Nuova Repubblica - anno IV - n. 20 - 13 maggio 1956

6 ORIENTAMENTI E OISCUSSlONI L'OCCASIONE STORICA E' significativo che lo schieramento della s1111stra italiana sviluppi due tematiche di squisita impronta liberale: l'una di vertici, sulla necessita di un'autonoma or• ganizzazione della cultura specialista ; l'allra cli base, per un'attiva partecipazio• ne degli operai alle deliberazioni sindacali. Questa critica deve essere ancora esle• sa e portare nuova linfa democratica nello schieramento operaio e intelleuualc di EDOARDO GRENDI I L DIBAT'l'Il'O ape,·losi ·sul XX Congl'esso do! PCUS e sll~le sue e:conseguenze» italiane che è probabil– mente - c'è da augurnrselo - ancora. agli inizi, in– teressa anche noi, intereSSa tutti i democratici italiuni. Non si può infa;tti esaurirne il significato, come hanno · fatto alcuni dirigenti responsRbili socia.lclernocrutici, in un& piccola polemica a carattere retrospettivo, cosi come ei pare assurdo -e gretto liquidarlo nel e: compiacimento storiografico» per ciò che è stato riconosciuto. Il fatto che si sia ver-ificato e si verifichi un certo «turbamento> nelle file dei partiti operai, dai di1:igenti di vertice alla base, e che si facciano presenti perciò nuove esjgenze critiche e una cliver-sa sensibilità al dialogo, co• st1tuisee il riflesso politico italiano tutt'altro che trascu• rabi1e deJle tesi svolte dal XX .Congresso: se il dibattito verrà. avviato spregiudicatamente, se verrà compreso che non si tratta soltanto di spiegare e di popolarizzare il· « nuovo corso>, se sari'l intuita e soddisfatta tutta l'istan• Z& di revisione. organica, organizzativa e ideologica. che concretamente s1 pone, allora potremo di1·0 che la situa. zione attuale costituisce senz'altro un'occasione storica cli ampia. portata per l'insel'imento definitivo e «risolutivo> del movimento operaio nella Jinea cle,nocratico. sancita da.Ha nostr& Costituzione. Noi di Vnit,ì. popolare che abbinn"lo sempre mirato a. questo, cioè alla possibiliti'~ di una soluzione dcmocra• tico•parlamentare dei Problemi italiani, e che abbinmo francamente riconosciuto la essenziale funzione di « tut• to > il movimento operaio, preso nella. sua indiscutibile unit~, per l'operazione delle « riforme di struttura>, non poss1an:10 che confortarci prr le nuove prospettive e cer• c~re _dt col!aborare atti,·.amente al nuovo gra,·oso com. pilo 1deolog1co e politico che spetta alle classi li:tvorAlrici. · ·Cm interventi svolti dai congressisti sovietici - e sopra~tu~to quell? cli àlikoyan - .hanno indicato, mi pine, che c1 St trova m presenza. neJl'Unione Sovietica di una svolta, per intenderci, «liberale:,, ancora. accennata e n~n. p~i,'.a . cli incongruenze - vedi il carattere ll'oppo « 1llumin18tico:,. del « processo a Stalin > - che /e esi. ì;enze •di politica interna, di sburocratizzazione e di de– mocì-azia, confortate clu una posizione senza dubbio cli forza sul piano intern)izionale, hanno po1'tato necessa,·in. mente in pl'irnO· pidno;. ~ccanto agli sviluppi economici previsti da I V.f, f,li•ano 1 q'ninquennale anzi come un « fot. tore > di eS~i. Da qlìèStò punto di vi~ta non c'è dubbio clie la solenne affe,maiibne della direzione collegiale e il ri• torno alla traclizion'e )ibe1tnria del leninismo costituiscono u? cont~ibuto sostarlZialC pei· il· S11peramento del « comu. n1Sr.no d1 guerra> e per l'auspicato rinnovamento politico• cultL~rale, al di là dei quali e in una. prospettiva non im. mediata mn, credo, essenziale, si pone, come ha indicato e~attamen~e N?nni: il I?roble~a de!Je nuove forme giuri• dtco•orgamzznhve m cm est.rmsecare la. nuovA pras.cii. Lo sy~LUPPO dei temi della coesistenza. pacifica e com• petJt1va - che è a mio avviso un grandioso processo di politica estera attraverso il quale si pone s~nza reticenze 1a possibilitiì di un'emancipazione storicn dei popoli nsia. tici, africani e sudamericani, e <1uindi di un generale ri– solleva.mento delle aree dep1·e~se mondiali - Faccetta:done della pluralità delle vie ciel socialismo, l'utiliz.zazione (o la accettazione) della < via parlamentare», la funzione de• I CLASSICI POLITICI COLLANA DIRETTA DA LUIGI FIRPO Volumi Jn•S•, su carta vergata, con numerose ta- l( vo1e fuori testo e corredati di note delucidati ve. F.dizione in brossura e rilegata in piena tela rossa con fregi e iScrizioni in oro I prìmi volumi pubblicati: ARISTOTELE - BOTERO • ERAS~lO DA ROT– TERDA~I HOBBES • KANT • LEIBNIZ LOCKE • LUTERO • MARSILIO DA PADOVA MICKIEWICZ MONTESQUIEU • PLATONE SENOFONTE _ SAN TOM~IASO D' AQUINO UNIONE TIPOGRAFICA EDITRICE TORINESE Torino - Corso Raffaello n. 28 co gli schieramenti sociulcleil1ocratici, ecc., si pongono sul piirno concrebmente italiano in modo tale da. supe1nre .!,!'liabbozzi di una vii, italiana rivendicati, e non a torto, eia Togliatti. Non si può pensare difatti a un « adegua. mento» al nuovo corso che 8i riduca ad una. immissione o rivitalizzazione del Costume di democ1•a11,ia interna nel• l"arubito del PCJ senza metterlo in relazione direi < orga– nica» con l'altra e piÌI decisiva indicazione di una vi& italiana. Se questa infatti significa, come pare, acceth• ;,.ione senza riserve della democra;,,it\ parlnmentare per realizzare sulla bas.:e di un laicismo metodologico le confluenze di partiti e schieramenti necessari"e a sbloc– care la situazione fttluale, ciò equivale alla. ricerca delle condi:-:ioni storiche di una tale soluzione e, in reh,zione ad essa_. a un adeguamento ideologico in base al quale l'esigenza democratirit non sia esclusivamente un fatto interno ma ispiri anche, superando decisamente le stret– toie- de!Fintegralisrno, i ra1Jporti con le altre formazioni politiche. anch'esse agenti della trasformazione socia le. E' evidente che lo sche1na dell'alleanza fra contadini del Sud e open1i del Nord, elaborato eia Crarnsci - in una situazione storica che non sia cli «rottura> rivoluzionaria ma cli neces~aria competizione preoccupata pl'irna di tutto di guranti,·si una soppoi·tflbile .: condi~ione liberale> di lotLa - olfre ad essern solo parzi~lrnente soddisfatto nella sua risoluzione concreta ;. insufficiente. Se è ,·ero che ogni democratico e liberale italiano deve riconoscere l'Azione s,·oltn dal 1!)45 ad oggi dai partiti operai fra i contndini del Sud che hn portato alla rotl111·a. dell'egemonia. del blocco agra,·io, è altrettnnto vero che la situazione molto più complessa del Nord, dove la classe dirigente rivela notevoli cap1lcit1'l clinnmiche ollrechè semplici • disponibilit1\ poliziesche>, che le consentono di opporre un fronte di lotta atticolatissirna che va d1:1ì pHtf'1~lismi di fAbbrica al monopolio degli strumenti c11ltu.11llì, richiede elaborazioni nuove e spregiudicate che eonsent1:1no una fondanu~ntHle convergenza. tra. movimento operuio e Cf'ti medi non scmplict'mcnte < q1ialifif'ati >. E ' SIC:XIFIC.\TLVO che lo schieramento della sinistra nella sua fase autocritica sviluppi due tematiche di squi:situ i1npt·onli1 libernle e libe1-tarii\: l'una di vertici e che 1·igui1rda la 1wcf':=::sitù. di una diuletticn culturale-politica nnche nell'ambito m11rxi-.t11 e quindi cli u1ùrntonoma orga• nizzazione dedla cultma specialista (vedi ad es. gli articoli di Fo1·tini sulF/Jvmiti!); l'altra..· di base, C'l"l'lCl'M\ nel Con• gre~~o della CCIL. e r-he impone una pat'tecipazione atti– vn degli ope1·1:1ialle discussioni e alle delibe1·azioni sin• clacali e la costante ricercn di 1m'11niti't.del fronte operaio: due istanze, come si \'ede, di chiaro significato polemico contro le burocrazie clell'app8rato politico e sindacale. Questa critica deve essel'e estesa - e la esigenza dopo il clamol'Of:IO XX Congresso del PCUS è fortemente sen. titn -. de\"e investire tutto il sistema e il metodo della politica dcllu eultut·n cui soprattutto spetta corrodere il suo limite di settnrio mitologismo, deve condurre a una revisione de/l'o1·ganizzazione generale e clel suo funziona• mento, deve consf'cntire la nrnssima « autonomia scien– tifica> agli spe<:ialisti della c11lt11ra marxista cui spettano non indifferenti _compiti di into,·pl'etazione storiograficn, econo1nica ,e giuridica in modo dH fnrnire lli politici gli st-rurnonti adeguati. Se si fonno queste digressioni sulla possibile evolu. zione della 4: linfa democratica> in seno ai partiti ope• rai, gli è perché c,·ediamo che un 1·invigorimento della de• mocrazia. interna è essenziale ai fini cli una effettiva ac• cettazione di un laicismo politico che è l'unico tel'reno su cui lo schieramento socialistA può coincidere - nel– l'obbiettivo non di uno sterile riformismo ma di un gra– duale rinnovamento delle struttw·e - con ]o schiera• mento radicale, cattolico e laico, che. rappresenta. pur nelle sue contraddizioni attuali, in p,·ospettiva, l'aliquota « poUt.icizzabile > elci enti mcdi ill'lliani. Del resto non si può dia·e cbo lo schieramento soci[I. lista italiano si sia fatto cogliere del tutto impreparnto dai nuo,·i sviluppi della situm~ione internazionale: se la « linea Togliatti> si è rivolnl'a più arerta che non ad cscrn– p.io que!Ja segnitn dal PCF, la nuova politica del PSf - annunciata « ta.tticamente » nel giugno-del 1953 e. matu• - rat.a prop,·io da quella esperienza elettorale che ha san• zionuto la fìne del centrismo, solennemente e ampia• mente confermata dal Congresso di Torino, ponendo la esigenza dell'apertura a r,;inistra e dell'incontro fra cat– tolici e· socialisti, fra DC e .PSI, per una nuova maggio. ra.nza. nel paese e nel ptlrlnmento - ha superato proprio le conclìzionalità integralistiche ancora presenti nella poli. ticR. comunista. - colloquio con le masse cattoliche e non col partito - e ha fodicnt-o sempre più risolutamente (,110) nu11.-a rep11bbfic11 coi fatti la lcgittimiti\ della « via. parlamenta. re>. Non per niente la roaziot'ie pii1 obiettiva e acnta al XX CongroSRo del I''CUS è stata proprio quella di Nenni, di cui i duo elei-nenti essenziali vanno visti per ora nella conferin11, mai cosi piena, di lealismo demQcratico e costituzionnlo e nelln raccomandazione rivolta ai parlamentari del suo pa1'lito cli « non approfìttare delle dif frcolttl dei con1p1t• gni comunisti>, cioè nel rifiuto àélla tenta:t.ione di porsi su 11n pericoloso piano di aperta concora·C'nza, possibile p1·eds di una « cattura > ccntristn. E' evidente pe1·ò che pt'Oprio al I'Sl spetta oa·a di ne• cogliere i frutti della politica di raccoglirnento seguita allo scissioni ciel '47 e del '48 e della. preparazione politicM. e organizzativa sviluppah, da. Morancli attraverso la qn~le il partito ha spazzato via molte delle proprie pustule di clientelismo. l I compito ideologico, Ol'ganizzativo e politi• co che le nuove resi:,onsabilità storiche pongono al· PSr, come rappresentante putativo dell'intera chHiSe lavorat ri~ ce italiana, è veramente enorme: è necessario quindi non • solo che lo stesso PCI sì rimetta spregiudicatamente in moto rinunziando al vecchio ruolo di guida esclusiva, n1a che si realizzi un se1npre più pieno incontro fra i so• cialisti e la cultura . laica non.marxhsta parimenti im1Je· gnata a determinare gli strumenti pratici e tecnici di 11n r·innovame11to strutturale del paese. Precisarnente questo terreno « concretistico > delle l'ifo1·111edi struttura rtip· presenta, come si è detto, il punto d'incontro, necessariR~ mente condizionato dal rispetto di una dimensione stalu• tarla, ciel socilllismo e ciel rndicalismo itRliano, cui l'e• spe1·ionza. storica ha omia.i definitivamente offe1'lo una visione non frazioni:-1tica 111a nnzionale dei pr·oblemi itn. liani. li problema della maturazione di un ra.dicalismo italiano, dell'emancipazione cioè cli una sinistra. cattolica eoerentemente «laica> dal l'ÌCiltto del fanfl:l:nismo e <lella. destrn, e della possìbile crescita di tma. fonnnzione laica ancora ambigua e non d~I tutto liberatasi dalla, prospetti– va cli un « nuovo centri:,;imo con il PSI> è probnbilmente condizionato anche da 11n coerente svilupJ>O del sociali. smo sulla via e nello spirito di una « solu:t,io11e italiano:> che, nccettata la democrazia fol'male, ne faccia una de• mo<;:rnzia effettivR. Una via che si svolge sul piano del parlamento - ha osservato V. Trevi su Dibattito volitico (n.o 48) - non può comportare la direzione o l'egemo• nia esclusiva di una fonnazione politica, mu. « è condi– zionata ed an;,,j fond11ti1, sulla dimensione dei partiti nel. IA. sua pienezza e sulla varia peculiare e pluralistica mo– cli11zione di essi>: non v·è dubbio che ciò comporta il supcrumento di ima dimensione intcgrnlistn. - cattolica, lnicista o lenini~tn. - che atrofizza. e dttundc la sensibili. ti\ e la vita polìticn degli italùmi a. "tutto v;rntaggio delle consorterie dei monopoli che riescono a imbl'igliare, con le solite ricette qirnlunqni,.:tiche dPl\a stampa o f'OI pater• nicdisrno conutlore, htt·ga pa1;te della classe lavoratrice italiana. vitnlmente intere;;sata im·ece a un rinnovamento delle strutture del pae3'e. Jn ogni modo, e pel' singolare riflt>sso, il dibattito aper– tosi sul XX Congresso del I:>CUS e il conseguente rip~n• samcnlo cli questi dieci Rnni di battaglie politiche è in grttclo cli offrii·e un'« occasione storica> ai democratici e ni socialisti italiani, un·occasione che se non può avere, eom'è logiC'o, l'imporhmza. cli una grossa crisi economica ha tuttavia. un'importanza non t,·ascurabile, costituisce 1100 di quei momf'nti di equilibrio e cli serehità ideologica. e, J>er così dire, « storiogrnfìca > offerti obi~ttivamente a tutti gli 11001ini impegnati. Valutiamola. ottimisticamente una « crisi di Cl'Cscen. :-'..a> del socialismo italiano, che è tale, beninteso, anche in quanto interessa tutti i democratici italiani e li invita a un giudizio spassionato e alla revisione di un .: ter7.a~ forzismo > duro a m01·ire. E la piccola macchina per l'uf. licio .e per lo t'tudio privato. Fonusce un. lavoro di q1,alùà elevata e costante. U.nisce le · caratteristic/1e di stabilitti e di robusta 6truttura dei modelli mqggiori alla mobilità ed ele– ganza della portatile. Olivetti Studio 44

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