Autori vari concentrata solo nelle zone dove c'è ancora popolazione e forza lavoro disponibile. In sostanza qui si vuol dire che ci sono alcune zone, e forse anche intere regioni, dove volendo installare una grande impresa industriale non si trova in loco manodopera disponibile, dal momento che la gran parte della popolazione in età lavorativa ha abbandonato la regione per cercare lavoro al Nord o all'estero. Quando si passa dalle grandezze demografiche al confronto tra grandezze economiche si registra un lieve miglioramento. A questo proposito riportiamo una tabella preparata dalla SVIMEZ nella quale vengono messe a confronto le variazioni tra il 1951 e il 1971 di alcuni indicatori economici relativi alle singole regioni del Mezzogiorno con le variazioni degli stessi indicatori dell'Italia nel suo complesso. Dai dati delle ultime due colonne della tabella si deduce che per gran parte degli indica tori le variazioni nel Mezzogiorno hanno superato le variazioni medie nazionali. Tuttavia anche in questo caso il confronto tra il dato aggregato del Mezzogiorno e il dato nazionale occupa il fatto che per alcune regioni meridionali la situazione si è ulteriormente aggravata. Se si osservano ad esempio i dati sul reddito complessivo si vede che solo per la Puglia e la Sicilia la variazione percentuale è superiore a quella dell'Italia nel suo complesso; per Campania, Basilicata e Sardegna si è avuto un lieve regresso. Tale regresso è marcato nel caso delle regioni Abruzzi e Molise e Calabria. Dai dati sopra esposti appare evidente ·che se è vero che miglioramenti nel Mezzogiorno sono stati realizzati, è altrettanto vero che questi miglioramenti non sono stati tali da comportare una riduzione sostanziale del divario che separava il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Si è avuto soltanto un mantenimento delle distanze tra regioni meridionali e resto del Paese, e questo non era certamente quanto si attendeva e si sperava al momento dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno. Altri dati riportati nel rapporto mensile di Mondo Economico riguardano le unità locali e gli addetti i cui risulta ti sono riprodotti qui appresso. Dai dati sopra si può notare che se è vero che c'è stato un aumento nel numero degli addetti in tutte le regioni del Mezzogiorno,. non in Calabria, questo aumento è stato inferiore a quello medio nazionale fatta eccezione per la Puglia. Osservando poi le variazioni percentuali del numero delle unità locali si osserva che a 16
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==