Italo Talia Colto dalla recessione in un momento delicato della sua crescita, questo tessuto è stato viceversa investito da: estes1 processi di ristrutturazio·ne, che hanno 1 comportato e con1portano chiusure e smantellamenti di piccole e medie unità produttive, proprio quando queste ultime sembravano avviate a divenire, rispettivamente, medie e grandi. Ne sono derivate e ne derivano tuttor~ conseguenze profonde e squilibranti sul piano dell'occupazione, con vecchi n1estieri, professioni e qualifiche che muoiono e con la co•nseguente necessità di nuove professioni e nuovi assetti organizzativi, capaci di fare compiere a tutti i comparti industriali interessati un salto strutturale, condizione necessaria per poter ripren- · dere la « via dell'espansione ». Questo ha comportato, inoltre, che quote sempre maggiori di investimenti siano andate a « rinnovare » impianti preesistenti, di solito in zona di già consolidata industrializzazione, abbassando l'incidenza di investimenti in « nuovi impianti » e frenando, in tal modo, anche l'espansione territoriale dell'industria campana. Ma negli ultimi dieci anni si è venuto formando in Campania anche un corpo di aziende medio-grandi, non solo nei settore metalmeccanico e chimico, ma anche in quello delle nuove produzioni alimentari, dell'abbigliamento, delle prod11zioni in cemento, ecc. Ed anche questo gruppo sta attraversando t1na fase di ge11erale riassestamento sotto la spinta della concorrenza 11azionale ed estera, ed è alla ricerca di una più estesa e generalizzata efficienza. Dire, a questo pun.to, quale dovrebbe essere la « strategia di sviluppo » che possa pern1ettere, al primo come al secondo gruppo di industrie e di produzioni, di riprendere slancio e dinamismo, ci porterebbe troppo lontano dalle finalità di questo articolo, che al contrario vuole essere soltanto la cornice di riferimento, sia pure sufficiente, per intendere il momento congiu11turale attraversato dall'industria campana. L'industria alimerztare. - Può forse apparire un non senso, ed addirittura essere considerato in contraddizio,ne con quanto fin qui abbiamo affermato (si veda il precedente articolo richiamato in nota) classificare il settore alimentare come un settore in espansione. In effetti, un comparto industriale così vario e composito quale quello alimentare, presenta al suo interno le stesse differenziazioni che si riscontrano a livello dell'i:qtera industria manifatturiera campana. Vi sono cioè produzioni in espansione (quali quelle delle bevande alcoliche ed analcoliche, le industrie dolciarie, ecc.), produzioni in via di riassetto (come.la maggior parte dell'industria conserviera), ed al limite anche produzioni in regresso (ad esempio, l'industria n1olitoria e di p·astificazione). Ma non ·vi è· dubbio che, considerata globalmente - sia pure con tutte le cautele di cui 78 Bibiiotecaginobianco
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