Nuova Repubblica - anno III - n. 34 - 30 ottobre 1955

(82) nuova repubblica · SET'l'EGIORNINEL lUONDO UNITA' TEDESCA OSICUREZZA UROPEA ·L'ALTERNATIVA posta nel titolo può sembrare paradossale. 111a questo è tuttavia il modo in cui · le potenze occidentali e l'Unione Sovietica inten– dono impostare il problema della pace alla confèrenza di Ginevra. All'uomo della strada verrebbe fatto di rispon– dPre: - Uniti, tedesca e sicurezza europea. - Per i di– plomatici e per le grandi potenze, si tratta invece cli due problemi distinti. Diciamo subito che si att,·ibuisce alle potenze occiden• tali il desiderio di risolvere per primo il problema te– desco, senza ipotecare il diritto cli una Germania unita a rimanere nel sistema atlantico. All'Unione Sovietica viene invece attribuito il desiderio di accantonare per il momento il problema tedesco, di lasciare per un po' di tempo le cose come stanno, cioé la nadone tedesca divisa in due stati indipendenti riconosciuti entrambi dall'URSS, e cli concludere un patto cli sicurezza fra i due blocchi, a cia– scuno dei quali pa1·tecipa uno dei due stati tedeschi, Può darsi che la Germania possa rimanere ancora un po' cli tempo clisunita come chiedono i sovietici; secondo alcuni ossen·ato,·i occidentali non sospetti di simpatie fìlo– comuni,·te (come Melvin La ki, direttore della intelligente 1·idsta Der Monat), la causa dell'unità tedesca sarebbe poco sentita anche nell'opinione tedesca occidentale e il cancelliere Aclenauer non h,a mai fatto molto per {a1·la avanzare, preferendo rafforzare la repubblica federale nel quadro delle alleanze occidentali che assicurare il rapido ripi,istino clell'uniU, ciel suo paese. Gli occidentali, per parte loro, vogliono avere la botte piena e la moglie ubriaca, cioè l'a Germania intera nel blocco militare occidentale. E volendo l'impossibile si ac– contentano anch'essi dello statu.s quo. Ma è una situazione tranquillante? La pace cli Ver– sailles, che pure ern molto meno onerosa, per la Germania, sul piano politico, della situazione attuale, seminò il vento della bufera nazista. Che razza cli bufera ci daranno nei prossimi anni i semi dell'attuale divisione tedesca? I gruppi conservatori che governano la repubblica di Bonn sono lieti cli fare una Germania ocèidentale piit prospera e piit potente cli quella prebellica e sono con– vinti che questo non sarebbe stato possibile con il gravame della parte piit povera della Germania ancora governata dai comunisti. I dirigenti comunisti della repubblica orien– tale sono lieti cli fare una piccola Germania comunista e integrata _nel sistema sovietico e sono convinti che non avrebbero mai potuto speral'e cli ottenere un risultato paragonabile a questo se fossero stati una piccola nùno– ranza di una Germania unita. Ma pel' quanto tempo i primi rinunceranno _a con– quistare economicamente il resto della nazione tedesca, )01·0 naturale zona d'espansione? E per quanto tempo i secondi rinunceranno a conquistare ideologicamente e politicamente anche il resto della nazione tedesca, dove i socialdemocra– tici, costretti all'oppos.izione, sono impotenti ad attuare anche un minimo cli socialismo ne_ll'ambito della demo– crazia? Ognuna delle due Germanie rischia q·uincli ben presto di diventare una polveriera la cui n1iccia potrlt. essere accesa nell'altr,a e il risultato dell'esplosione, in tanto piit forte in quanto sarì, stata piit a lungo contenuta, rischia cli mandare per aria i calcoli di quello dei due blocchi che avrà ritenuto cli poter meglio sfruttare questo ritardo dell'unità tedesca. Ogni giorno perduto sulla via dell'unità tedesca risulteri, dunque allora un giorno perduto sulla via della pace. Nessuna. delle due tesi proposte da ognuno dei blocchi di potenze contribuisce realmente alla soluzione del pro– blema: né quella americana, né quella ntssa. L'unica so• luzione rimane ancora quella dell'unità tedesca nella neu– tl'alitl,, cioé nella sicurezza per tutti, an1ici e nernici even• tunli ciel futuro stato unita,-io; e solo una soluzione neu– tralista permette d'impostare ancora un, problema d'inte– grazione della Gern,ania unita in un'Enropa unita, ché una Germania unita ed armata, non solo capovolgerebbe l'cqnilibrio europeo a favore ciel blocco con il quale si schierasse, ma dominerebbe con la sua potenza le nazioni con le quali si alleasse sul continente europeo. Kon si' avrà nnità tedesca senza sicure~za europea con1e non si avl'à nessuna sicurezza in Europa finché la Cern1ania rin1anà divisa. ?\.fa è futile cercare la sicurezza fuori dalla soluzione del problema tedesco, come è futile cercare l'unità tedesca fuori dalla soluzipne ciel problema della sicurezza. E sia l'unità tedesca, sia la sicurezza ef– fettiva, si possono avere solo legando i due problemi, ossia unificando e neutralizzando la Germania. La lascia neu– tl'ale proposta eia· Eden, per essere efficace,· deve dunque comprendere tutto il tetTitorio tedesco e il patto cli sicu– rezza proposto dai sovietici, per essere· effettivo, deve esclu– dere l'intera Germania dal giuoco dei blocchi cli potenze. Non si pui> dunque risolvere prima un problema e poi !'alti-o, come vogliono gli uni e gli ·altri, quale che sia l'ordine cli pl'ioritù.; n1a si devono risolvere insieme o non 1·isolvere affatto, PAOLO VITTORELLI 5 r Dis. di Dino Boschi) MARGARET-TOWNSEND - Corsa agli ostacoli. .LETTERA DA BOGOTA' di CARLOS GONZALEZ RIVERA A NGELO Franza, su l'Unitì, ciel 23 settembrn, prende lo spunto dagli a,·v('nimenti argentini per esaminare l'atteggiamento politico della Chie.-a cattolica nei vari paesi cieli'America Ialina. La tesi cl~uesto articolo è che la Chiesa cattolica si propotTebbe di organizzare le masse latino-americane in partiti cli democrazia cristiana per sostituire i partili bor– ghesi tradizionali ed opporsi ai pa1·titi comnnisti. Ora, effettivamente, questa tesi tiene conto cli alcuni a, pelli fondamentali della situazione in Argentina. In Ar– gentina la Chiesa si rende conto che dopo il pe1·onismo non si torneri, al monopolio politico dei vecchi partiti - radi– ca.le, conservatore e socia lista - e capisce che per impe– ci ire la formazione cli un parUto classista cli massa, sia ne– cessario un partito cattolico moderno, che sappia accogliere e nello stesso tempo limitare e controllare le aspirazioni cli prog1·esso delle masse lavoratrici. Ma proprio per le sue condizioni storiche assai piit aYat1Zate, l'Argentina non può es.-ere presa come esempio per spiegare q\tali tendenze si s,·iluppi110 oggi nel ·continente latino-americano. I partiti cli democrazia cristiana sono un prodotto del mondo contemporaneo europeo e cli cidltà europea; si svi– luppano storicamente sulla base di classi medie e masse popolari, dirette da intellettuali piccolo-borghesi che affer– mano una prnpria autonomia cli fronte alle vecchie classi don1innnti. Ciò distingue un partito di clemocrnzia cristiana da un partito cattolico trnclizionale. Un partito conse1·vatore sud– americano è diretto eia elementi dell'oligarchia tradizionale - in genere latifondisti - in rapporto agli interessi, an– che immeclinti e corporativi, elci gruppo che esprime questa cli,·ezione, L'etichetta cattolica gli serve a mobilita1·e, at– traverso il clero, stati popola,·i trn i piè, anetrati, per lo più a scopo elettorale o per sporadiche manifestazioni. Non c'è 1111 apparnto permanente del partito, e anche quando nella propaganda si utilizzano parole d'ordine cli prog,·esso sociale, tratte dalla recente letkrntma cattolica, queste re– stano soltanto espedienti elettorali che non si propongono la costituzione di un mo\'Ìmento cli massa, Perciò non esistono e per molto tempo non potranno forn1arsi partiti di. democrazia cristiana in paesi in cui l'est,·ema arretratezza delle masse, sopratutto· dei contadini indios, permette all'oligarchia dominante cli controllare il potere senza una mobilitazione di più ampi strati popo– lari, che richiederebbe notevoli concessioni, In Perit o nell'Equator, nel Paraguay o nella maggior parte dell'America centrale le oligarchie semifeuclali o ca– pitalistiche non sono ancora costrette a cercRre una base di rnassa. Non ci sono partiti di democra7,ia cristiana, n1a pai·titi conservatori tradizionali, o spesso solo cricche o clientele dei vari politicanti reaziona1·i. I nomi e le affermazioni cli principio non debbono trane in inganno. Un partito «cristiano-sociale» come quello equatoriano tradizionale, che elci resto esiste solo cli nome, identificandosi con il seguito personale ciel dottor Camilo Ponce Enriquez, ben noto ex-ministro ultrareazio– nario, è cosa ben cli,·ersa da partiti dello stesso nome esi– stenti in paesi piit aYanzati, come il Cile o l'Uruguay, o anche nel Brasile, dove come è noto gli ultin1i anni hanno visto svilupparsi l'energica iniziati,·a delle ,nasse popolal'i. Anche nel \·enezuela c"è stato un inizio di organizza• zione, del resto prevalentemente elettorale, delle masse cattoliche, il COPEJ, che ottenne un rilevante numero cli ,·oti nelle elezioni ciel 30 novembre ]!)52, fatte poi annul– lare dalla dittatura militare, che ne e1·a uscita sconfitta, Secondo l'articolo citato « in due paesi sud-americani i clericali sono al pote,·e, nel Perù e in Colombia, e questi due paesi gemono ptJt·tt·oppo sotto le piit sanguinarie dit– tature che il continente abbia oggi». Tn realtà nel Perit esiste una dittatura n,ilitare l'eazionaria, non un regime clericale. Una dittatura militare che ha preso il potere vio– l0nte1nente, rovesciando un governo g.ii cli destra, come quello di Bustamante, e col prngramma cli soffocare nel sangue il movimento ope,·aio e popolare diretto eia un par– tito democratico cli sinistrn, l'A PRA (Alianza Popu.lar Re– vol-ucionaria Ame,·icana). Contro I'APRA la dittatura rea– i.ionaria ebbe la complicità ciel partito comunista: ciò che l'Unità si guarda bene dal ricordare, e su 'cui torneremo ampiamente in un prossin10 articolo. Q11anto alla Colombia, che si tratti cli una dittatura sanguinaria e clericale, noi abbiamo sostenuto su queste colonne fin dal 13 giugno; anche quando il PC colombiano preferiva non prendere posizione, ed attraverso i « parti– giani della pace» esalta.va adclil'Ìttura la data infame ciel ·colpo qi stato. Ma anche sulla Colombia l'articolo afferma cose eYidentemente inesatte: i clericali si sarebbero im– padroniti ciel potere « dopo l'assassinio di Gaitàn » men– tre è noto che egli fu ucciso il O aprile 1948, quando già eia due anni spadroneggiava in quell'infelice paese il go– verno, jpocrita e cri111inole del conservatore clericale Ma• riano Ospina Perez. E i contadini assassinati in Colombia dalla reazione non sono ventimila, ma molto di piit, certo oltre centomila, e non perchè chiedessero la riforma agra– ria: non chiedevano che di essere lasciati vivere, ed è tutta della reazione l'iniziativa della violenza. Assolutamente inronclata è poi l'affermazione ciel Fran– za, secondo cui i go,·erni non clericali dell'America latina favot·irebbero la penetrazione protestante: ·uno cli questi go,·erni « non clericali» sa,·ebbe q11ello equatoriano di Ve– lasco Jbana, governo più che mai clomi~ato da conserva– tori ultraclericali e appoggiati dal gruppo apertamente fa– langista denominato AR~E (Acciòn Revol-ucionaria Nac_io– nalista Ecuatoriana). Jn genel'ale i governi latino-a,nericani, anche non aper– tamente clet·icali, non hanno favorito il protestantesimo, che spesso assume un atteggiamento socialmente progres– sista: nel clima arroventato della Colombia in lotta per la liberti, l'enorme sviluppo ciel· proselitismo protestante, contro feroci e continue persecuzioni, l'adesione cli decine cli migliaia cli cittadini al protestantesimo perseguitato è la espressione di 1·ivolta ideologica e sociale: è un cristiane– simo popolare alimentato dalla disperazione delle masse, non piegato dal lungo martirologio cli questi anni, che si rivela in episodi, come il massacro cli quattromila conta– dini protestanti nel Huila, degni dell'atmosfera della Ger– mania ciel '500.

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