Nord e Sud - anno XX - n. 158 - febbraio 1973

Argomenti Ora per arrivare ad una duratura inversione di tendenze occorre potenziare sopratutto il settore di ricerca nella chimica e prospettare nuove strategie. La prima fase, che può essere definita di risanamento economico, della Montedison e la suddivisione « politica » dei compiti della Montedison e dell'ENI, fissata dal CIPE, potranno temporaneamente ridurre le perdite di gestione e forse portare al pareggio il primo gruppo; ma occorre predisporre subito i mezzi operativi ed il personale per sviluppare una tecnologia avanzata nella chimica secondaria, in parole più semplici la ricerca scientifica, nei vari settori dell'industria chimica onde possano perseguirsi finalità nuove. Lo sviluppo di avanzate tecnologie a livello di impiantistica o di processi produttivi per la chimica primaria è da considerarsi quasi velleitario in Italia, al momento attuale. Non vi sono uomini in numero sufficiente o con preparazione adeguata alla grave situazione presente. Il bilancio di 150 miliardi, infatti, che a questo proposito l'IMI mette a disposizione per la ricerca applicata nelle industrie viene utilizzato molto spesso per creare sì nuovi impianti, ma la cui tecnologia è derivata da società straniere. Così questa voce si trasforma da un formale incentivo alla ricerca ad un piano di finanziamento industriale. Consideriamo allora a grandi linee quali sarebbero i mezzi necessari per un concreto avanzamento tecnologico e quali le disponibilità del « mercato scientifico » nazionale. Per quest'ultimo aspetto i dati reperibili presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche possono essere sufficientemente indicativi. I mezzi necessari ad uno sviluppo tecnologico sono un bilancio adeguato, uomini competenti, strutture organizzative snelle ed efficienti, sviluppate secondo nuove strategie. Quanto a obiettivi specifici, n?n mi sembra che siano state suggerite o predisposte tematiche prioritarie, anche se queste possono scaturire automaticamente da un'analisi del disavanzo tecnologico. Da quale strategia nuova per l'industria chimica potrebbero scaturire le infrastrutture necessarie per puntare su validi e realistici obiettivi nel quadro di un piano di sviluppo? Gli indirizzi futuri della chimica internazionale non sono stati ancora definiti, perché è in crisi la filosofia di fondo della produzione chi-. mica ed i criteri di scelta finora seguiti, t_endenti soprattutto a soddisfare tendenze settoriali di benessere sociale. Le alterazioni dell'ecosistema, i processi. di vari tipi di inquinamento, i problemi ecologici insomma, con tutte le loro varie componenti, hanno posto sotto accusa la chimica. 61

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