Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

.. I Argon1.enti · Tali limiti appaiono chiaramente dalle difficoltà incontrate dall'Istituto per l'assistenza allo sviluppo del Mezzogiorno nell'interessare imp_rese o gruppi imprenditoriali, non soltanto italiani, ma anche esteri, alla realizzazione delle unità principali ·previste dall' « insieme ». Le ragioni di queste difficoltà si possono collegare, infatti, ad alcune caratteri-• stiche del progetto stesso: a) alla carenza di alternative di investimento in unità produttive che non fossero fortemente condizionate da feno-meni di obsolescenza tecnica, come le unità principali progettate (la cui realizzazione è stata peraltro ostacolata dall'avversa congiuntura economica italiana eçl internazionale); b) al criterio della contemporaneità dell'entrata in produzione ·delle varie unità, quale elemento essenziale per l'attuazione dell'« insieme », e quindi alla carenza di una articolazio,ne te·mporale degli investimenti, anche in relazione a diverse co,nfigurazio,ni delle unità sussidiarie ed ausiliarie; e) allo scarso- ap.profondimento· del ruolo dell'imprenditorialità locale. Il progetto in esame ha altresì dimostrato l'opportunità di u11 approccio con aziende p,ubbliche specificamente qualificate nel settore meccanico, al fine di realizzare un minimo « insieme », con unità di più immediato insediamento, in modo anche da accentuare il carattere inno,vativo e tecnolo-gicamente avanzato· del complesso industriale progettato. È interessante inoltre notare che si è manifestata l'utilità di una analisi collaterale delle i11.terrelazioni produttive nel settore della petrolchimica, in particolare in Puglia, nel contesto delle prospettive di sviluppo industriale del Mezzogiorno 5 • Le difficoltà incontrate nell'attuazione del progetto hanno reso evidente l'esigenza di superare i limiti dell'attività di mera pro·motion, con una più vasta e duttile azione di co·ordinamento, di impulso e di sostegno degli investimenti realizzabili da imprese, e da gruppi imprenditoriali s Non risulta che siano stati elaborati, in passato, progetti tendenti a risol., vere problemi strutturali e tecnologici di sviluppo in·dustriale del tipo di quelli affrontati dal progetto interessante l'area Bari-Brindisi-Taranto.. Un precedente può essere ritrovato nell'applicazione del metodo della industria[ complex analysis ad un progetto di industrializzazione di Puerto Rico nel settore della petrolchimica (cfr. Regional Economie Planning. Techniques of Analysis, « First Study Conference ort Problems of Econon1ic Development », O.E.E.e., 1%0, pp. 141-194). È in atto un nuovo studio da parte dell'Italconsult, per la realizzazione di un complesso industriale in Spagna, neJl'area compresa tra Cadiz-Huelva-Sevilla. L'approccio metodologico sembra analogo a quello adottato nel precedenre studio: · tende a definire, anch'esso, un insieme di imprese (principali, sussidiarie ed ausiliarie) legate tra loro da strette interrelazioni produtt_ive; peraltro, il nuovo progetto sarà basato sull'individuazione delle interrelazioni -· oltre che nell'industria meccanica ---' nell'industria chimica, che presenta anche- in Spagna notevoli possibilità di svilt11Ppo. Questo studio è stato commissionato all'Italconsult direttamente dal Governo spagnolo; sembra esistere, quindi, una iniziativa politica, che può tradursi in un sostegno essenziale per la realizzazione del progetto tecnico. 87 Bibliotecaginobianco

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