Giampaolo Zucchini sione la monolitica unità del partito. Partito conservatore, si diceva della SVP che, per proseguire nell'analisi delle sue componenti e delle forze che le appoggiano, trae il massimo del proprio consenso, grazie anche ad una politica clientelistica e di pressione a volte quasi ricattatoria (non si dimentichi che le più importanti leve finanziarie e creditizie locali sono, attraverso la Cassa di Risparmio e quella rurale, quasi tutte in mano al gruppo etnico di liugua tedesca), dai proprietari terrieri e dagli operatori turistici, soprattutto albergatori, nonché dai commercianti e dagli artigiani. È anche d'uopo qui rammentare che con l'art. 4 della recente legge - costituzionale, con cui « l'autorizzazione all'apertura e al trasferimento nella provincia di sportelli bancari delle altre aziende di credito è data dal Ministero del Tesoro, sentito, il parere [peraltro non vincolante] della provincia interessata », viene indubbiamente favorita la politica dell'appoggio creditizio, malcostume che purtroppo alligna quasi ovunque, della SVP. Lo stesso istituto giuridico del « maso chiuso », cioè il trasferimento per successione al primogenito senza frazionamento tra eredi della proprietà contadina, se da un lato ha obiettivamente salvato l'agricoltura e quindi la base dell'economia tirolese, dall'altra ha però mantenuto in vita una rigida strt1ttura sociale, per cui gli esclusi dalla successione non l1anno altra scelta che quella di divenire servi agricoli dell'unico fortunato fratello o di un altro proprietario terriero, oppure cercare altrove un lavoro, da salariato e spesso emigrare in Austria, Germania e Svizzera : paesi verso i quali si dirige tradizionalmente il flusso migratorio tirolese. In questo quadro, tuttavia, non si creda che la politica della Slidtiroler Volkspartei non si sia modificata e che all'interno del partito non siano accaduti interessanti movimenti di rinnovamento. Il fatto che alla sua guida sia rimasto - e in una posizione di sostanziale forza, seppur portato da. una non larga maggioranza - Silvius Magnago, non deve trarre in inganno, così come non devo110 ingannare più di tanto gli scontri che avvengono tra i fautori- di una politica più realistica e coloro che invece sostengono tesi più oltranziste riguardo all'assetto autonomistico della provincia di Bolzano, tesi che paiono ricalcare, ma in realtà solo in parte ricalcano, i vecchi schemi di contrapposizione politica e personale. Gli stessi uomini, la stessa politica, dunque? Parrebbe di sì: al vertice tutto sembra sostanzia]mente fermo a una decina di anni fa con i . ' vari Benedikter, Dalsass e Brugger a capeggiare l'opposizione interna. Ma le cose non stanno così. A livello di dirigenza intermedia e periferica, infatti, ed anche a responsabilità di Giunte locali, si è fatto largo 96 · Bibiiotecaginobianco
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