éollabo•, raZ.ione forrflata ~-/1. gol,ia_rdi_ ~ cattolìci_ e· pr,esieduta. dtl– Paolo Ungari dell'Unio~e ,Coli~rdic~ _ltalian,a'. .• · ~ Epi il grnppo _ _çlell'UGI ad assumers~ la responsabilità dellà· -crisi col denunciare la collaborazione con i catto– lici clçll'Intesa e, co! far dimettere) propri rappresentant.i dal!,,;\, Gìi.inta. Il Consiglio nazionale dell'UNURI si con– clud~Y:a J).QÌ con l'elezione a presid~nte per l'ordinaria am– rninisha,r,ione del golial'do Gioyar.ni_ Losavio e çon l_a de- 1iUera di riconvocarsi non oltre Ja pdma settimana dj S('-ttembre al fine di tentare la risoluzione dellà, crisi. Du,·ante l'ultima fase dei l\vori il gruppo dell'Intesa abbandonava il Qònsiglio nazionale in segno di protesta per 1'apertu1·a della crisi che esso reputava ingiustificata e determina,t.a soltanto da una manovra tattica dei go– Jial'di. Anche se- J'UNURI ci ha orma.i abituato alle sue crisi che da lungo tempo fa.nno procedere a sussulti la. Sua jniziativa per il rinnovàmento dell'Università, le dimis– sioni della Giunta' nel corsQ di quest'ult~mo Consiglio nazionale non erano generalmente previste. C'era chi pa-r– Java di Consiglio nazionale «interlocutorio» e con ciò stesso rileva.va una sitJ.rnzione quanto meno non consoli– data nei }'.apporti fra i. gr.upi;>i e nella dinamica. ~nterna ai. gruppi:' tuttavia la qu.alità. e l~ quantità del lavoro della Gìunt:a hel ,còrso degli ultimi mesi - 6 cioè da gennaio, quando si era costituita - pa1~evano obbiettivamente prepo:rsi alle pur palesi contraddizioni esistenti all'interno dei gruppi, ché condizionava.no nega.tivamente gli stessi rapporti fra goliardi e cattolici. Indubbio era. stato •il successo della iniziativa per il fìnan,r,iamento dell'Università da parte degli Enti pub– blici locai-i, à vanzata. · in occasione delle elezioni ammini– strati ve e concretatasi in un appello alle- forze politiche che venivano s.ollecitate ad occuparsi della questione univei·sital'ia sotto il profilo di una moderna e demo• cratìca battaglia per il diritto allo studio e per la rimo– zione delle· obbiettive condlZioni capaci di ostacolare l'accesso a.i più alti gradi degli. studi da parte dei- ceti n1eno abbienti. Le conseguenti proposte di concrete ri– forrne dell'istituto universitario attraverso un piano di costrnzione di collegi, facevano poi uscire dal limbo del– }'jnd~terminatezza l'azione della rappresentanza per il rinnovamento della Scuola 1 mentre parallelamente si veniva. ma.turando la piena consapevolezza della generale situazione dell'istruzione pubblica. coA il riconoscimento di una priorità di esigenze della scuola dell'obbligo ri~ spetto a.ll 'Università. Le condizioni per la realizzazione· di questi dati po– sitivi si erano determinate attraverso i Consigli nazio– rntli di gennaio e di marzo. A gennaio il gruppo goliar– dico si era assunto la responsabilità di risolvere la. crisi perdurante dell'UNURI, nonostante che la situazione dell'UGI, qua.le si era configurata col Congre~so di Mo– dena, risultasse assai fluida e confusa; rri-entre l'Intesa sembrava aver 1:itrovato le condizioni di una fattiVa. cdl– laborazione con i goliardi, per Il\ prèvalenza: al suo interno di quei giovani cattolici di sinjstra che ritenevano possibile l'accettazione dei risultati del. Congresso del– l'UNURI di° Grado, vinto, come è noto, dai goliardi. Nel successivo Consiglio nazionale di marzo, la Giunta subiva un rimpasto, in ·seguito alle dini.$sioni dei due' goliardi, Mario Lunghi e Massimo Legnani, senza· che, pe– raltro ciò pregiudicasse la solidità della Giunta stessa e l'unità· del gruppo golia.rdico, poichè Lu'nghi e Legnani avevano conco'rso, prima di dimettersi, a determinare ·un chiaro accordo sulla questione dell'esame .di Stato per la ab~lit.azione professionale (punctum dolens nei rapporti fra Ungari e i suoi « 8..mici-nernici »): l'unità del Consi– glio nazionale - e qL1indi di entrambi i gruppi - si era r~a.lizzata. su ·una mo:done che richiedeva il _rinvio in aula, pbt· una più ampia discussione, del progetto di legge Er– mÌni che el'a all'esame della commissione del Senato. Le dimiSsion·i di Lunkhi e Legnani assunsero quindi un s.ignificat.o _meram~nte per-sonal~, anche se apparver'o dete1·minafe - ed i fatti successivi •hanno dimostrato esatta· questa sl1pposizione .- ·da ulla sostanziale sfiducia nella volontà del presidente dell'UNURI, Ungari, di ren• dere operante l'accordo· politico espr_esso dalla mozione. Il Iàvoro della Giunta, nonostante i suoi aspetti posi• tivi già posti in._rilievo, non risultava nei mesi succes• sivi, confol'tato da una effettiva ed unitaria volontà: po• litica dei gruppi. · Da parte goliardica esisteva un parziale distacco Qall'eqnipe di Giunta (Unga..ri, ·Losavio e llorales) sia Le amicizie per rattenzioné un po' unilaterale pres 1 tata. da Ungari a certi problemi anziché ad altri, come (Juello dell'esame di Sta.to il cui prngetto di legge veniva nel fratte1,11po appro– vato dalla Commissione del Senato senza 0 che il rinvio in aula venisse ottenuto; sia per un insufficiente contatto fra Organismi Rappresentativi di sede e UNURI, che pregiudicando una più sostanziale unitarietà del1a rappre– sentanza universitttria, rischiava di ridurre il lavoro della Giuttta ad ima astratta. ed illuministica invenzione di proposte politichè non raccolte dalla. periferia; sia infine pe.r Ja situazione generale dell'UGI i cni organi direttivi, il presidente Giorgio FeSti e il Consiglio della GoJiard;a, manifestavano, di fronte al lavoro de11a Giunta. 1 un atteg– giamento prudente di mancanza di una. qualsiasi vo1ontlt politica, limitando le loro pmse di posizione a poche, blande· riserve e sostanzialmente ponendosi sul piano di una « coe~istenza• pacifica» che avrebbe consentito, al prm,simo Congresso dell'UGI, di liquidare senza violente polemiche il leader dell'Opposizione di Modena, Paolo ·ungari. D A PARTE cattolica le rise1-ve_alla politica della Giunta erano connesse con una. certa involuzione interna del gruppo dell'Intesa rispetto alle posizioni di gennaio e di marzo. E se la lì,UCI (Fede·razione Universitaria Catto– lica Italiana) aveva· tentato una costruttiva polemica, attraverso il suo quindicinale Ricerca, esprimendo in– teressanti giudizi snl Convegno dei collegi universitari e sul Convegno delle univers'ità siciliane, meno chiaro .:_ ma a:;;sai più determinante - appariva l'agitarsi, all'in– terno dell'Intesa, dei giovani dc, in connessione non tanto con le questioni univ~rsitarie, quanto piuttosto con Ja fluida situazione interna dei gruppi giovanili e con la generale «bagarre» deJle co~·renti democristiane. Di fatto, Bod1·ato e Colavitti della corrente di «ba.se », apparivano perjcolosamente isolati nella Giunta dell'UNURI, mentre, per interessi magari diversi, da pilL partì dell'Intesa si annunci 'a.va la volontà di rendere ~ interlocutol'io » questo Consiglio nazionale, per aprire la, crisi a settembre in posi- zione di iniziativa. · Nella sua relazione ~1 Co.nsiglio nazionale, il presi– deà.te .dell'UNURI inte1·pretava questa situazione, un po' semplicisticaweeyte, come .. « mancata rispondenza alle pro– prie responsabilità. da. pa.rte dei gruppi», senza a.vvede1·si che tale ih1postazione o poneva illuministicamente la Giunta al di sop1·a .deJle parti o determinava. la neces– sità di una an·aJisi appl'ofondita dei rappottl fra: i gruppi e di una veeifica della maggioranza sulla quale si regg_eva ]a Giunta. · - pe.-lcolooe ( Dis. dì Dino Boschi) Le conseguenze di una siffatta impostazione ,non ]e ti– rava Unga.ri, bensi Marco Pannella tornato improvvisa– men'te alla rìba.lta dopo un periodo di silenzio dal ma.rzo scor:30 in poi Cosa significava il discorso di Ungari secondo Pan– nella? Che anzitutto Ja posizione di isolamento della delo– gazione golial'dica. nella Giunta trovava il suo motivo po• litico nella mancata fedeltà alla piattaforma unitaria del gruppo goliardico, qnale si era costituita a rnal'zo •(scarsa attenzione alla questione dell'esame di Stato, ai problemi dei centri cinematografici e dello sport' universitarfo, al colJegamonto fra UNURI e organismi rappresentativi). Che, in secondo luogo, le remore poste al Javoro della. Ghtnta da parte dell'Intesa, testimoniavano di u'na si– tua7,ione confusa e piena di 1·iserve da parte dei catto– lici e che non si poteva star paghi di una collaborazione persona.le dei cattolici nella Giunta, ma anzi preoccu– parsi dell'isolamento di questi ultimi, sollecitando una ]oro iniziativa all'interno dell'Intesa pel' provocare un asse– stamento di tutto il gruppo su posizioni pili chiare e più. avanzate. Che, infìne, ferma restando la validibì del lavoro della Giunta - dovuto per 1a maggior parte ai goliardi - ]a passiva acqulescenza dei cattolici dimost.rava peraltro l'inidoneità di quel luvor.o a provocare di per· sè solo delle scelte politiche di fondo da parte dell'Intesa. Tutte e tre queste argo111entazioni conducevano alla necessità di denunciare la collaborazione con i cattolici e di aprire la crisi della quale il gruppo goliardico doveva assumersi in toto 1a responsabilità, anche relativament& alla rapida risoluzione di essa. A .questo punto gli intendimenti di alcuni stessi go– liardi disposti a tendere semplicernente interlocutorio il Consiglio nazionale, dava.no luogo al 1·iconoscirnento del– l'opportunità di aprire la crisi e su questa posizione si coà– gula.vano le diverse. riserve di fronte rJla politica di Un– gari e si ricostituiva l'unità del gruppo goliardico nella. qnale ridiventava.no parti importanti Massimo Legnani (Mario Lunghi era assente) e Nino Ruiu, vice-pi·esidente dell'UGI (anche il presidente dell'UGI era assente), ma non Paolo Ungari che rimaneva isolato nella sua persua– sione dell'inopportunità della .crisi. Egli infatti non accet– tava. di ri,nanere p.residente senza Giunta - per riaf– fermare· 1a continuità clelllL direzione goliardica del 4 l'UNURI - ed in sua vece, come si è detto,. veniva eletto Losa.vio. · _Il ·giudizio positivo di chi scrive su quanto è av:ve-
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