Nuova Repubblica - anno I - n. 11 - 5 giugno 1953

NUOVA REPUBBLICA COSÌ SPARLANO DINOI astio » e la sua capacità di trovare for• mule che sinteticamente riassommino tutto un programma. Ma si tranquillizzi, codesto Bressan, egli non avrà modo• di fare il muso duro ai Codignola e ai Greppi continuando l'ingrata fatica dell'inchiodatore. li cartello lo usi per nascondere la faccia di bronzo oppure Io appoggi sulla gigantesca prominen– za della sua schiena e vi scriva su: « Mi vendo al migliore offerente». PARRI ALLEATO DEI FASCISTI Dov'è d1111q11e la coll11sio11e?Fm chi è 11,11a11iJudr11,1 q11e1J,1 a/lem1za? Forse 1'011.Toglia/li e De Mflrsa11ich, Ne1111i e La111·0,Codig11olae Corbi11J) 11011 si 10110 i11contra1i per fir11u1re un allo di cobelligeranza: ma la logica politica di q11e11e elezioni J.i è inca– ricala di mellerli 11111i « nello JleJSo carro armalo», l'odio per la democra– zia e per i partili che la difendono in Italia .... ha fr111/"lo q11e110 11101Jr11010 co1111ubio, che giunge /iuo a 111,bare la coJCimza a11tifaJCislti di folle che pur co11Jro il fa..sci1mo1i ballerono .... A·vevamo fallo 1111a facile previsione, qll(mdo dicemmo a Ferruccio Parri che 11011 avrebbe potuto evitm·e 111M 101/an• zia/e alleanza ele11on1/e co11 i ro1111111i- 11i. Mti 11011 ·volevamo pe,uare che il 1110 nome 1arebbestato 11uocir110 ad 1111a ballaglia che trova ml mo stesso fron– te i fascisti.... Eppure è così.... (CLAUDIOSALMONI• L'oltraggio alla ReiiJtenza - « Lucifero >> di Ancona, 17 maggio 1953). · Gli indiani dicevano: bianco dalla lingua biforcuta. li giuoco è perfetto. Andreotti stringe in un patetico abbrac– cio il criminale Graziani, ma a breve distanza di tempo l'on. De Gasperi pro– nunzia un discorso antifascista a Vit• torio Veneto, Parri è ridicolizzato per il suo rigorismo antifascista,. ma, ove faccia comodo, lo si presenta in veste di commilitone dei nazifascisti e degli « esaltatori delle Fosse Ardeatine». Qua si solletica il miserabile conformi– smo del piccolo borghese italiano, per cui Mussolini ha ben governato dall'as– sassinio di Matteotti alla conquista del– l'Impero, là si pungola il sentimento di chi ha visto all'opera i banditi di Kesserling e di Graziani e non riesce a di01enticare. Allo stesso modo gli elet– tori di Lauro sono a volta a volta ir– respons,bili se vogliono il ritorno della monarchia, che si a·lleò con il fascismo, o se lo vogliono S11bi10, rivelando trop– pa fretta, mancanza di tempestività. li gioco è perfetto, ma insieme sul filo del rasoio. Un giorno o l'altro, chi lo ha scelto con cinica disinvoltura, ne sarà segnato permanentemente. MARXISMO CLERICALE « Il Popolo » di Milano (con la ca– tena dei giornali d,c.) ha annunziato: LE LISTE DI PARRI E CORDINOMANO· VRATEDAI COMUNISTI. Prossime Jive– lazioni a questo riguardo di Cucchi e Magnani (Roma, 18 ~aggio). Si oda– no, nel frattempo, alcune battute di Gianni e Pinotto della politica italiana: « la relativa scarsezza di mezzi finan• ziari, lamentata dalla Nuova Repub– blica con eccessiva ostentazione, non prova nulla, conferma, tutt'al più, che i comunisti tengono "a stecchetto" i loro alleati più o meno temporanei e dosano gli aiuti secondo un'antica rego– la di prudenza che anche Pietro Nenni ha imparato a conoscere». I clericali gongolano: chi avrebbe pensato di trovare èei servitorelli anche al di fuori del1';1pp,rentamento e sul Precisiamo che per il CoJlegio di Lanciano-Va– sto è nostro candidato il Prof. Tomma~o Ulacco e che il Prof. Renato Tega . _ figura tra i nostri can– didati anrhe nella lista (li Perugia. settore di sinistra? Infatti i Cucchi e Magnani dicono sì di volere la cadu– ta del q110,-11m,,. però - mentre raccai• gono per conto loro un numero, sia pure esiguo, di voti già comunisti - possono impedire che voti socialdemo– cratici, repubblicani e liberali confluisca– no su raggruppamenti come U11i1àPo– polare, cioè pos;ono egregiamente fa. vorire lo scatto del premio di maggio– ranza! La realtà sta proprio in questi ter– mini: Cucchi e Magnani 11011 vogliono che il blocco democratico rimanga al di sotto del 50 per cento. Se lo volesse– ro realmente sguinzaglierebbero i loro "poliziotti" verso altre piste per do– cumentare, ad esempio, le fonti di fi. nanziamento della propaganda social– democratica. Ma che! Essi clànno in pasto o in antipasto ai clericali le più velenose insinuazioni contro " Unità Popolare" e forse c'è da sospettare che stiano avvicinandosi al nostro grado di povertà e occorra trovare altrove l'os• sigeno per la propria stampa, per i pro– pri funzionari, per la Joro propria rete di informazioni. Se il congegno della legge elettorale scatterà, meriteranno un attestato nuo• vo e originale: di_ comunisti e di mar• xisti al servizio del clericalismo. « Vi è un sintomo sicuro per valuta• re la validità di una posizione socia– lista: se essa è attaccata da tutte le parti, se contro di essa si appuntano gli strali dei clericali e dei reazionari come dei comunisti, vuol dire che essa ha colpito nel segno. Ma se qualcuno di questi gruppi politici - quale che sia - osserva razione dei socialisti con compiacimento, dimostra per essi sim- 11 programma economico dello D. «J. Il /Jrogmmma, preparalo dall<tCo11- ml1a eco110111ico-sociale d lla D.C., e approvalo il I O mflggio dalla Direzio– ne del partilo, ha lii/le le caralleri– stiche di quelle combi11azioni,comples– se e variopinte, che 10110il ris11l1ato della collaborazio11e di gmppi di esper– ti, cia1c11nodei quali è animalo, 111/. le questioni fo11da111e,11ali, dt idee mol– lo diverse. Fra i 1111mero1i, troppo 111111iero1i, problemi particolari che sono presi in eJame, ve ne sono alcuni Ju cui il con1e,uo 11011può euere 111es10in dubbio; COJÌquando Ji raccomanda di agevolttre / 1 ou11pazio11edei giovani e fornire I'apprendiJJalo anche meditmte l'a/leggeri111e1110 degli oneri fiscali e socirtli; di sviluppare le scuole pra– tiche per la prima formazio11e pro– fessio11ale; di potenziare il lavoro a,•Ji– gùmo, e fi11alme11te 11 alle1111are ogni vincolo nel movimento delltt mano d'opera": richiesta quuta 1acro1a11ta, ma in contrdddizione s1ride111e con la pratica che è rimasta i11 vigore dopo 10 a1111i dalla caduta del fascismo, ed a cui lo JleJJo programma lauia 1111a pouibilità di eJJere co,11i1111a1a, g• 1,i1111ge11do 111a limitazione estremamen– Je pericolo1a: ' 1 quando ciò ser11aad i11creme11lare l 1ou11pazio11e 11 • Co1ì pure ci lrot'a co11se11ziellli I' in• vocazione di 1111a politica si11d,1cale che 11 per1eg1((t1111a sempre pi,ì co111dpe. vole e responsabile partecipazione del– le forze del lavoro al processo prod111- 1ivo ed alle respo1uabilità aziendali", sebbene anche i11questo campo la pra– tica fi11oraseguita dal Ministero degli !111e,·11i e dai minori organi amministra• tivi d'ispirazione democristiand 11011ia sia/a molto incoraggiante, in q11a1110 eJJi hanno sempre avversalo la cos1it11zio11e dei consigli di gestione, in cui hanno 11is1011110 s1r11me11to del ,0·111,miuno. patia ed amicizia, dà ai loro atti ap– poggio e pubblicitù, questo è il segno sicuro che c'è qualcosa di errato nel– la loro posizione. E' il segno sicuro che essi non si trov.rno sul piano dell'au• tonomia socialista, anche se l'autono• mia socialista si trova nella loro sigla e nei loro progrJmmi ufficiali ». (da un articolo di Risorgime11/o so– cialista del 19 maggio 1953, che con– tiene fra l'altro le medesime esprès– sioni su riferite dalla stampa clericale in nome di Cucchi e Magnani). FARISEO C N CARTELLO Il fenomeno di i11coscie11zt1 politi((/ che essi (Codignola, Calamandrei, Greppi, ecc.) rapprese111a111> va p1·011tf1111e111e iso– lato e circosuillo. TralltlJi di 110111i11i democmtici che h,111110 smarrito il sen• so della respo11sab,litàpolitica perché evide11teme11te 110nada11ia fare della politica uria.... Noi li combt1lleremo senza a11io,ma ,011la maJJima derisio• ne e li i11chiodere1110 I1dle piazze d'lld• li<talle loro respo11sabililti.Può darsi che q11fllo1110 di loro, fi11ila la balla– giù,, chiedtt di ,-ienlrare nelle 11011re file. Noi, forti del/'espe;ie11zache e;si steJJi ci hmmo dato modo di fare, indicheremo loro 1111 cartello che ane• 1110affisso i11 11111e l nostre sedi di · p,ll'lito. lii quel cal'lello stfll'à JCri110:Bl'flc• citi aperte ti tulli i lt111omtori di ba1e; m1110duro ai « noti eJ/Jo11e11ti >>. (LINO BRESSAN · Legi11i111a difesa · « Cronache venete», 15 maggio 1953). CONTRADlffORIO LIBERAl,E l O LIBERALE: q11a11do mai la 1i11istm del Partilo d'Azione ha saputo perdere / 1ouasio11e di rendere 1111 Jervizio ai comm1isti? («l'Adriatico», 9 maggio 1953). 2° LIBERALE: un momento. Ricorda– cevi le feroci ingiurie e gli insulti che dal/~ colo1111e del/'« U11il,ì » e nei comizi co1111111is1i · vennero scagliati (t 1110 tempo co11Jro ... Per• ruccio Parri, TrisltlllO Codig11olt1 1 Greppi, Calmnandrei e altri « pic– colo borghesi » oggi esaltali sel/Zfl il p11do,.edi 1111minimo di coe– renza. («l'Adriatico», 9 maggio 1953). Evidentemente il periodico liberale di Venezia (ma come ci odiano lag– giù!) presume una assai mediocre in• telligenza nei suoi lettori. Lo stesso lettore nello stesso numero dovrebbe rimanere sospeso all'interrogativo - cui non segue alcuna spiegazione - e dir• si: già, quando mai? e voltando pagina dovrebbe ancora consentire: ma guar• da un po' che stupidi. Fino a ieri venivano ferocemente insultati dai CO· munisti .... CODIGNOU È PEltL'INFANTICIDIO L'autore è un ex"Compagno della si- • nistra socialdemocratica: va apprezza- Se gli it(1/ia11im 1 eJJero /Jera'1110 lt1 memoria e la nausea del pi,ì 11ietoe s1a11tioa111idericaliJmo,ri penserebbe ta la sua volontà di combatterci « senza "Alq11a1110 ge11eriche ed i11ge1111e ci sembrano le rauonMndazioni di favori• re le rimesse degli e111igra111i; d faci– litare l'emigrazione; di Jostituire il 1u1sidio.-di disocc11JJazione con ltt orgtt– nizzazione di cantieri e di m1ittì di la– voro da impiegarsi 11el/acostr11zio11e di opere utili; di eliminare il divario fm prezzi al/'iugrouo e prezzi al minuto. Difficil111e11/e conciliabile le111ia1110 che possa essere lo sviluppo della piccola proprieJà co111adi11a con / 1 i11cre111ell/o della mecca11izzazio11e, delle opere di irrigazio11e,delle 1pecializzazio11ipro– d1111ivee della razio11fllizzazio11e del– l1alleva111e1110. Es1re111ame11Je vago il postulato cim, il delica1issi1JJO pro– ble111a della partecipazio11edello Staio nei Jellori economici, per cui Ji invo– Cfl 1ol1a1110 lt, co111ervazio11e di tale partecipazione per quelle imprese per le quali essa risulti i11dispe11sabile, 1e11za111ggerirein til"m modo i cri• Ieri secondo i quali tale scelta debba c~ser fatt(l e I' alllorittì dti. cui sia de– C/Sa. Decisamente contrari ci trova in• vece la domanda " che 1ia incoraggiato il turismo anche ,011 mezzi va/111ari 11 , col ritorno cioè al/ti lira t11risticadei te111pi del 'autarchia, col grave pericolo che 1ia questo il primo paJJ0 verso le molteplici determinazioni 11,Ivalore aJJegnato ar1ificù1l111e11Je alla monela, che 10110Jla/e 11110 dei guai peggiori di quel disgraziato periodo, che ci hfl condoJJialla guerra. Ma il p111110 pi,ì debole sulle .co11- c/11sio11i della D.C. è quello che riguar– da la politica economica generale. Il dorn111e1110 va111a la difesa della lira, come mezzo i11dispe11sabile di risana• mento e consolidmnento della vita eco• nomica, ma nello JteJJo tempo invoca l'a11men10e l'espansione della p,·o411- zio11e,da otlene,-si con l'azione d'iuco– raggiamento, di 1ti111olo,di integra• zio11eda parie dello Staio. « Per/a1110, 1piega poi, 1i riscontra Id neressità di 1111 crescente dinamùmo del se11orefi– na11zia,-io, che iu ogni modo deve i11co- 1·aggiarerma 1empre pitì coraggioJttpo. litictt economica, anche con 11J(lggiori e pitÌ adeg11atiinterventi e con minor costo del da11aro ». Vuole che sia mo– bililato il sistema bancario in modo da agevolare le piccole e medie i111prese ,igricole e i11dm1riali 11elle loro esi– genze di impianto e di eu,-cizio, come pure la cooperazione e 1 1 artigianato; e vuole inoltre che Jia a/luaJo « 1111 pro– gramma edilizio teso a/Id massima di/• f11sio11e della proprietà della casa, so– pra/1111/0 f"' i lavoratori, tendendo ad un incremento annuo di almeno L mi– lione di vani per il prossimo futuro. Basta q11esl' 11/ti111a ffer1JJazio11e per 111e11ere i11chiara luce la portala delle richieste immediate della D.C. U11 milione di vani di nuova cos1,-11zione richiede al minimo tJ/M spesa di 500 miliardi di lire, se a q11e1l01i ag• gi1111ge l'i11terve1110 dello Staio per la integrazione di 1111/ele allività pro– d1111ive, gli sgravi fisMli, il mfoor co– sJodel de11aro, è evide111e che ci Ji vuol avvia,-e 11er10una politica mo11e/(lrù, che è in pieno co111ra110 , 11 quella che ci si 11a11ta di aver 1eg11ilo finora. E 1111a politica che troverà abbastanza larghi consensi anrhe fm a111oret1oli eco110111is1i del/'i11dirizzo pou-kej11e- 1ù1110,1ebbe11emolti altri e1pri11umo molti dubbi sulla possibilità di ap– plicare ad 1111 paeJe po, 1 ero e con 111u1 moneta debòlissima, come l'/Jalia, dei metodi che han po11110dar b11011fl prov<tnegli Stati Unili. Ma in og11i caso anche Je 1i ammelle che /1a11men• lo della produzione possa evitare il pericolo derivante dal/'a11111en10 dellfl circolt1zio11emonetaria e delle agevo• /azioni nel credito, bisogna avere il coraggio di dire che è q11est"la poli– tica che 1i vuol 1eg11ire,e 11011 il suo opposto. GINO LUZZ,\TTO:; 7 il prof. Codignola a ricordarlo loro, spi11ge11do1i s no a patrocinare il con• trollo delle 11aJCite • cioè l'i11fa111icidio legale . come espreJJioue di 11u11si111a civiltà. Questi ed altre eresie h(ll/110 do• ti11Josubire i 1•er"11esi11 piazza dei Signori. (Da « Il Rinascimento» di Lodi, 15 maggio 1953). Evitiamo ogni commento e giriamo la cosa, per competenza, agli amici del « Mondo » e a tutti coloro che, bramosi di infanticidi a ripetizione, sono caduti nella trappola della legge elet– torale: come faranno, dopo aver rega– lato il monopolio assoluto alla Demo– crazia Cristiana, senza quella valvola di sicurezza che costituì negli anni tra• scorsi uno del loro vagheggiamenti' FAN'l'ASIA DIANGIOLlLLO Come risulta dalla « Gazzella del Mezzogiorno» (11 maggio 1953) il sen. Angiolillo, candidalo del Partito Liberale, ha pronunciato a Rieti un discorso che fa appello ali'u11ilàd'flzio- 11edella borghesia italia,w. I borghesi devono unirsi, con il « lo– ro orgoglio», votando per il Partito Li– berale nutrito di « sconfinato amore » per l'iniziativa privata ed il cattolice• simo. Attenti alla serpe del M.S.I. le cui posizioni « rasentano Ja strada del comunismo». Per noi, per gli uomini di « Unità Popolare » il sen . .Angiolillo ha trova– to una felicissima definizione: QUESTE CENERI CADUTE COME MALEFICI LAPIL· LI SUL CORPO DELLA NAZIONE VINTA, Bello a pensarsi and,e per le altre ce– neri cadute ( come lapilli!) prima sul corpo della nazione vinta e poi nel– racquasantiera. Si ritie~e che le imma– gini elettorali del sen. Angiolillo sa– ranno accolte in un volumetto da pre• sentarsi al Premio letterario di Roc– cacannuccia. In caso di vittoria, il pic– colo angiolo borghese dovrebbe recar– si ai festeggiamenti mondani cosi ac• conciato: Jauro in testa, cravatta tri• colore, camicia azzurra a strisce nere, e soprattutto pantaloncini neri a mezz'asta che raffigurino (a parte ogni consi– derazione offensiva) usi del buon tem– po antico e amarezza di cortigiano fal– lito. PROFUGUl E CALCOLATOR Ni11i, Codig11ola,Greppi e gli altri principali espo11e111i delle formazioni ele1tort1li Jorte pe;· p,-o/eslare contro la legge elellorale.... si a11g11ra110 molto 1i11cerame111e che i q11at1ropartili di centro riescano ad ollenere il 50 per ce11todei voti. /11/a11icon la 111101·a legge i voti ollenuli da untt lista in /111/aItalia co11/a110 agli effe/li dellfl ripa,-1izio11edei 1eggi. Se invece i quallro partiti di centro non ollerra,1110 il premio di 111aggiora11zd, i dissidenti no11h,111110 la più modesta possibililà di a11darea Montecitorio. In questo CtlJ0 i seggi sa,-a11110 ripartili fm le VMie liste i11 base alla vecchia legge p,-o/,rozio11ale, • ed è molto improbabile che le fo,-mazioni dusidenti ,-iescanoa riportare 1111 q11ozie111e pieno almeno in 1111 collegio il che è requisito indispen– sabile per poler partecipa,·ealla riparti– zione dei 1eggi. Insomma, Je le idee di Corbi110e di Codig11olavi11cera11110, né Corbi110né Codignola 1ara11110 e/et• ti dep111a1,. (Profughi dellfl democrazifl - « L'Eu– ropeo», 21 maggio 1953). Ecco il commento dell'interessato (di cui a rigore non dovremmo far uso giornalistico): « Qualcuno ha scoperto la nostra furbizia. Infatti, per essere eletto, ho invitato i miei familiari a votare Saragat. Fortunarnente né que– st'ultimo né l'on. Gonella leggono /'Europeo».

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