Nuova Repubblica - anno I - n. 4 - 20 febbraio 1953

6 NUOVA REPUBBLICA --------- - --- TREASSEMBLEE Resto. inteso che, aneh, per qu~uto 1,r:a A.ss, mbl.a, non. ,i. lrotta in sostaNto eh, di un'OJsemblea rortsultit-o, ,.,e[ senso che i risultali dei suoi studi dot·ran110 poi ess,re trasmessi ad altri per approvo.riou , rati– fico. • _ Esso non i quindi una Costiluut, sotira– ,.0 - come è slala, per tsempio, quella italiorta -, ma si ispira piutlosto al mo– dello della ultima Costitue,iltJ francese, i cui risultati si sorto dovuti solloporre a referendum popolare p,rehé assumessero fo,za di lt1Ut, per fare l'Europa D,I resto è fuori dubbio che, a dil/r• ren:a di quanlo succede sul piano nazio– nale, la costitu:iont europio in ,orso di elabora:ione non potrà ,ss,re una ,ostru– :ione ritido e dt1finitiva. Il Cons;gtio l'Europa a Al /i■e d'informare più d1tta1Ualamut1 i nostri l.ttori 1111li si'Uuppi dtl pro1,110 di Comunità politica europea allt1almul1 in fa.s, di ìlaborarion,, d sia constntito di ri,ordar, qui' br11:1m1nlt in cosa ,sso con• sist, , allrtu.•,rso qual, procedura si ì pusato di pot,rlo rtali:rar,. Il 1iorno dopo l'tntrota in vi1or1 d,I trottato iJtitutivo d,lla C.E.C.A. (Comu• Hità nrop,a del rorbou , dtll'ncciaio), rioè il 26 l111lio 1952, terminava i. suoi lar:ori il Comitato dtì s,i ministri degli tst,ri de si ,ra riunito a Pariii p,, de• cid,r1 la sed, della /ullua Conau11ità. Di tal, occasiou Ottrebb, voluto oppro• /ittar, D, Ca.speri - di finalm,nt, avtt'O /olla sua l'ini:iotho dd ,Movimento Euro• p,o - per proporre l'uliliua.:iou della .Asumbl,o dillo C.E.C.A. oi fini di u,a p;;, proltlo ;,.izio dii larqro coslitu,nle. .\lo UJ questione saorres, - eterna spin.a ,ul /ia,.,o d,ll'Europo - oeeupò lutla la 11ssio1t1 , lo proposlo D, Go,p,ri fu douuta rin.dar, allo riunio,tt suce.ssiuo, ,ude per• dsl il ministro bel1a, ,ssudo dimissionario con tulio il Gabi,.,tto, flO,t av.iJo in qutl mome,tlo su/fiei,nti poteri per impe1nore il proprio pa,se in una delibua:ione di la,t,IO importon:a. Il 10 agosto si insediavo o Lussemburgo, sollo la Presid,n:o di Jt.an i\1on,iet, che in tal,i oeeasion, pronunciò un discorso d,ei– samute /tderalistn, l'alta Autorità dtlla C.E.C.A .. Dall'B al 10 sdttmbre si rieo,euocat·ano, s,mprti o Luss,mbur10, i ui ministri detli esteri - sotto formo, qu,sto vallo, di Co1t– si1lio ddla C.E.C.A. - ed i1t tale occ01ione lo, proposta itolo-fronctll - di osseina,, ai membri dtll' Assemblea della C.E.C.A. il compito di elaborare ,,,, proietto di trallato ptr una comunità politica europea - venha finalmente ace,ttata, sia pur, con qualche modifica reJtritlica ricltiesta dal rapprr.stntante olandest, nel senso di :·incolart ma11iorm1nle la libertà dell'01- stmblea alla respouabilità del Co,uitlio. Dall'tl al 13 settembre si instdiat:a invu, a Strasbur10 la Asst1mblea della C.E.C.A., !a ,,uale approt•ota il tesla propostole dal Consiglio rd aecdtar•a per ronse1uen:a il su11erimento co,1ter111l0 in esso, in forzo del quale • i membri · dell'Assemblea della C.E.C.A. sono inr:itati od eleborare un pro• gt!IIO di lrattato istitutivo di uno eo,nu,iità politica europea, ispirandosi ai priracipi del– l'ari. 38 de~ trallato i.stitulit·o .della C.E.D. , su.:a pre1iudi:.io per I, disposi:ioni di tale lratlott>. EJ1ttro un penodo dr Stt mesi a partire dalla convocazione dtll' As•emblea della C.E. C.A., r:ale a dire e,tlro rl 10 marzo 1953, , ruultah dtgh Jtudr sopra pr,vLli sardrt• ,.o comunicati aWAsumblea deUa C.E.D., incarieata. dtr compiti prtdJh dall'ari. 38 del Trallato utitutivo dello C.E.D. Jtessa, ,ronchl ai nmristri degli alfa,i esteri dei Jtt paesi •· All'in,:io de, lor:o,i dell'A.Jsemblta della C.E.C.A.. 1i à r.·,ri/leato, Ira l'o/t,.-o, un ,puodio de1rco di considerazione. li P,.-,si– denlt proposto dai Gov,r,ij ero il tedeseo n,n Brerctano,· dtsi1na:iou fatta in osse– quio ad esi1e,i:e di equilibrio tra i /)Hsi membri della Comrrnild nella riparti:.iorce dtll• cariche suprem,. L'assemblea ho int:tee tl111to come pro– prio presiderile SJ,aak, mediante uno schie– ramento ispirato agli oriulame11li ideofo– gici t non alle 11a:.io11alitàdei deputali: i deputati socinlisti, ftpubblieani, radicali e liberali ha11rto i;olato tompalli eo•tro il blocco democristÌa,to o cristiano sociali, fianehegiiato da tl1,ue1tti conserwtori. Se questo schieramento ideolo1ico supu– '110:ionole si t•erifich,rà anche negli auei– giamenti " nelle vola:ioni sulle questioni sostatt::.iali, esso potrà dhtnirt la molla che darà impulso ai lat•ori e che contri– buirà ma11iorn11ntt a sr:incolart i depu– tati dalle prtssio"i na:ionali /alle proprie dai rispellivi governi. La silua:io11e atlual, ri pres.nta · quiNdi l',Jis :a cnnlt1t1f}ornnra tli lrfl Ass,,,,– hl,r ,urnfl,r, ,,n;n rnttltttl' qu,.1/n tl,lln d'Europa punto d'incontro tra Sei e t' Europa a Quindici C.E.D., tl&e 111,011 Jet, """i" oli, lne J,l sol,. ft,ss, ,0110: J) - L' Asumbl,a eo,uultir.a J,l Consi- 1lio d'Europa; 2) - ,\-' Ammbl,a d,1/a C.E.C.A. (o co– mun~, perchJ varrà a,ceh, per la C.E.D.); 3) - L'.Ass,mbl,o costituzional, (o ad hoc). La prima i qulla i,csediotasi il 10 agosto del '49, contro la qual, si sono costante~ ment, scagliati i f,deralisli per la sua t:e• rament, ,ceessiva pì1rìzia nell'aceelta1' le proposi..:iorti da ,ssi /ormula1,. Abbiamo vi– sto però de, dopo lo nascita dtlle altre Assemblee, a11che qu,sta sembra essersi svetliato dal suo letor1ico sottno, cui pe– raltro la vincola a,tcora sostarc:ialm,nte lo Statuto capestro, che Jtt ha a suo tempo t:i..:iato i ,aatali e eh, ,sso no" ì mai riu– scila complelament, o to1liersi di dosso. Il Consi1lio d'Europa i quindi destinalo a restare utt sempliee pv,.to d'incontro Ira l'Europa o Sei • qutllo a Quindici. La seconda Asumblea, quella della C.E. C.A., è composta di 78 membri dei Sei Paesi ed ~ presieduta da Spaak. Essa ha compili soprallullo di controllo sull'operato d,ll'Alto Autorità in. maltria di Carbont • Acciaio. La 1crza Assemblea - a ·cui, eo,i vua Le9ge deleg• per 911 statcaU moncaua di fantasia, si ; posto il nome di • ad hoc• - co11l0 nou m1mbri più della prtt,d'"''• cioi Bi. td ; pure essa presieduto da Spaok. À qu,sta incombo,,o i rompiti costituenti della autorità politica sopra,ta;ionale oro– pea che abbiamo sopra d,serillo. Tulle , tr, queste Asstmbl,e hanno la lnro sede rt.tl • Pala:.:o d'Europa• di Slrasbu.rgo e fruiscono dt1gli st•ssi servi:i. In ciò tiO visto p,rallro un ulltrior, pe– ricolo di annacquamento ed i11sabbiamento dell'Europa a Sei in quella a Q.uircdici, eh, considero la buroero:i'a di Str01bur10 comr il suo ultimo bastione. Va però riconosciuto rhe tanto Monntl quanto Spook h.anno j,. 01ni mom,nto lt• nulO a rfrendico.re, con l, parole e con i fatti, l'assoluta ircdipuden:a detti organi– smi da loro roppr,untati rispello oll'int,– rtssota inuadu:a allrui td allo stesso desi– derio di controllo rhcndicoto dai ministri dti sti Paesi. Artieolartdosi ;,. Co,nminio11i t Gruppi di lavoro, di cui si tot~ ora per non com– plicare ulleriormente le cose, l'a1semblea ad hoc si i subito auinla al lnt·Mo di tla– bora:iorce della nuorn rarlll rostilu::ionlllt' ,uropea. estcu1ivo ed au1iliario dello S1a10. 111" o/Jre a quello, 11ull' altro 1i cono1ce. Allendiamo, quindi, di avere maggio– ri elementi per maniftllare il nollro parere. Secondo qua1110ci ri,ulta, i pubblici dipendenti in generale, 11011 1ono fat oreooli alla iniziativa gover-. nativa. E, forJe, 110J1ha11110 Ju/11 1 torli! C' I u11prot•erbio che dice: chi è llalo Jeolla/o dall'acq11a calda ha paura a11chedi quella fredda. Cont11e9uen%e del eonglobanaento Essa dovrà ade1uarsi man mano alt, e,periu:e fatte netl'alluarne il primo sche– ma /ondamentalt1 e tenendo conto dell'ol– lar1arsi del suo rag1ìo di applicazione con la cr,aziou di nuot• Comunità. Quindi il probltma dt11li em.ndonunti • dtlt• retiÌSÌoni costituzionali rappresenl1rà il compito principale d,l futuro Parlame1'lo Europeo. Pertanto ,i. sia esomi,.ando l'opportunità di introdurr• ntl progetto di costituziont una disposizione p,r cui, pu i primi IO attni, occorrerò rhe gli em,ndam,nti, pn essere accettati, tiengano ratificati da tutti i membri del Parlamento. Dopo i primi 10 anni basterà i,ir•,rr In magginran:.a di due ter;i. Nello svolgim,"nto di tale suo importonh lat>oro, l'Assemblea ad hoc si sto a1•t·o• len.do del materiale /orrtitoll': 1) - dallo Commissione oppositan11nll' creata in seno al ConJitlio d'Europa (di cui fa parte l'italiano prof. Aio); 2) • dal Comilalo di studi per la Co– stillunle Europea promosso da Spaak ntl q 11 adro del Mor.ùne11lo Europeo. Esso i prtsiedMIO dal btlta DthotUSt! I ne fanno parie anche i nostri SpiNtlli e Calamo!'drei. Ai lavori di questo Comitato hanno al– trul coslanlt1rnente collaborato due emitt~n– ti giuristi delt'Unù:trsità di Harward. Rinviamo al prossimo ,iumuo l'tsame di qutsli dorum,nti di rosi grande atlualitlf. 1,VCl"NO BOLIS li, 11elmarzo 195 I. Da /aie data /' i11- dice d'a11111e1110 del collo della 1'Ìla è I/alo di 13 p11111i: di quelli, 11 10110 1ta1iassegna/I alla conlingenza, mentre gli altri due hanno con1rib11itoali'a11- me1110 degli aJJegni famigliari. LA co11- 1ingenza delle dfrerJe provi11cieitalia– ne ha avuto, dal marzo 1951, 1111 aumento di 110 lire per i 111anovali co11111ni, di lire 117,59 per i manovali 1pecializza1i,di lire 124 per i qualifi– cali, di lire 138 per gli operai 1pe– rializza1i. Dal marzo del 1951 al 31 dicembre 1952 il collo della vita è a11111e111a10 de/1'8,3%. Il governo chiederà, nei prouimi giomi, la delega dei poieri al Parla– mento per 101tiluirt, 1111,01111 anno, l'ordi11ame1110 del/e carrierea111miniJlra- 1ive del 1923 ,011 u11altro più ade– guato alle 11eetui1à dei urvizi e del per1onale. In li11eadi pri11cipio, non pouiamo non e,primere il 11ollrodi1- 1tn10 J11lla legge delega che , 1101101- trarre al diba11i10parla111e111are un pro• blema di i111ereuegenerale come q11i!l– lo della riforma burocratica per lra– rferirlo alla eJCl111iva co111pe1e11za del Potere Eucu1i110 che, tra l'altro, del problema, è parte in cad1a. Non 1/è dubbio che il Parlamt11l0 offre mag– giori garanzie di indipendenza; la po1- 1ibilità, da parie. dei 1indaca1i, di Jt– guire le l'ari• fa,i del diballito e di inlert•e11irea11raver10i loro rappre– ,enlanli. E poi, il criterio del Goi·erno che fa 111110, a11che q11ello che nor– malm1111t11011 dovrebbe far,, 11011 ,i PIiò <1ccogliere. T<1nlo più che la l,gge delega pare 11a1conda il 1uo g_e111i1iço_ inganno: nel regolamentare t nuoti organici ed i nuod ruoli De Ga1p,ri vorrebbe anche stabilire i limiti dello 1ciopero dei pubblici dip,11denti. Evi– dentemente, JII <JlleJI?~/,imo p~nJo, non Jt lrau,z Jolo d, d1Ju11so: e da euludeni, i,r linea giuridica ed Ìtl linea morale, rhe, il Gov•rno fJoJJa avere l,i faco/1à di fi1Jf11•ei limiti de/l'azio11e1i11dacale del per1011ale t1lle dipende11ze dello S1a10. Q11e1/o è 1111 problema dil'trJO dal rio,-di11ame1110. bu– rocratiro rhe "' diu11110 111 sede d, d1- ba11ito u,lla legge 1i11dt1cale: è 1111 problema 1q11ùitame11tepolitico JJII quale dovranno eJprimersi gli organi poli1ici dello S1a10. Può euere che De Ga1peri o/tenga - co11/'alluale maggioranza par/amen/are - la dele– ga che vuole. /Ifa i cerio che ,e nella delega 1arà com[,rna la regola111e111a– zio11edello J(iopero, il Go, er110rom– mellerà JJn arbitrio. le eonaunlsd contro eonanaltlldonl Interne Si 11a acce11/11ando, 11egli ambienti I 1i11dacali,la polemica JJ1l co11globa– me1110, della quale avevamo brer•e111e111e parlato JJ1II' ultimo n11111ero del 110,,,.0 Sono lla/e rip1·e1eil 2 febbr,iio le trai/a/ire per la regolame111azione delle Commiuioni /11ter11e rima1Je,/1or mol– lo tempo. 10,p,,e a cagione dei diJ– unJi eJÌJ/e111i, su questo argomento, fra le 1teue Co11/ederazio11i dei la1wa1ori. Ciò premesJo, 11011 ci p,1re gi11J(O e1primere, i11via pregiudiziale, un du– ,e1110 1111merito della q11eJ1ione.Si sa a11cora troppo poco 111 i crile,-i che in/ormera11110 il Governo i11questa sua opera di riforma. Pare che Jit1no già /,ro111idue JChemi di diJegni di legge sui nuovi JlaJi giuridici delle ra,rie,e dire11i1·, e del perrf/1tal, di ronrello, LAVORO e SINDAUATI giornale. lA CGIL, dal conglobame11- 10 fa diJcend1re 1111,i urie di conu– g,;enze che non sono, per la verità, ,empre logiche e che 1e11_do110 a co_- 11il11irela pialla/orma d, nuove r,– uendicazioni che - Je giustiuime nel/,, loro 1011a11za - 11011pos10110 però a,,ere 11nadirei/a ro,111euione ron il co11globame1110. Q11el1,1 operazio11edo– vrebbe portare - è ,·ero - come dice BiloJJi, "ad 1111a 11ormaliz.zazio11e dei collimi dir·e11111i fo111i di e1a,pem10 J/r111tame11to" ma non può interferire, a 1101Jro ar I iso, sNll'adeguamento della paga femmi11ile alla paga 111a1chile. Quello i 1111 problema _bendi11~1110 che corriJponde ad una e11genzag,fllla ed umana. /Ifa 11el 111011do 1i11dacalt il 11 minestrone" delle rive11diraz.io11i1011 è il piallo migliore da 1ervire agli in– d1111riali,né la lolla degli operai può 11·il11pparJi 1111ermi11i co11f111i. L'lndfee della secala naobUe li 1111ovo e 11011 pe,fe110 co11geg110 di ,cala mobile è J/ato i11it11i10, dopo laborioriuime /rJl/ati1·, intsrronfedera- 011ci è dalo 1upporre quali potran– no euere gli ,vi/11ppi delle diJC1111io11i i11terconfefleraliche 1rovera11110, nei da– tori di lavoro, 1111 grouo ollacolo. Per la verità, la minaccia al /ondamenlale 1stil1110 co111ral/11ale che co111acra la de- 111oc,-az1a e la per1ona/i1àdel lavoralo– re nelle fabbriche 11011 proviene 1010 dagli industriali, ma - e in un cerio se11so in modo R.Isaipiit grave - dai romu11iJ1i.Q11e1tihanno do1,11tocon– s/atare che la democrazi,1 1 ov1111q11e si ese,-rili, anche se si esercita nei pirì roui comple11i produttivi, 11011 fa il loro gioco. La Commiuione /11ter11a è 1111 organo 11011 1empre e 11011 fa,ilme11/e con1rollabile: 1i baJa JJII criterio del 1•010segreto; i r, dù-tllo co111,1110 co11 i problemi reri e umani del la, oro e 11011quelli freddamente 1chematizza1t dai /11nzio11aridel P.C.I.. Per quelli motni, i rom11niJ1irite11go110 superale le C. I. e, 1credita11do la loro a111ori1à, 1•an110 co111rappo11t11do a eue i Comi– tali di Fabbrica, rhe illegalmttlle co11i- 111ili,altro 11011 sono se 11011 eleme11ti di diJgregazione e di a1sert 1 im'e11todei la1or,1/orialle slr11//11re burocra1i<he di 1111 par1ito. E da 1perare1i11cerame11/e che le 1ra1- 1a1ive in rorso riaffermino nel modo più rhiaro l'imp01ta11z.a e l'aulorilà del– la C. I, che rappre,e11/t11111a gra11de co11q11is1a nella. Sloria del m1J1 i11unto operaio del 11ollro · f,aeu. REDDITI ed elezioni SPEREQUAZIONI t1 MAIIDOL!HTE Dopo cinque anni si ripete la stes– sa mandolinata, sotto le finestre de– gli elettori i quali dovrebbero ascol– tare un'al:ra volta la bella storiella e i non meno fieri propositi e dare il loro voto ai cosiddetti saragatiani. La storiella è la seguente : il par– tito saragatiano è pronto di nuovo a lottare a oltranza per triplicare le entrate d:, imposte dirette; e il pa– ragone è ancora lo stesso: le imposte dirette in Inghilterra. Occorre dun– que combattere le evasioni fiscali. La legge Vanoni fu promulgata I'! I gennaio del 1951, tre anni dopo le famose promesse della vigilia elet– torale del 18 aprile 1948, e per buo– na parte di questi tre anni il partito saragatiano è stato governativo con parecchi dei suoi uomini al governo. Le evasioni fiscali sono state nume– rose cd evidenti; esse non furon~ de– nunciate alla Camera; non v1 fu un'azione netta e decisa del partito sempre meno antigover_nativo negli ultimi due anni, per diventare alla fine governativo al cento per cento. Senonché, c'è questa volta una va– riante: per combattere efficacemente le evasioni fiscali, bisogna anzitutto disporre di una magg!oranza _demo– cratica con largo margme funzionale. Se essa vi fosse stata in questi ultimi cinque anni, la legge Van<_mi _sarehb: venuta prima e le evasioni fiscah scandalose non vi sarebbero state! Vedrete vedrete che conclusa la lotta elet:orale con la vittoria dei quattro partiti apparentati, tutto an– drà a posto e il bilancio sarà in pa– reggio mercé l'au~ento delle e~tratc con le imposte dirette, le quah do– vrebbero fare aumentare le entrate dello Stato di settecento miliardi. Dai dati forniti da un recente di– scorso ufficiale del Ministro Vano– ni si ricava che il reddito totale de– gli italiani è di 9.~_00. miliardi ~i_rca e su esso vi sono p,u d1 2.500 m,har– di di pesi fiscali (statali, provincial!, comunali, ecc.). Ora q~e_su 2.500 mi– liardi vengono erogati m parte per spese non produttive o ~r~uttive solo a lunga scadenza; qumd1, por– tando a 8.000 miliardi il reddito netto per le spese familiari, risulterà su 47 milioni di italiani un reddito medio netto individuale di L. I 70.000 annue, veramente non troppo alto, che non è possibile abbassare, ma che 1i deve elevare. li problema quindi dovrebbe es– sere questo: si applichi pure la leg– ge Vanoni nel senso cl~l_l'obblig? ~el– la denuncia elci redd,11 supeno_n n un certo limite si dia la caccia a tutte le evasioni fiscali; e si inaspri– sca la progressività percentuale del– l'imposta. . . Il risultato sarà molto minore dc, settecento miliardi sperati, ma cli grande ed immediato effeuo morale. Nello stesso tempo però si devono diminuire le impo,te indirette; al– trimenti il paragone con l'Inghilter– ra non' calza. Diminuire le gravi sperequazioni nei redditi. è dunqu': il problema dei problemi, alla cui soluzione dobbiamo continuamente cercare di avvicinarci. t su una « più equa :o distribuzione dç( reddi– to fra tutti i cittadini che s, fonda la democrazia. GIUSEPPEBONP.4.NTIN I LIBRIE RIVISTE Noli:io.rio Biblio1rafieo MuJi.le. Sol• to gli auspici dti Strtii.:i Spellacoln lnformo:iorii. e Proprietà lntellelluole della Presiden:a del Co11.si1lio dei Mi– NÌJtri. t la più completa " aggiornata Ri- · vista bibliografica italiana. Si pubblica ogni mese e contiene un sunto brcvt e obiettivo di tulle le riviste culturali e di tutti i più imp0rtanti studi p0li1ici pubblicati in Italia, nonché: un Indice RibliograÌico eompldo di tutti i libri che si stampano ogni mese, redatto in base alle • copie d'obbligo• conscgnl\• te J>Cr Legge alla Presidcn1.a del Con– siglio. t una ra55cgna fodispcnsabile per gU studiosi, per i giornalisti, pcl' colo10 che si intt:1usano di politica e per i Jirettol'i di librerie. Direzione: Ca.sella Po~tale 2~ • Ro– ma. Abbonamento annuo: L. l.~.

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