Nuova Repubblica - anno IV - n. 25 - 17 giugno 1956

6 I CATTOLICI E I/ALGERIA L'indiscriminata repressione. francese pone un problema di coscienza al– le stesse gerarchie della Chiesa; già si levano autorevoli voci di eccle– siastici che sostengono la necessil~l di ricercare negoziati con gli insorti di GIULIO SESTINI L A .POLITJCA di rep1:es~ione cùnclotta in Algeria dal • residente ge·nerale franèese, il sociaJdemocratico La– coste, non colpisce soltanto gli arabi, che ormai sono ,caduti a. miglinia; essa si è abbattuta anche sui francesi che 1,.i" oppongonQ alla guen-a e che sostengono la necessità di ricercare negoziati con gli insorti. Sono ormai decine i francesi di Ol'igin.e europea denunziati, aÌ'restati, rinchiusi in- campo di concentr~mento, mentre tutta la stampa« indi– pendente ::.J salvo poche ecce:t.ioni , lancia accuse .di tradi– m,&nto contro tutti i cetvelli che si rifiutano di lasciarsi fanatizza.re . E' interessante però cetcar·e di distinguere, hel coro di -coloro che si oppongono slla guerra, le voci .dei cattolici; perch& questa volta non si tratta soltanto di prese di posi– zione che emanino da gl'llppi rninol 'ita.ri di intellettuali e di sindaca-listi, ina. di dichixrnz.ioni che sono formulate da membri autorevolissirni della gerarchia cattolica, cardinali e vescovi. Si dfrà che i principi espressi nelle dichiarazioni che sott.o riportiamo non sono nuovi: il che è vero. Ma il loro interesse deriva dal fatto che qui sono applicati con– cretamente, e su un prnblema, come quello algerino, che è di grande rileva,w,a politica. Ci sembra ut~le tradurre alcuni di questi testi anche pe1·ché la. grande stam'pa cat– tolica italiana è singolRi-mente muta a questo proposito; ;verrebbe quasi fatto di pern;are che per i« cattolici» italiani gli unici ecclesiastici buoni siano quelli utilizzabili nello campagne elettorali, in funzione antisocialista .... Circa due anni fa ti-e preti della Missiol'),e di Francia [(da non con fondersi con la missione operaia, sciolta., come si ricorderù, nel gennaio 1!)54) erano inviati a Souk-Ahras, nella zona di Costantina. Si resero conto ben presto della terribile rniseria .nella tjuale giaceva la popolazione araba, e del distacco·, che si andava sempre più accentuando, tra europei e mussulmani; e cèrcaronò di pOl'VÌ riparo; nel febbraio H)55, insieme con i capi delle comunità ebraica ed islamica, fondarono nna associazione di mutuo soccorso, per dare un esempio pratico di collaborazione tra ele– menti di diverse ra:,:ze e fedi religiose. Questi contatti, così come il tono delle lorn prediche, furono· accolti molto male dai grossi" coloni: quando i tre preti cattolici invita- 1·000 i loJ'o pan·occhiani a trascorrere la notte- di Natale· in preghiera· ,per la pace, si notò che erano più numerosi gli arabi che gli europei; questi ultimi si sfogavano man– dando peti:;,;ioni all'episcopato perché allontanasse i preti e demmzie alla polizia. Un provvedimento di espulsione era già stato preso; ma i! gollista Soustelle, ancora resi– .dente generale, lo a,·eva sospeso all'ultimo momento; per renderlo esècutivo doveva anivare, a sos~ituire Soustelle, il «socialista» Lacoste. Riportiamo, dal n. del 25 maggio di Tentoignage Chretien, la cronaca degli avvenimenti: A proposito di u.no de·i tre, il padre Kerland, si conosce il « delitto » che ha motivato la sua espulsione da Sou.k– Ajiras: q1.testo 1>rete è accusato di aver fornito agli insorti p1'odotti farmaceutici. E, in seguito ~l rapporto compilato da un commissario ·di pol·izia, senza che ci si dia la vena di ascoltarlo, gli viene comunicata la notizia della sua E' uscito HANS KOHN L'IDEA DELNAZIONALISMO NEL SUO .SVILUPPO STORICO Traduzione d.i PAOLO VITTORELLI Fino ad oggi pochi libri hanno cer– cato. di tracciare in maniera persuasiva l'origine dell'idea del nazionalismo, di ·analizzarne il contenuto, di discuterne le implicazi.oni su scala mondiale. Il presente volume raccoglie i risul– tali delle ricerche del Kohn sulle ori– gini del nazionalismo moderrio, dai tempi degli Ebrei e dei Greci, fino alla Rivoluzione francese. Pagg. XIl-708 - L. 3000 LA NUOVA l'l'AUA FIRENZE espulsione. Io (il giomalista J. Daniel, corrispondente del– l'ExpressJ l'ho acconipagnato da Robert La.coste, che l'ha ascoltato, pri·ma con d·iffi,denza, poi con aimpatia 1.m pò tùnorosa. ll p,·ete ltVeva realmente consegnato a.i r-ibelli la cassa di prodott,i, farmaceutici. Eali risponde: No. Se l'avess·i /àtto, lo direi. Aveva egli dato questa cass,a a gente di ,,'.dent·itànon nota, senza vreoccupa·rsi di sapere ae fos– &e1"oo no ribell-i! Per niente. Il padre Kerland, da aei mmi, riceve dal cognato, che è medico, una cassa di cam– J)ioni di medicinali che consegna, senza neanche ap1·frla, ad un mnbulato·rio retto dalle suore. Quest'anno eyli ha continuato a Jm·e come prima dell'insurrez-ione .. Ma - dice Robe-rt Lacoste - da chi è / requentatf) queato ambula– tor·io? Forse dai ribelli? La risposta: E' possibile che tra gli assistiti ci siano dei ribelli, -ma l'as&istenza sanitaria non pvò di.ventate opera di polizia. ll 1·esidente gli dà rag-ione e dice al padre Kerland: 4: 1.'orni a Sotd~-Ahrw,, riunisca le vrove mate·riali di quanto ha a:fjermato, ed allora il decreto di espulsione sarà ritira.to ». Il prete è ritornato ed ha raccolto le prove; ma il decreto di~eapulsione è stato 1nantenuto. Il 24 maggio era pubblicata una dichiarazione firmata dal cardinale Liénart, prelato della Missione dì Francia, che ripr·oduciarno integralmente: ~f'.l'e preti sono stati espu,lsi da Souk-Ahras, patrfo di S. Agostino, ad opera delfo forza pubblicc,, contro la volontà formale e malgrado le proteste .wlenn·i dei lor.o vescoU. d' Algerfo e malgmdo i ri.petuti interVenti del prelato della Missione d·i P.rancia presso il capo del governo. E' nostro dovere dichiarare che questa ~spulsione è contral"ifi insieme cdta giustizia ed alia pace. J) Ji'c,cciamo nostra la dichiarazione di S. E. Mons. Pùt.ief~ vescovo di Costantina- e di So11k-Ahras: di fl'onte c,U'em.ozione sollevata clalla questione dei preti della il.li :s– sione di li'rancia di Souk-Ahras, e per eliminare la possi– bilità di interpretazioni sbagliate il vescovo di ·Costan– tina dichiara che q11esti vreti sono stati fedeli alla missione spi.rituale che ad essi è .,tata c,Qìdata, che non sono venuti mentt~a;i loro obblighi di cittadini francesi in Anr;eria, e che hanno dato l'esempio di carità rispetto ai poveri ed agli in/el-ici. Il vescovo esprime loro la sua vro/onda aim– vat,hi e la s1w viva gratitudine. 2) Facciamo nostra ed a.pprovimno la dichia1·azfone, letta dal 1mlpito il 29 gennaio dai sacerdoti di Souk-· A.hras, che è stata· riprodotte, dalla stamva. 3) A{jennimno che le rngioni u.fjìciali apportate in so– steono delfespu1sione non so1io state provate. Afjennianio d'altro parte, in n01ne della coscienza cristiana: Ogni sacerdote l1(, il d-iriftto ed il dovere di portare aiuto ed assistenza ai molati· ed anche ai /e1·iti, chiunque essi. siano;. imJledfrglielo è contrci·1·ioai dù-itti imiprescritt·i– bil·i dell'iànanità. Ogni sacel'dote ha il diritto ed il dovere di dm· dc, man– giare agli affamati, di vestire gli ignudi, d·i esercitare tutte le /onne delfo carità. La ragion di 8lato non può impedir– gli di essel'e il simbolo di Dio, padre di tutti gli uomini. 4) Siamo in condizione di afjer-mare, insien1e ai vesco– vi di Afgel'ia, che i sacerdoti di Sou.lc-Ahras hanno svolto, al di sopra delle lo'tte omicide, un'opera di umanità e di yiustizir, favorevole al ritorno delfo 7)(lce, e questo: protestando senza debolezze contro i delitti, gl-i in– cendi, gli ~,ssassini di innocenti, di cui una, va.rte si era ,·esa rc.yponsabile;· vrote.ytando con la stessa forza contro le 1·epressioni collettive, le torture, le distruzioni di villaggi di cui s·i era resa responsabile l'altra parte; accogliendo tutti gli europei venut-i a chiedere tm niuto sacerdotale o umano, accogliendo ttgualmente tutti gU arabi venuti a con(ì,darsi in loro, e riunendo tutti a pregare insieme pe·r la pace. · 5) Espellendo q11esto gru.1>podi sacerdoti, il che ha indotto Ìl vescovo di Costantina a prendere la gravissima -misu.ra di chiudere la chie.'Ja di Souk-.1hras proprio alla vigilia dell'A,<lcensione, i pubblici poteri hanno la.sciato una comunità cristiana senza sacerdoti, innocent·i senza difesa, e una delle regioni più tormentate dèll'Alger-ia senza coloro che erano i ni·iglior-iartefici della pace. 6) Chiediamo dunqtte con insistenza· che queste misw·e vengano revocate. Sarebbe un atto di gittstizia nei confwrnti dei. preti di Souk-Ahras; sarebbe., 'da parte dei pub– bli<:ipoteri, una dimoatraziohe concreta della sincerità degli a/orzi ese·rci.tati per ottenere la riconciliazione dello comu– nità e11--1·opea e della comunità mussulmana sul suolo d'Alaeria.; sa.~ebbe un mezzo efficace per . rende-re meno grave un dramma che tormenta ta.nte coscienze. Ma accanto a questa presa di posizione, che si riferisce. ad un prob1ema preciso, ce no sono altre che investono tutto l'insie~e del probl~ma~ così, il 15-9-'55 l'El)iscopato (115) nu11va rcpublilica algel'lno, in una lettei-a colletti~,..-., definiva le ragioni più p,-ofonde dell'insurrezione: Per giustizia pubblicn non intendùimo soltanto fo giu– stizi<, dei tribunali, alla qua.le spett<,, in ogni pae8e civile, d-i dare ragione o ~ol"toad ogni cittadino, di vuni.re il col- 1rnvole e· l·ibetare l'innocente, ;na a.nche quella gi'l~tizù, viit va&ta che è codificata nella legge e nelle istituzioni, e che è destinata n garantire l'e.Mrcizio normale dei diritti e delle libe·rtà .d·i lutti i cittadini. Ci sembni che se nelle i8titu.zioni algerine, sul viano 7>olitico come su. quello· eco– nomico, fosse g<irantita a t·utti l'eqwità, sarebbe eliminata una delle maggiori caw,~ di violenza. Ba8ta vù,itnre certi mise1·abili villaggi della campaana o i quartieri di baracche che segnano la periferia delle nostre città come un gigantesco <iscesso di miseria pe·r rendersi conto dell'enonnit'à della miseria, delle so/]erenze cìie schiacciano intere masse d·i.iwmini. E va notato che non si rimane sul piano di una sem– plice deplol'azione, ·che potrebbe avere sapore paternali– stico, della misel'ia degli arabi. Una frase estratta da una dichiarazione delt' Az. Catt. Opera.ia è formale a. questo proposito (19-8-55): Dobbiamo rispettMe i valor-i reliaiosi d·i ogni 1)0polo d: favorire, ver quello che c·i riauarda., lo sviluppo di una citlt·u.n, (iutonoma. Riconosciatno quindi come pienamen;te legittime le aspirazion·i degli a.utoctoni a.ll' eserciz.io libero dei di-ritti civiH e t·eligios·i. Corre voce che il governo Mollet, onde ottenere il si.le1nio del clern, abbia minacciato di proporre in parlamento la abrogazione della legge Bamngé, che, come è noto, gara.n– tisce sussidi ·statali ad istituti scol;-1stici privati. Ci augu– riamo che questo non sia vero, perché in politica non si può mai anivai-e a comprnmessi su questioni di pl'incipio, e mescolare una tt·agedia come tj_uella algerina. con un problegia, indubbiamente grave, ma di ordine completamente dfret·so,. come quello della legislazione sco– lastica sarebbe infludito. Sat'A in ogni modo interesr;ante vedere se ci sarann0 altre pl'ese di posi:1,ione simili a que– ste, ora. che la guerra si va estendendo e generali:,:zando. Ci auguriamo Che i cattolici francesi, che hanno negato il diritto di rappresentarli agli uornin.i del MRP responsabili della gncl'l'a d'Indoci1rn, non ceclario alle lusinghe O alle 111int1ccedegli uomini del partito rndicale e della S.F[O, responsabili della guena di Algeria. ELEZIONINEL SUO-AMERICA PRIMO PASSO T RE. c?nsult~zioni _impo'.·tanti, si svolgono in_ giugno nell America fatina. In Equador, un candidato di unità. democratico-socialista è in lizza contro un mi– nistr-o del governo e 1111 reazionario; in Bolivia, i candidati del MNR (il partito al governo, che ha fatto la r-ivolu,r,ione) troveranno soprattutto un·opposizione a sinistra - senza pericolo - da plll"te di candidati staliniani e trotskysti. Nel Perll, un candidato di Unitù. democrntica, Lavalle, affronteri~, con l'appoggio della APRA, quatti-o candidati diversi, tutti rea...-,ionari, tra i quali l'attuale vice Presi- dente della Repubblica. . In questi quattro paesi, la chiesa partecipa alltt cam– pagna elettorale, in modo quasi scopei-to, appoggiando sempr·e i candidati p.il1a destra. l\la si traùa qui di un feno– meno abituale. Quello che mei-ita di essere messo in ri– lievo è l'atteggiarnento dell'APRA - il più irnpoi-tant.e partito peruviano, socialista e incligeni,sta, che ha vissuto nella clandestinità durnnte otto anni e -i· cui dirigenti sono tutti in esilio o sono stati assassinati. L'APRA ha deciso di votai-e per I.avalle . .Il governo dittntoriale di Od1·ia - il quale, impressionato dalla caduta di ]~e1·on, cerca una via d'uscita alla situazione - dopo avet" per– segnitato feroce1nente \'.APRA, ora gli consente - pur senza riconoscerlo legalmente - di pubblicat"e un ebdo~ madario, e di far rienti-are in pahia gli apristi 110n di,·igenti. Egli spera così, senza dubbio 1 di fare fallire l"APRA, privandolo dei suoi capi; rna non tiene conto che J'APRA è - insierne al partito socialista argentino - il solo movimento popolare latino-arnericano i cui mili– tanti abbiano una formazione dottrinale e un'abitudino di disciplina che permette loro di non essere a· J"imorchio di poche pel'sonalità. Sarà interessante vedern i risultati delle elezioni nel Perù, in Bolivia e in Equador. Il trionfo dei .candidati democratici in questi paesi potrebbe segnare la fine del-. l'ondata cli tendenze dittatoria.li nel continente intero. La. caduta « legale» dj .Odrìa avrebbe sicuramente una con~ siderevole importanza e metterebbe in una situazione dif– ficile il regi.me di Perez J"imenez nel_ Venezuela, che re.– sterebbe la sola dittatura - oltl'e quella pilÌ tenue di Ba.tista a Cuba - a sopravvivere nef continente. Può darsi evidentemente che tanto Odria quanLo Ve– lasco Ibarra in Equador esercitino all'ultimo momento ,una pressione di governo pel' dare la vittoria a.i lorò candi– da.ti . Ma. in ogni modo nel Perù 'sembra difficile che questa pressione possa essere efficace abbastanza da con– trobilanciare l'entusiasmo popolare. li trionfo elettorale non sarà tutta.via che il primo passo, il meno difficile, per i democratici e i socialisti latino-americani. Essi dovranno affrontare dopo· questo una. sel'ie di problemi gravi e urgenti (quello agrario, qpelli dell'industrializzazione, dell'inflazione, della Chiesa), che metteranno alla prova la loro capacità..,_di governo e la 1oro tenacia di democratici. VICTOR ALBA

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