Nuova Repubblica - anno IV - n. 32 - 5 agosto 1956
(122) nuova repubblica I T A LI A· ·POLITICA: CONCORRENZA APERTA I DOCU.MEN'l'I nenniani di questa settimana sono almeno tre, a non voler dare soverchio rilievo alle dichiarazioni rese al Corriere d'lnfornia::ioni del 3l luglio: la intervista al New Statea1n<in and NaUon, quella al settimanale italiano Oggi, e ]'articolo di Mondo operaio. Il senso delle tre versfoni .del pensiero di Nenni pare" so:;tanzialmcnte uno solo: che è ormai aperta la concor– renza tra il PCI e il PSI-; che il secondo è, più del_primo, pronto a intra.pl' endere la « via italiana del socìal.ismo >,– perché non solo ha poca zavorra bolscevica da gettare, ma non ha che da richiamarsi tranquillamente alla sua intcrprehlzìone ciel socialismo del 1920; che, infine, l'aper– tm·a a sinist1·a ha senso per il PSI, con il quale là derno– crazia c1'istirnrn, può aprire il dialogo politico senza troa. var~i invischiata ·nella gnerra dei principi e nel conHitto di religiòne, mentre il FCI si trnva,-su questo piano, bloc~ cato e 'negato a qualsiasi negoziato. L'importanza di que– ste dicbiarnzioni sta- inzitutto nella loro novità. Nenni non le avrebbe rnai pronunziato solo nell'aprile dell'anno scorso, al Congresso socialista di Torino, nel quale, pu1·e, si cercò di precisare il se'nso dell'apertura a sinistra. Se oggi vi è giunto, è certamente anche per le considerazioni obbiet– tive che egli chiama a giustificazione del suo mutamento di tono: la progredita distensione (conferenza cli di. nevra, XX Qongi·esso del PCUS, rapporto Ifrusciov, de– stalinizzazione}, le ruiglio1·ate condizioni della lotta poli, tica. in Italia. Forse Nenni esagem, invece,. quando giu– dica che i due pa1·titi, cqmunista e socialista, possano ·oggi più facilmente dive1·gere nei loro metodi e nelle loro battaglie, perché Ja classe operaia sarebbe in una fase difensiva meno in1pegnata. Se i motivi di d,ivergenzé. e di scelta sussistono, essi sussistono malgrado le diffi– coltà non attenuate della lotta di .classe: boste1·à accen– na.re a grosse situazioni di sblocco dei licenziamenti, come quella che si viene verificando alla Pirelli, per renchfrsene subito conto. Dal punto di vista. critico, il contenuto inedito delle tesi di Nenni, por quel che riguarda la distinzione tra socialismo e comunismo, è che i partiti comunisti, quando anche abbiano cercato di adattarsi alle nuove condizioni del dopoguerra in Occidente, non hanno perduto il loro vizio d'origine, la strutfura accentrata dell'Internazio– nale .. Che non lo abbiano perduto si avverte dal fatto che, anche iniziato il processo di destalinizzazione, quindi la nuova possibilità. di autonomia enunciata dallo stesso Togliatti in Nuovi A1·oomenti, già si sono fermati sulla soglia, e non osano proseguire, sotto l'al'l'esto degli stessi moniti e delle indical!:ioni di Mo9ca: Suslov non ha forse tributato il suo elogio al partito comunista francese, il 11iù pervicace nell'obbedienza, e, si potrebbe aggiungere, in Ungheria come in Polonia non sono stati chiamati alla segreteT'ia del pa1·tito comunista .degli stalinisti di lede p1·ovata? ' · L'argomentazione· di Nenni è, naturalm'ente, dispj8.~ ciuta a.i comunisti, i qiJali hanno trattato di superllcialità il sua: giudizio sull'Internazionale, come se Nenni ne aVesse so1·vOlato· i meriti. Sì· l'iprodnce sino alla· noia un modulo polemico che ormai conosciamo: chi tocca l'Internazionale si sente dire ch e non ha capito nulla; chi toccava Stalin, ne dimentico.va i meriti storici; e così via .. Tuttavia sen– tiamo che non si tratta dell'Internazionale né di Stalin; si tratta ormai della precisazione di due metodi del socia– lismo, uno dei quali accetta la permanenza del sistema ,apprnsentativo fondato sui principi dell'89, in base al quale Ja pluralih\ della rappresentaza va rispettata sem~ pro, dallo schieramento d'opposizionEI come da quello di maggioran:,,:;a; mentre l'altro, pm· non sconfessando il prin– cipio rappresentativo, non si sente più di avallarlo nella ipotesi della conquista del potere da parte clelJa classe, ed ammette semmai altri tipi di organizzazione politica, non il pluripartitismo. Al di sotto cli questa differenziazione, ve n'è allora anche un'altl'a più profonda: il comunismo, proprio per– ché non può impegnarsi alla lealtà del sistema rappresen– tativo democratico, mostra di mantenere un margine esca– tologico, oltre il quale non intende pronunziarsi; il so– c·ialisn~o delJa enunciazione nenniana vi ha rinunziato, dichiara che la sua funzione è, hic et nunc, quella delle rivendicazioni di libertà sociale e politica nell'ambito della costituzionalihì. presente; e finisce coll'ammettere che i valori della democrazia classica sussistono indipendente•, Con questo numero NUOVA REPUBBLICA sospenderà le sue Pubblicazioni per ferie. Riprenderà regolarmente col numero del 2 _settembre. mente dall'onlinamonto borghese, in' quanto possono e de– vono dominare anche con il socialisn.10 al potere. Che in. conéreto questa' posizione metta in precisa conconenza ideologica i dne partiti, non v'ha dubbio. Bisogna tuttavia attendere dal PSI maggiori delucida– zioni, sia ideologiche, che progrannnatiche. Ideologica– mente, la distinzione tra sistema rappresentativo e strut– ture borghesi implica una certa revisione del rapporto tra sovrastruttura e struttura, che non è più quello_ marxista dell'azione reciproca, e non è più quello leninista, il quale, pur «liberando> dal determinismo di classe la funzione dell'ideologia e dello slancio rivoluzionario, riem– pie poi ancora l'ideologia stessa cli un coTltenuto, che è 1a coscienza dei -n•lori creativi della classe stessa. I>ro– grarnmaticamrnte, non si \·ede ·ancora con esattel!:za .su quali punti ì)rogramrno.tici il PSI intenda punt~re per ]a sua battaglia politiça: per ora essi appaiono (almeno dal!'intervi:<:;ta del New Stçile,rnian and Nation) ancora ricavati dal programma massi;no · del ,·iforrnismo demo– cristiano. Probabilmente questa dovrebbe essere la ma– teria ptoprio del prossimo Congresso na;,.ionale del PSI. Quanto alla concorrenza con il PCI, si ve·drà e s'i 'misu- 1·erà la sua capaci~à di risonanza, dalla risolutezza e dall'inc:idenza socialista, di atteggiamenti, intorno ai grandi problemi interni ed esteri. Direi che la dichiara~ zione di Nenni a proposito del patto atlantico, in- Oogi, ~ia già ·un buon infaio. ALADINO (Italy's 11ews photoJJ) Tutta q·ui fa sinistra? FARSA AL CONSIGLIOCOMUNALEDI ANCONA LE CATTIVE COMPAGNIE S E PER Ja formazione delle giunte comunaii in mol– tissime cittit; d'Italia sono state l'ostinazione e Ja confusione delle posizioni democristiane a determi– nare l:impc&.Sse o' l'éffettiva apertura a de8·tra, nel cas'o di Ancona alJa pt.otervia di Fattfani si è aggiunta la pusilla– nime e non disinteressQ.ta compiacenza: del PRI. I locali .< mazzinjani >, infatti, avevano avuto una posi:done di pl·imo piano n·ella passata amministrazione, tenuta a mez– zadr~:ìlon la DC sul comune denominatore dell'accentra~ men io e de1la discriminazione (dalle commissioni ammi– nistratrici venivano regolarmente escluse le pur cospicue minoranze) e imperniata sulla figura del sindaco repub– blicano Angelini, grosso industriale farmaceutico e « ca– valie1·e del lavoro>. C'erano dei ben precisi interessi· da difendere, e si capisce facilmente come l'Angelini e i suoi amici si pl'onunciassero senza riserve per una « dife– sa della democl'azia :., contro ogni possibile « apertura>, che i resultati elettorali chiara.mente suggerivano. Infatti Ie fo.rze di sinistrn avevano ottenuto 18 seggi (13 il PCI e 5 il PSI ed UP uniti), più 2 seggi al PSDI e 5 al PRI; di Conti-o la DC ne aveva ottenuti soltanto 13, pit1 2 ai fascisti del MSI. Il « centro :,, evidentemente, era andato ·a carte qual'antotto, e alle così dette « sinistre democratiche) (PRI e PSDI) non restava altro clie o - co8tringere la DC ad aprire verso i socialisti (e questo non lo si poteva ottenere se non essendo disposti, in caso di rifiuto, a costituire una giunta PRI-PSDI-PSI-UP ap– poggiata dai voti comunistiL oppure Becondare la natu. raie' inclinazione della de8tra DC ad utilizzare le preclu– sioni di Fanfani per giungere alla sospirata alleanza con i fascist.i. L'opportunisrno congenito e le corresponsabilità della passata amministrazione hanno fatto, naturalmente, scegliere il secondo corno del dilemma. Alla prima votazione si è avuta perfino la sorpresa di un consigliere repubblicano che non ha votato per il can– did~to sindaco· del suo gruppo. Sembra che abbia avuto il timore di trovarsi sin dall'inizio insieme ai Iascisti, tanto erano ch.iari i propositi dell'Angelini I Il quale resta quindi a 16 voti, sia a.Ila prima che a1la seconda votazione, per– ché anche i socialdemocratici pensano bene di stare alla finestra (nOn si sa mai!), e votano bianco. Al ballottaggio le sinistre riversa.ho 18 voti sul socialdemocratico Ricciotti, che supera l'Angelini, rimasto a 16. Evidentemente, se non si fossero ancora astenuti, i socialdèmocratici e il repub– blicano dissidènte avrebbero potuto corisentire l'elezione di un sindaco socialdemocratico e- la formazione di una giunta che escludesse la DC e gli stessi repubblicani col– laborazionisti dell'Angelini. Ma., ~naturalmente, non ne hanno fatto di nulla. Durante l'intei·vallo tra la prima e 1a seconda seduta il gruppo PSI-UP, nonostante i poco confortevoli presagi, compie un'altra prova di fiducia versO PRI e PSDI, di– chiarandosi disposto ad appoggiare dal di fuori l'entrata in giunta con la DC delle « sinistre deniocratiche », previa una dichiarazione co1:nune sull'insufficienza del «centro> a &:overnare, sulla formulazione di un programma di sini– stra e sull'entrata di esponenti socialisti nelle commissioni anuninistratrici. I 5 consiglieri del PSI e di UP si sareb– bero, in tai caso, benevolmente astenuti. Dopo aver discusso anche le virgole della dichiara– zione, la DC, improvvisamente, annuncia di pot0r far tutto quanto le veniva 1·iclùesto, ma... non pubblicamente. .Tutt'al più av.rebbe fatto deHe dichiarazioni programma• tiche unilaterali nel COl'SO della seduta di consiglio! Le ci: sinistre democratiche>, auspice l'Angelini che bruciava dall'impazienza di riconquistare la poltrona di sindaco, hannO di nuovo chinato il capo, e ancfle i bravi Sécialde– mocratici, visto dO\·e pendeva ormai la bilancia, si sono allineati, Risultato: Angelini ~letto sindaco con 21 voti ·(«centro democratico> e fascisti uniti, resta l'intel'l'oga– tivo se si è astenuto 1ui, oppure se l'unico repubblicano antifascista ha seguitato a non votarlo). Ancona aveva celebrato il suo piccolo carnevale fanfaniano, e anche Pacc'.liardi poteva dirsi soddisfatto per avere ·avuto il suo Tupini in sedicesimo. Unicuique Butnn... Però alla com– media doveva ancora seguire una farsa supplemento re. Eletti, per un erroré della maggioranza, due assessori di sinist1·a, i sensibilissimi neo-amfninistratori DC e PSDI rassegnavano le dimissiorii, ponendo l'Angelini in nuove e impreviste difficoltà. Evidentemente, abituati a 1'itro• .varsi soltanto tra gentiluomini, dovevano stare ben'e at- tent~ alle cattive compagnie... * ,:· t la piccola macchina pe, l'uf– ficio e per lo studio privato. Fornisce un lavoro di qualitd elevata e costante. Unisce le caratteristiche di stabilitd e dt robusta struttura dei modem mqggiori alla mobilità ed ele, aam-a .d(ltlo portatile, Olivetti Studio 44
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