Nuova Repubblica - anno III - n. 11 - 22 maggio 1955

nuova repubblica 3 RICONOSCIMENTI E PARIFICAZIONI ASSAijTOALLASCUOLA DI STATO Aggirato ed espugnato dall'interno l'esame di stato, pemo dell'ordinamento scolastico itaHano, i governi democristiani hanno dato l'avvio a centinaia di decreti di parificazione, valendosi di una legge del 1942 in cui si compendia lo spirito di avventura e di compromesso delle precedenti iniziative fasciste. in tale campo di LUIGI RODELLl I N: ITALIA, come negli altri paesi catt-Olici, la. Chiesa 11i è ada.ttata alle libertà civili e politiche solo quando le forze laiche le hanno conquistate rovesci&ndo l'as• solutismo politico e religioso cui la Chiesa dava. il suo appoggio e il sno e.risma. Noi non abbiamo bisogno di molti argomenti per convincere i cattolici in b uona fede che ·quando la Chiesa afferma. di voler mutua.re dai paesj• protestanti un esempio di libertà esse . si 11.da tt&ad una e ipotesi >, cioè a. detemtlnate condizioni di fatto, ma non rinuncia alla su& «tesi"• cioè alla convinzione di dover e reclamaa·e per sì, sola. il diritto alla libertà, perchè unicamente-aHa. verità, non mai all'errore, questo può com– petere > : sono parole della Civiltà Cattolica. La ~tessa formula. con cui si suole affermare il prin• cipio della libertà nel campo dell'insegnamento è nata come macebina di guerra contro la laicità dello St&to, unico tu'• gin• atto a -contenere nei paesi latini il dilagante con– fessionalismo catt-0lico. « .Libertà. d'insegnamento > fu il se• ~11.colo posto dai cattolici francesi nel vessillo che essi innalz&rono per sostituire ai principi di libertà civile sca– turiti dalla Rivoluzione un principio eteronomo secondo il quale i& libertà competerebbe esclusivamente alla ve– rità teologica. insegnata dalla Chiesa. cattolica. Con quella formula si giunse ali& legge Falloux che ripristinò in Fran– cia sotto Napoleone III il controllo dei vescovi sul pub– blico insegnamento. Dopo tm'esperienza ormai secol~re non è più certo questione di parole. Tutti sanno anche in Italia. che cosa intendano i partiti cattolici· per libertà d'insegnamento: non il diritto dell'insegnante di insegnare secondo scienza e coscJeasa nella pubblica. scuola, ma il diritto dei privati - • quindi della Chiesa - cli istituire liberamente scnole in eui si insegni soltanto ciò che piace alla Chiesa, non 1010 nel campo della religione, ma. in quello di tutte le discipline letterarie, filosofiche, storiche e scientifiche. Due concezioni si fronteggiano: per l'una la scuole. è educazione alla libera ricerca. del vero, nel pieno rispetto delle opinioni e delle fedi religiose, morali e politiche, .ed è preparazione alle libe1·e,competizioni della vita. civile; per l'altra à indottrinamento di una sola ed unica. dottrina dogmatica e imposizione agli alunni di un catechismo di parte. Il conflitto fra queste due concezioni investe l'in.• tera collettivit-à nazionale. La Rivoluzione francese e il Ri– sorgimento italiano lo hanno risolto a favore della prima con l'istituzione della scuola di stato, unica dispensatrice di titoli di studio giuridicamente validi. Il principio della. competenze. e del contl'Ollo dello Stato - ciò che soprattutto in regime di libertà è ga– ranzia. di impaTZialità e non monopolio come insinuano i clericali - non è stato mai smentito dalla nostra legisla– zione ed è tutto1·a alla base del sistema scolastico italiano, Come si è dunque potuto giungere ad una situazione di fatto, qual'è l'attuale, in cui le posizioni 1-isultano rovescia.te ! E' avvenuto infa.tti in Italia che le sc uole private hanno trasformato il cosiddetto « riconoscimento legale 'l> o e parificazione > in un vero e proprio ti_tolo di sovranità, esercitando a loro volta su altri privati (gli alunni- priva• tisti rispetto alle stesse scuole priv&te) funzioni di accerta– mento legale che le. legge non consente e dividendo con lo Stato l'esercizio cli una funzione dichiaratamente statale qua.l'è quella dell'esame di st&to. La partecipazione - non con_templata dalla. legge sul– l'esame di stato - degli insegnanti delle scuole private alla funzione statale di pubblici esaminatori, non solo non ha ca.rattere di funzione delegata nell'ambito dell'insegna– mento privato (ciò che permetterebbe di distinguere i ti– toli di studio rilasciati e.gli alunni delle scuole private), ma ha carattere di reciprocità fra scuola pubblica e scuola privata, essendosi i ministri democristiani della pubblica istruzione arrogati altresi di chiamare gli insegnanti delle scuole private a far parte anche delle commissioni di esame che siedono nelle scuole di stato. " l GGIRATO ED ESPUGNATO dall'interno l'esame di A stato, pemo dell'ordinamento scolastico italiano, i go– verni democristiani h anno da to l'avvio ai decreti cli pa– rificazione delle scuole priva.te , valendosi di una legge del 1942 in cui si compen dia lo spirito di avventura e di com• promesso delle precedenti iniziative fasciste in te.I campo. Ottemperate le condizioni, prevalentemente formali, previ– ste dalla legge, le scuole parificate portano avanti i loro alunni fino all'esame di maturità o di &bilita.z.ione profes• sionale (esame di stato), senza essere chi&mate a -dare al– cuna prova dell'eff'1Cienze.dell'insegnamento· e della sua ri– spondenza alle esigenze della collettività moderna: la firma di up. commissario governativo legalizza tutte le ope– razioni interne di scrutini e di esami compiute nell'isti– tuto privato in un intero anno scolastico. La ·legge del 19l2 permette alle scuole pp.ril'icate di trasformare in una posizione di forza la loro intrinseca debolezza, l'estrema. facilità. con cui esse aprono le porte agli alunni che accolgono i 101•0 molteplici richiami. Miele e blandizie all'entrata: pensa. poi la leggo a non far sfug– gire la preda, almeno per il periodo necessario per acqui– stare la qualifica di alunno interno. Questa qualifica attri– buisce infatti piene.· validità 4: a tutti gli effetti > agli studi compiuti e &gli esami sostenuti nella scuola parifica.ta . Trasferendosi nella scuole. stat11,le,dopo &ve:re vitato di so – stenervi a suo tempo l'esame .di ammissione, l'alunno avrà imparato che si può sfuggire alla serietà di un esame fa. cendosi pagare, &Imeno per un anno, la retta di une. scuola parificata. Il « iìconoscimento leg&le > si è dunque convertito in un appoggio dato alla speculazione privata, in netto con• trasto con le finalità morali e sociali che• lo Stato, soprat– tutto nei paesi cattolici, è chiamat-0 ad assolvere nel campo della, pubblica istruzione, e in ispregio delle garanzie stesse che l'intervento dello Stat-0 comporta. Ma se gua.1·diamo e.I fenomeno di questa aberrazione le– gale e agli abusi ed arbitiii che hanno sna.tu1·ato e pro• stituito l'esame di stato, ponendoci dal punto di vista del conflitto storico fra Stato e Chiesa, fra ecluca-zione e.Ila li– bertà. civile e politica e educazione al conformismo cli parte, fra democrazia e totalitarismo cattolico, allora si profila in tutta la, vastità delle sue conseguenze l'insidia di una politica scolastica condotta in nome delle. libertà d'in• segnamento col sottile sottinteso polemico che la libertà. è p,erogativa, esclusiva, della verità teologica. Nè si creda che il conflitto ideologico che la Chiesa ba riaperto ai margini della. civiltà moderne. sia esterno- 11.Ue. scuola, sia di ordine esclusivamente politico e non scien– tifico ·e peda.gogico, sia tale cioè d& non riflettersi nell'a.tto medesimo dell'insegnamento, chè anzi è alle. radice di tutte. l'attività. educativa della scuola. Coloro che vanno predi– cando una scuola avulsa dalla vita e dai problemi del mondo moderno pel timore di turbare - essi dicono - le coscienze dei giovani alunni, non solo isteriliscono le fonti stesse della curiosità. intellettuale e delle energie mon!i dei Decreti di autorizzazionee di parificazione* Tipi di scuole · Scuola medi.a •.••••• Avvlament• •••••••• Clnnaslo ...•••••• , Liceo classico .••. _.•• _, Liceo scientifico •.••• letltuto IWqieCrale ••• Istituti tecnici •.•••• Scuole tecn ich-, ••••• Corsi di 11,igue •••••• Mag, prof. femnt, •••• Llcee artistico •••••• Scuole d'arte ._••••• , Istituti musicali ••••• Corsi preparatori • , • , Conv.ittl e collegi ~ ••• Asslste"tl .oclall •••• Doposcueta . . . . ..• _. Totale dedntl per anne •• , 1945 J.3 l u 3 2 1 1 ----- 1946 -8 11 4 2 2 l 21 1947 2!>..4 27 69 43 &3 56 G8 17 10 2 1 570 1941 42 8 19 12 i: 21 li 8 , l - 141 1949 74 18 31 34 37 1' 38 4 G lit 1950 nr 1951 93 !t 10 2G 83 18 49 4 1 1 IIJ 19'2 232 6S 21 36 60 46 119 l - "' 179 6G 16 21 ~2 r.., Si 2a 10 1 att " I decreti concernenti più tipt di scuole o di\'.ersl corsi di istituto tecnico o scuole diurne e serali sono ~ta t~ calcolati altre~tante volte. giova,ni, ma nascondono sotto il velo di 11nainnocente se– renità. e indifferenv..a al mondo esterno un fine di .propa– ganda e un pl'oposito preciso di assoggettamento intel– lettuale al principio di autorità.. Come -può dunque parlazsi di <parificazione> tra le scuole di stato e le scuole cattoliche se manca una base comune ad entrambe, se esse sono divise sul concetto stesso della libertà che è a fondamento di ogni attività educativa! La Costituzione pa.rla di e parità>, -istituto giuridico ri– sultante da un rapporto di diritti .e di doveri ~lle scuole private; ma nessun partito politico ha a.ooennato a volersi avventurare stil terreno dell'applicazione di questo princi– pio. Il partito di maggioranza trova nelle leggi vecchie il più comodo e· più duttile strument-0 per la sua politica. In virtù di una legge del 1938, i S11.cerdoti laureati in teologia possono conseguire l'abilitazione all'insegnamento delle discipline letterarie e filosofiche per cui sono ri– chieste le lauree in lettere o in, filosofia: trattamento -di favore che cozza col priJ'.lcipio costituzionale dell'uguaglian• za dei cittadini di fronte alla legge e configura un· titolo p1·ivilegiato di abilitazione all'insegnamento, ,,alido 90!0 nelle scuole dipendenti dall'autorità ecclesiastica. Pe.r la <parità> o per la < parifieaeione > manca dun– que non solo la base comune, data dal concett-0 di libertà, ma perfino l'accordo sul concetto delle discipline che sono oggetto d'insegnamento, le quali nelle scuole di Stato banno un fondamento scientifico, nelle scuole cattoliche \ID fo•– damento teologico, dal momento che una laurea ÌJl teo– logia può tenel'6 il posto di una laurea i11 lettere o in filosofi&. S TABILIRE I TERMINI legali delle. « pariti\,> tra le scuole p1ivate e lo scuole di stato, esigere il rispetto delle condizioni necessarie per garantire la liber& forma• zione della personalità clell'e.lunno all'interno delle. scuola che chiede o che gode della « parità~, rid81'e all'esame di stato e per l'ammissione ai va-ri ordini e gr11.didi scuole o pe1· la concl usione di essi· e per l'abilitazione all'esercizio professione.le :. la sua funzione di controllo esercitato dallo Stato, per m ezzo di professori delle scuole di stato e uni– camente nelle sedi delle scuole di stato, sull'insegnamento che si dà. in tutte le scuole _pubbliche e private sono i pre– supposti di qualsiasi po1itica scolastica che voglia mante– nersi fedele alle norme e a.Ilo spirito della. Costituzione, re– staurare il senso della legge e dei val.od morali e .socia.li che gli studi rappresentano in un& societi). civile. Suprema cuia dei govemi democristiani in questi dieci anni di dopoguena è stata. invece quella di dispensare il maggior numero possibile cli decreti cli p,uificazione alle scuole private, allo scopo di favorire e di aiutare diretta– mente e indirettamente lo sviluppo delle scuole c11.ttoliche, allentando e snaturando al tempo stesso il controllo sulla loro attività didattica. e amminist:rat-iya. Il u.pporto numerico tra scuole statali, scuole parifi– c~,te gestite da la.ìci e scuole pa,rifìcate gestite da enti ec• clesiastici si può rica,rare de.Il' Anm10.~io 8ttitiatico dell'li,tn1,– zione italiana, che dà, ad esempio, per il 1951-52 in Lom– bardia 65 seuole medie (media unica) statali, di fronte a 48 gestite da laici e 103 gestite d a enti e cclesiastici. Un particolare interesse può ave.re dal punto di vist& politico il ritmo dell'attività go vern&tiY a nel concedere le parificazioni. La statistica che pubblichi amo è stata rica– vata dallo spoglio dei Bollettini U (Jì ,cia.li d el , ministero -della Pubblica Istruzione dal 1945 al 1954. La statistica raccoglie i decreti tli 11.utorlzza.zione,' di riconoscimentd le· gaie e di conferma del riconoscimènto delle scuole private in genere, non essendo stato sempre poesibile distinguere le 11euo&e r ligiose dalle altre, pur rappresentando le prime la stragrande maggioranza,. Come si vede, le punte massime S-Onostate toccate n.el 1947 e nel 19.52; ma il ritmo si. mantiene assai intenso aache nel 1953 e '54, nè aooenna .a. spezzarsi. Nel 19;;4 compaiono anzi cinque nuovi tipi di scuole pa,-iii,cate. Chiaro indice della faziosa 11,vventatezH delle conees– sioni è la frequenza dei decreti di -0hiUStll'a,o di revoca del riconoscimento, ·in questi ultimi anni, 119 nel 1554. Si tratta di scuole ,(lhe, -ottenuta la parifica, chiudono ll!poll· taaeamente pe:rehè non sono riuscite a ·funzio~ o ài scuole ehe si. rivelan.o el&morosame1tte inaciegltat. a full. zionare. Si tratte. per lo più di singoli impNlldnori, fra .cui .non mancano gli ecclesiastici, che i,pinti dalla facilità di ottenere la. parificaitlone ai Mno d&ti a eo.rrw J'avven– t,w,a d i mettere insieme una scuola purcbesaia. E il go• ver.no ad· autorizzare e a parificare ,elargendo decret.i a c11ntin aia, senza troppi accertamenti, pur di aotb'al'l'• al1U111.i alla .scuole di stato! Corruttela e miseria mon.le ai margini del quadro in cul campeggiano gli istit uti gestiti da. enti eccleaiastici • .Ab– bolldanza di mezzi e regime di privilegio per ,questi ultimi, che si adoperano a scalzare nella coscienza stessa del -0it– tadino il fonclament-0 del1a libera, convivenza civile.

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