Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

I Argonzentl Si tratterebbe d'altro lato di riordinare gli attuali Co-nsorzi di sviluppo in·dustriale locali in « organismi di secondo grado», conferendo loro una più accentuata qualificazione pubblicistica e una più diretta rispondenza all'indirizzo politico-amministrativo centrale. Questa proposta è stata avanzata da tempo e da diverse parti; essa tuttavia non ha dato luogo finora a co.ncreti risultati, sia per le prevedibili resistenze in sede locale, sia perché si ritiene che non possa essere attuata in via amministrativa, ma attraverso disposizioni legislative (tenuto conto delle vigenti disposizioni della legge 26 giugno 1965, n. 717, e del carattere legislativo di altri « consorzi di secondo, grado » precedentemente istituiti). Peraltro, il criterio del coordinamento, secondo ambiti territoriali, dovrebbe valere anche per l'attività dei Consorzi locali, soprattutto al fine di costituire apparati unici - per gruppi di Consorzi - di direzione tecnica delle opere infrastrutturali. Nel merito, occorrerebbe provvedere sollecitamente, sulla base del materiale offerto dai piani regolatori delle « aree » e dei « nuclei » di industrializzazione, alla redazione di un programma organico di infrastruttt1re specifiche, improntato al criterio di realizzare le opere s~condo « complessi funzionali » e scelte prioristiche di opere, tenendo conto dei risultati delle consultazioni con le imprese; in particolare, occorrerebbe evitare di imputare opere improp-rie (quali rilevanti opere portuali, aeroportuali, stradali e di addt1zione delle acque) ai limitati fondi assegnati dal vigente piano di coordinamento degli interventi alle infrastrutture ·specifiche. Quanto alla esecuzione delle opere, si potrebbe fare un deciso uso dell'istituto- della «surroga» previsto dalla legge 26 giugno 1965, n. 717, da parte della Cassa per il Mezzogiorno, qualora si accerti l'incapacità dei Consorzi di sviluppo industriale ad attuare gli interventi programmati 3 • La Cassa per il Mezzo·giorno, a sua volta, potrebbe procedere ad un rafforzamento della propria struttura organizzativa, incentrata nei campi tradizionali delle infrastrutture generali (per le quali sono state già impegnate tutte le risorse disponibili), accelerando le varie fasi di programmazio-ne e di esecuzione degli interventi infrastrutturali specifici, ricorrendo eventualmente a società esterne di progettazione. In relazione a quanto abbiamo osservato precedentemente, occorre appurare inoltre quale sia il ruolo della politica di incentivazione delle · 3 Cfr. l'art. 6 (ultimo comma) della legge 26 giugno 1965, n. 717: « nel caso in cui i consorzi di bonifica, gli enti di sviluppo· e i consorzi per le aree e i nuclei di sviluppo industriale non siano in grado di adempiere a specifici comMinistro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, d'intesa con i Ministri piti per il conseguimento degli obiettivi fissati dal piano di coordinamento, il competenti e, ove la competenza è delegata alle Regioni, sentite le Amministrazioni regionali, autorizza la Cassa a provvedervi in via sostitutiva ». 83 Bibliotecaginobianco

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