Nord e Sud - anno XX - n. 158 - febbraio 1973

ARGOMENTI Lo sviluppo della chimica secondaria di Alberto Breccia Fratadocchi Le recenti vicende della Montedison, le indagini della Commissione Parlamentare per il bilancio e le determinazioni del CIPE sugli indirizzi, le competenze e le scelte dei due principali raggruppamenti chimici italiani, hanno dato particolare risalto a tutto il settore industriale chimico. In realtà i problemi finora affrontati hanno considerato gli aspetti economici ed organizzativi soprattutto della chimica primaria e gli aspetti produttivistici della Montedison, mentre poco si è detto sulla tecnologia da utilizzare per il risanamento e lo sviluppo degli impianti chimici e sugli obiettivi della produzione della chimica secondaria. La stessa stampa si è occupata molto poco di quest'ultimo aspetto, soffermandoci soprattutto sugli aspetti economici e deficitari delle aziende con paragoni internazionali non sempre aggiornati o appropriati. Per questo ritengo che sia utile portare un contributo alla valutazione della situazione tecnologica dell'industria italiana ed alle prospettive di ricerca e di sviluppo nella chimica secondaria. Sulla situazione dell'industria internazionale, può essere indicativo un numero del « Financial Times » del luglio u.s., dove venivano riportati alcuni aspetti attuali delle principali industrie chimiche mondiali. La Imperia! Che1nical Industries con il fatturato del primo semestre superava la Du Pont e si attestava in vetta alla classifica mondiale delle industrie chimiche con un incremento del 14?/o del prodotto lordo contro 1'8% della Du Pont; l'incremento del fatturato e del reddito nel primo semestre del 1972 erano rispettivamente del 16 e del 20% per le società tedesche Bayer e BASF ed infine in confronto diretto « tipografico » veniva riferita la chiusura di due fabbriche della Montedison in Italia. ? evidente che la crisi dell'Industria chimica italiana ha dato più spazio a quelle straniere, ma è anche vero che l'Italia, salvo un breve periodo tra il 1964 ed il 1967 (sulla base di una avanzata ricerca sviluppata precedentemente), è stata deficitaria nella bilancia tecnologica verso tutti i paesi stranieri per centinaia di miliardi. 60

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