Nuova Repubblica - anno I - n. 5 - 5 marzo 1953

4 L' fnelegglbllltà L A discussione insorta, alla Came– ra, tra la democrazia cristiana t: gli altri partiti, circa la proposta cli prolungare per altri cinque .anni la ineleggibilità degli ex gerarchi fascisti, è assai significativa. Significativa, a no– stro parere, non tanto per il fatto della proposta in st, quanto rispetto all"intrinseco, rispetto al problema del– r ineliminato pericolo fascista, della ineliminata classe dirigente fascista, e questo a distanza di dieci anni dal sui– cidio vergognoso del regime, con il rnlpo di stato del 25 luglio, a otto anni di distanza della più disastrosa sconfitta subita dall'Italia unita e dalla ripresa politica di questo stesso paese in regime democratico. In verità, ha scritto giustamente un giornalista de– mocratico che ci sono due grandi mi– racoli, dopo la fine della guerra; che l'Italia non abbia subito iatture più /lravi, come quelle ad esempio subite dalla Germania, che essa abbia ripre– so una qualche importanza e un qual– che peso nello scacchiere internazio– nale; ma un terzo miracolo più gran– de degli altri due: che cioè ci siano an– rnra degli ammiratori di quel regime che l"a,·ern condotti sull'orlo della ro– ,·ina. Quando, cinque anni fa. la Costi– tuente, nel· restituire a tutti i cittadini, anche a coloro che l'avevano negato ai loro avversari, il diritto di eletto– rato attivo e passivo. insieme a tutti .~li altri diritti politici, fece !"eccezio– ne riguardante i gerarchi, per cinque anni, i legislatori ragionarono proba– bilmente così: « il far ritro,·are tra i piedi al popolo italiano, che ha com– battuto una sanguinosa e dolorosa lotta cli liberazione, quegli uomini che han– no reso necessari tanti sacrifici. sa– rebbe una evidente offesa al sentimento rnlletti\'O. D'altra parte, in cinque an– ni quel tanto di interessi permanenti <he ha finito per incrostarsi attorno a un regime durato vent"anni, avrà finito per disperdersi e ritrovare le vie nor– mali. I ,·ecchi gerarchi, ammettendo che ve ne siano di non disarmate ambi– zioni politiche, non troveranno più attorno a loro, se \'Olessero correre il rischio di una campagna elettorale, seri nuclei organizzati. Spariranno da sé dalla scena politica, anche senza instaurare nei loro confronti un regime di eccezione legale». In verità, St: così lunno ragionato i Costituenti, essi non avevano ri\·olto lo sguardo attorno a loro. Essi non avevano \'iSto - fin da prima ancora della convocazione dtl- 1' Assemblea, fin dalla caduta del go– "erno Parri (il quale. del resto, non ave\'a nascosto che quello appunto era il senso della sua caduta) - il riaf– facciarsi ai posti di comando, nelle ma– gistrature, nelle alte cariche burocrati– che, nei posti di controllo industriali, non /lià di questo o quel singolo fa– ~tista, ma di tutta la classe che era sta– ta, per vent'anni, strumento della ditta– tur~ e dei suoi metodi di governo; essi non a\·evano ancora rominciato a prevedere rhe con metodo. ('On tena– cia. appoggiandosi al pretesto dell'an– ticonrnnismo. sarebbe cominciata una campagna di processi e di ricerche di « delitti » partigiani. con l'effetto di mantenere in prigione o comunque sotto il sospetto, per anni. uomini non col– pe\'oli, e di spar,(?ere fango su tutta la Resistenza; non a\'evano pre\·isto infine il fatto più gra,·e: la corsa cioè dei partiti democratici a conqui– ~tarsi i fa,·ori di questa stessa classe. di questi stessi uomini politici. Chi anebbe potuto preved«e allora, ad esempio. che l'antifascista Sturzo aneb– he proposta una lista di unione na– iionale. in cui avrebbero figurato fa– scisti rimasti tali, dal confessato pro– gramma fascista. per evitare il pericolo che a Roma trionfasse la lista cape,'l– i:1ata dall'onore\'o(e , itti e guidata dai comunisti? Chi a,·rebbe pre\'isto dico sempre dei Costituenti - che sarebbe stato considerato da qual– cuno importante successo « democra– tico» l'aver impedito una alleanza della Democrazia Cristiana con le for– ze della destra incostituzionale e fa– scista ' Chi avrebbe pensato che tra i st:natori a vita sarebbero stati scelti dal Presidente due - mediocri del resto accademici del defunto re– !!ime? o Fu pc:r questo che vtnne scritta nella legge quella tal disposizione tran– sitoria che. negava ai gerarchi dd pas– sato regime l'elettorato passivo per cinque anni. Disposizione infelice quan– to mai. Se si voleva compiere un atto di giustizia, far tacere a loro volta coloro che per vari anni avc:– vano fatto tacere gli altri, lo si pote, a fare. Era inutile fissare un limite a questa punizione. Solo quando i legi– slatori si fossero convinti che la mag– gioranza degli italiani a\'eva d_imenti– rnto, avrebbe potuto intervenire la sa– natoria. Se poi si voleva fare un atto politico, trascurando il sentimento ele– mentare della giustizia, si poteva auto– rizzare senz'altro tutti a porre la loro candidatura. I gerarchi avrebbero por– tato con sé odi, rivalità, disprezzi. Si sarebbero rinfacciati i loro tradi– menti. li loro linguaggio, tenuto da uomini che si erano resi odiosi, avreb– be suscitato 1nolte mag~iori reazioni che lo stesso linguaggio tenuto da uo– mini più oscuri, di cui pertanto le malefatte erano meno note. Così, era un provvedimento .monco e inefficace. E la discussione odierna è grave, non per quel che c'è eletto, ma per quel d1c non e' è detto. Se, quando i• de– mocristiani sostengono che è incosti– tuzionale prolungare il periodo di interdizione, essi davvero così agissero per scrupoli costituzionali, si potrebbe ascoltarli. Ma quando si vede che essi dimostrano in g~nerale così .poco scrupolo per le leggi costituzionali. che ritardano al possibile l'applica– zione della Costituzione, allora si ha il diritto di pensare che dietro alla rnra della Costituzione ci sia sempli– cementt l'intenzione cli andare ancora un po' più in là nella via della col– laborazione con la classe politica .fa– ~cista, di «assumere» ancora un po' di gerarchi nelle loro proprie file: e, coi gerarchi, naturalmente, un po' delle loro idee. Vta paUo enntrf, na.tu.ro, G LI americani. il cui m1,ggior 10,·10 è di aver· sC'111p1 e <'Onsidt•raic lr cose di <"a~, 11os11a con la 1010 h\cilon,•1 ia psicologica e con il l01 o s,·mpli<'ismo pnli- 1ico. hanno reso, COlll1i11gendo l'UIL alla con hl iont" e-on la CJSL. un cat1ivo ...., vi– gio :,Ila c-au-..'t della <h:moc,azia. i-\ncht' c1uc~1·ul1imo t·pi!)()dio, 11111·a1t10 che 1ra– scu11tbill·. ddla poli1ic-a VSA in halia. ha la sua origine ucll'c-1101c giganthco, c-hc gli americani h:mno M'lllJH'C c-ornmc:.so, cli ri1c11c-rc clu· la OC'mocrw,.ia C1·istiana sia il solo pa11i10 capace di r,onteggia1e i co– muni:.ti e cli consolidare la convivenza de– mocratica. Tulle le nostre disavventutc. dal– l'annullamento dei pa1titi di tradizione de– mocratica al disa,:io sociale rd economico dd Pae:.r, allo lltr-.~ raffo,-zamrnto dt·i parliti cominfon11izza1i. si di1>arto110 dalla i11capaci1à drgli a1111·1irani cli Hckr chiaro 1ìri 11ost1i problemi politic-i. l..':rn1icomuni~1110 cli Scclha u di Pdla, di i-ttt·1ta- m~c·r,•an7a y1111ker, si è ,i:,olto in una lotta cicca e 1>1ccc111c(•t1a alla no:,tra clas~c lavorat1icc rar– ro11ando. appunto pu (llu;-.10. il P,111ito Comunista del .c1ua-le, cl'ahra parte. in halia piì1 nessuno ha paura. f: un partito molto forti·, opportunamente ai111.110da colorn chr si professano e.noi 3\'\l'rsa1 i. che - è sto1·i– camentc 1>.-ova10 - n1•llo stato df'mocratico rimarrà sem_pre sconfino. Quindi non riu– i.ciamo a- giustil'icare -l'auticomunismo clH' raccia da paranuto .1llt• azioni poli1ichr 1>ill i11cong1 uenti, pil, an1idcmocra1ichr e allo i,:trapoterc dei f"Mi industriali coaliuati iu qudla podt·1osa 01ganina-,ionf' che è la Confìndu._1,·ia. Quello che è an cnuto in ,cdr politica. non ha 1a1dato a mani(c– ,rn,si :mchc in sede i.in< lacale. Di pa1 i pas,;n con la i-pt"rsonali17a1ionf' d(•i « /Jar– titi11i ». .,.; t' ,,, ocnluto alla eliminazione, ndl'Ull... di ogni n·,icluo di autonomia. La 1ist1rua \'illionr di Jlo1·1c 111110(• t11t1i ,0110 lr :ili p1otct1iici drll'Azione Ca11olica r drll;t DC. ha avuto, a11cl1c nei conf1on1i dt·i ,indaca1i operai. la :,.na consacra:tionc con l'alleama CISL-l'IJ... 1.'UJL 1racrn la ,;;mt 1agion cl'ei.ser<' dalla ,;:r-111i1aesigenta di 1111 'uione di classe autnnom:t cd indiprn– dcntr d1e doveva, ripo1ia1t· il sindacalismo irnliai10 nel solco d~lle :-ue 11aditioni di lolla e di libert:\. ·Si r,a. r.in dal suo sorgere. proclanmta an1icomu11i~ia: ma il suo antico~ munismo 11011 era fono th·lla :,trllsl :,.Loffadi cp1dlo cl,·i dc1icali o dei « c1111ni1i » dl"ll'on. P.1,101<": ~i fondava. Ili ima di 111110 1 sul NUOVA REPUBBLlCA I IJ l,EO~E DI ~EGHELIJI ,-LA flVINDICINA t•ARLAiHEl\TT.ARE I GERARCHI FASCIS TORNERANNO A MONTEOITO- Gonella si oppone alla proroga della loro ineleggibilità; tenta di varare la "polivalente"; e cerca di assicurare alla D. C. 10 sui 15 giudici della Corte. Costituzionale e or/e costiJuzionale, polfrale111e, legge delega ,ugli ""'"li, rati– fica del/" CED, legge elet101·"le, h1111110 te,11110occ11pa10 il Parlamento, i11 aula, i11 co111mi.uio11e o nei cor– ridoi pm·lfllnentari durante ques1'11/ti– mo scorcio di Jempo. Di qunti Ilari pro, redimenti, quel– lo sulla Corle co11it11zionaleha me1- .sn iu luce i maggiori co111ra11i. /_,a Democ,-azit, Cristiana 11011 ha mai IM– sroJ/o di role,· ro1111·0//a,•e la desi– g1Mzio11e della 111aggion111za dei map.i– .rtrati compo11e11ti I' A/111 Corte. Fra questi, ci11q11edebbono eJJere defi– gn,iti dal J,otere giudiziario. cinque da quello leP,iJlati1•0e cinque da quello nerllliro. Men/re i cinque deri,r:,11.lli dal/" MagiJ11·atura ,fuggono. prob.1- bilme11te, alla preuione direi/a del Par/ilo di maggioranza, i ciuque di de1ig11ttziouepar/amen/are sono diret– tamente desig11,11i d,1 chi co11troll,1 I" 111aggionmz11 e i ci11q11e che dovrebbero eJJere 11omht,11id"I PrnidenJe della ReJJ11bblirau11ebbero quindi rhiam,iti a conferire, in un cerio u,uo, """ 111,,ggiorestabilittì e i11dipendenz,1di .giudizio a/1,1 Corte Cos1i111zio11ale. /..,ascialar,1dere l'idea di souopo,re i ri11que 11U1gistrafi di nomina pre.,i– dmziale 11llapropoJ1,1del go1•e,·110 , lasri1110dormire il disegno di legg, fi110 a qua11do 11011 areHe leg,110 """ larga.mag~iorrmz,, /Mrlt1me11/11re al cm·– ro got'enMlit 1 0 1 con l'arrordo ele/Jorale quadri/Ja,.tito. il goreruo Ji bnlle or11 finché la 110111i1w dei giudici dtt parie convrncuncnto che i comunisti non si bat•• cui hanno dato i 1010 ,oti 1wlle t·le.1io11i tono schierandosi sistematicamente dalla 11a1- ddlc C.I .. motivo, Sl' non altro, cli speran- 1~ ch•i padroni e dd gonn10 contro il p1o• lcta1 iato, ma con una azione politicamcntc e sindacal11wnte dficiente fra i lavorato1 i. la cui cri1ica allo stalini~mo si dipa1 te dal– la ci itica agli atll'ggiamcn1i t·d alle agita- 1io11i della CCI l.. St'gm·ndo <1uesto 01igi11a- 1 io indi, iuo, la lJJ L. attr:K'c1so l'uni1à cl'a,ion1•, si p1elìgg('va di consolidai e il LAVORO e SI~DAUATI r,ontc del lavoro :Hto,no ai p,oblt:mi vitali elci 110~11 i opt'1ai e dei no~tri wutadini. i.solando la CGIL quando non '"'"~'•' pt.'1-~1·– guito 1111 fim· ~indacalc. l..'u11iti1 d'azione. ogni c1ualvolta :.i è potuta attuai t·, 11011 ha mai fatto il gioco di Di Viuo1 io: ha svuo- 1a10 la CGIL di ogni. speculazione politi<'a cd ha !)OSIO l'accrnto sull'autonomia dcli:, classe la\'oratricc. t chiaro, quindi 1 chf' fra CISL e UIL non c'è mai sta-to niente in comune anche se- entrambe sono affiliate aWOrganiua1.ionc lntemazionalc dei Sindacati Liberi. La prima nient'ahro è che la continuat.ionc .;1orica della ,·ecchia confede1a1ionc catto– lica, naturalmente peggiorala Jlc1ché il go– verno è nelle mani dei cattolici; la seconda a\Tcbbe dovuto essere la cont.inuw.tionc. del sindacalismo di scuola socialista, di Rigola e cli Buozzi. Jnfaui, l'UIL sorse in anti1e~i alla ·fusione- della FIL di breve e g,ama vita con la LCGIL di Pastore, proclamando, in cinque punti costituzionali, la sua incon• dizionata opposizione alla insufficienza go– \Crnativa, :id ogni forma di confossi6nali~ ~mo e di dittatura e I i\'cndicando alla cla~e lavo;;l.1 ice il diritto di essere autono– ma e di troval'e, di ,·olla in \'Olta, conllo i pad,oni. nello spirito della sua autonomia. le fonne 11ni1aiie pili idonee. A talr r.uo p1ogra.m111a, as~i pii, conclamato che non 1 ispct1ato 1 la UJL dc\'c non t1:tScurabili suc– rr~(i di opinione. J Ja,·orato1 i, per istinto di clallse avvc1~I i del sindacalismo gover– nati,·o, 1 <'~i !ICettici sull'oppo1111niti\ di cr, 11• a~,ioni dc.Ila CGIL, hanno trovato nell'Ul I., za in una mag~io1 (' rt''-porn,abilit;\ e- chia- 1·ezza ~indacali. Oggi, le co:,e !'111110 mu1ah_•! L':1ll1•a11,;t della CISL. t· cli•lla, Ull. è s1a1a impoi;1a non cont,o la Confi11am11ia ma contro la CGI L. Lr- due nuov(' all<'alt' :r,Ì ~110 im– pi:gnatc·: I) a f'011:r.uhar-.i ~11 ogni ql.lclltioue; 2) a 11011 so1t1a11ti adc1en1i; 3) a non rende1c di pubblica 1a!{io11•· 1•,•t•11111ali, reciproci di:.llCll!IÌj 4) a·d appoggia1c i pa11i1i d1·1icaliaa1i du1antc la p,o~sima ('ampagua dr1101alc. Che co:-a è 1·imas10 dcll'UJL? Niente. La CIL s'è soi,1ut'~'\ !!cir,a nemmeno (c\',i,·a la d,·mocrazia !) f'Onvocarc il congresso. l \'iglianesi cd ,i Dalla Chit•,;;a ha11110 fa110 di loro tesla, Sf'~Ut'nclo la china i1ra7ional,· dei loro intere'-l'>-iparticolari. Il ,,ano d'al– lran;,a lit 4•,~r1t· I' I I. t~1t1anwn1t• il cc,n- 1ra1io cli qudlo d11· il rno allo cos1i111ti\O la vol1·va. Acldio i-i11d1u:,1li~1110 di Buoui r cli Rittola ! 1\11,i. addio .!li11dacalii-mo ! l.;1 L!JL <'('"a di a,·('1e l:i wi•,anta di divc11i1t' 1111'orgaoinazio11t• '-indac.1le e llÌ accontenla cli essere l'app<'ndicc df'i partitini della coa– lizione d('rical(' J><'l comha1tc1e (con quali forze?) il comunii-rno. Con quale CO<'rcnza aC'CU$e1·:I la CC. IL rii <'~~ere un· crnanatione del P.C.J.? E le bta111e di autonomia e di indipcndl'n1a dove rono anelale a fini,c? Tutto que.!lt0 11011 ha importa·nza. L'Anw1ica ha dccii.o che uua sola organizzazione sin– dacale ncll(' mani di un uomo di fiducia quale è l'on. Pastore costa meno e meglio adempir- al suo unico fine. di con1bat1cre i comuni,.ti. Già. al governo. in Amrrica-, ci sono i gt"ni della :.lrategia ! La conseguenta di questo patio che p1 e– lude alla fusione delle due confoclem;,ioui c– chr-. fo.11c le debi1e propor1.io11i. 1 ichiama <111ello r,a PCJ e PSI. .sarà che la CCJL si rafforzerà l' che gli operai non cattolici non avranno scclla all'infuoii della CGIL perché. sin eia 01a, possiamo essere sicuri che non S<'1Hi1anno come loro gli intf'rc-~;;j dei Viglian('i.i e dei Dalla Chi,•.sa. Ecco. dunque. che cosa significa l'allcan– ,a capitolarda della IL con l'ou. PaM01c! Un'ah,a spuanza democratica è 11a11fraga1a nel mare tC'mpcstoso della politica i1aliana: la l(:_gge clc1to1o.le t' Scclha hanno a·v1110 1agionc anche sul 1t•11 cno ~inclaralt· clr~li ultimi b:1<;1ionidC'll'indipl'lld('uta ! G. \'. del Pre,ide111e della Rep11bblict1av- 1•e11ga per lo meno rol con1e,uo del governo steJSo. La Democrazia Cri.Itia– na ha. fi11ito p,,. dovere acce/lare il principio uco11do cui la 11omina1pett" al P,•e,idmte della Repubblica, ma i11- 1iJte pe,-ché la ronll'ofirma del Prni– dente del Co11siglio. come ht1 dello 1'011.Moro, Vice-Pre,ide11tedel Grup– po demo<l'islia110della Ct1mera, 11011 abbia 1111 "1ig11ifira10puramente jol'– male", di "mera a11/e111i<azio11e", mt1 t1bbù1anche "1111ig11ifica10 so1ta11zit1/e di aJJ1111zio11e d lla reJpomabilità po– litica del/'allo e quindi, ovvia111e11/e, di accettazione, couse,uo ali'atto, del qru,le appunto si aIJume la ,.esponsn– bilitì,", li rappre,e1t1a11te della deJJr,1sorial– democratira, 011.Pie/la, ha uedrilo di. poJer rimmzere in u11t1 ,·itl di 111e=z11 a/fermando_ltuonicnme11Jcche 1ol1tmto l'espe,·ie11za poJrà di,-e quale sia /,, 1 i" piri rell", 11011pe11sm1do,forse, che 111"' 1 1 ù1 1baglù11"imboccata oggi potrebbe • co,;durre a situ,1zio11iassai perico/01e domani. La "poll"aleilte,, U1it1brer•ele111pn1t1 h" 1111citt1l0 tllJ~ rhe 1'1 rip,-e,a, d,, /)arie della Co111- 111iuio11e di Giustizia del Se11ato,del– /'e1,1111e della legge polivalente, 1111ri– b11ilt1dall'orgt11JO di stm11/1a1ocit1lde- 111orrntiro, , 111u1 iuiziatit•t1"periferica'' di alcuni depu1,11ide111ocriJ1ill11i. Que– Jta "uJCita fuori tempo", rhe ha JU· fCÙt1torma certa emozione negli a111- bie11ti del PSDI, i! rientrata preripi– tQJnme111e.1al,,o a uscire di 111101'" in 1111 1110111e1110 più /Jfopizio. Più grttt•e i1111 ece è Jlala I,, preuionl' esercitata in que,Ji giomi dalla Demo– rrazia Cl'is1ia11r1 sui suoi tre alleali affinché 11011i11sis1t1110 ne/l'appoggio alla propo,ta Nasi di e,/e11dereper al– tri ri11quea1111i l'ineleggibilità dei ge– rarchi faJciJli. Questa proposla, come Ji rico,-da, ertt staia 10/toJCrilla, fr,, l'altro, anche dal/'011.Saragal. Nel /tlre alome dichiarazioni ctrr,, il prog.ramma dei lat•ori per q11e1/o 1corcio di lcghlaturn, il Pre1ide111c del Gmppo de111orristia11011. Bet– tiof: ,si era !Cordato di menzionare /,, J11·opoJ1a Na,i, che d'allro11de 11011 fi– -~,11·t1 ancora all'ordine del giorno del/,, Camera, 11011011a11Je qu J/a 11011 sia piit orrupata ora a discutere della legge elellorale. [1uiJ1e11do. però, il relatore di mag– .f{iora11zt1, 011. Bertinelli, del Gruppo Jocialdemoaatico, JJdla 11eceuitàdi pre– .renlare la u11ima11aproJSima i11ault1 la propoJta Nasi e di mel/erla i,1 1·01a:io11e, I" D.C. ha fallo ,apere rhe iu '"I ra,o rhiede,-,ì rhe alla propoJla stessa re11g..1 allribuito r,,,.allere di ro- 11it11zio11alilà, ciò rbe la 1011oporrebbe ,, una procedura piiì lu11ga 1 impeden– dole di dive111a1·e operai/le alle pros– Jime elezio11i. L'on. Go11ella ha poi de/i11itivame111e chimùo, dr;meuirascor• sa, rhe la D.C. Ji oJ,porrà at1i1'fllne11te alla /11'0/JOJ/a de//'itieleggibilitÌI. Co1ì. ar,.emo forse qun/fhe o/1er,1it.1 di /Jiti in gt1leru e 1111 1111111ero abba– f/a11zaco1piruo di ex-gerarchi fauirti iu Parlamento.

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