Il porto e la sua organizzazione di Annamaria Lombardi Sui porti esiste un'ampia letteratura che ne affronta i problemi in relazione alle conseguenze della moderna organizzazione dei traffici marittimi e in un contesto di razionalizzazione degli interventi ai fini dello sviluppo dell'economia marittima. La tendenza comune, che maggiormente si è affermata, è quella della considerazione del problema portuale come aspetto particolare di un più ampio discorso che coinvolge il sistema dei trasporti nelle sue molteplici integrazioni, che prendono origine da fatti di produzione e si concludono in operazioni di commercio. È appena il caso di sottolineare quale profondo significato assuma una simile impostazione metodologica per l'accertamento analitico del ruolo dei trasporti nella politica commerciale del mondo contemporaneo: la definizione dei costi del trasporto in misura di costo globale di tutte le operazioni relative al trasferimento delle merci costituisce l'obiettivo finale al quale si vuole tendere per esigenze di uniformità degli elementi di raffronto, in un bilancio tra costi e vantaggi delle differenti operazioni mercantili. Pertanto, il porto rappresenta un luogo di incontro tra differenti mezzi di trasporto. È nel porto che si realizza il trasferimento delle merci da mezzi navali a mezzi terrestri, e viceversa. Inoltre, tra le due fasi del trasporto marittimo e terrestre, un ulteriore ruolo che compete al porto è quello del magazzinaggio, al quale ricorrono gli stessi importatori, anche per depositare merci che sono in attesa di collocazione sui mercati. I fattori che concorrono alla funzionalità del porto sono molteplici e complessi. Essi intervengono nelle operazioni che interessano le navi e le merci, interagendo reciprocamente. Di conseguenza, la insufficiente funzionalità dei vari servizi portuali provoca una diminuzione della produtiività dello scalo che, aumentando i tempi di sosta delle navi, diventa causa di aggravi dei costi 1 • 1 CNEL, « Osservazioni e Proposte concernenti lo Sviluppo dei Porti Marittimi Italiani», Ass. Gen., 9 dicembre 1963, Roma 1964. 68
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