Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

Fran,co Fiorelli attuazione dei progetti imp.renditoriali e degli orientamenti programmatici del Governo. Questo in-dirizzo postula la soluzio,ne dei :problemi •del riordinamento degli organismi interministeriali ave11ti competenze particolari nel campo della po-litica econo,mica, primi tra tutti il Comitato dei Ministri per il Mezzo·giorno ed il Comitato Interministeriale per il Credito, per il quale il Governo potrà utilizzare l'apposita leg·ge-delega. ·Esso postula, altresì, una accentuata d·uttilità e tempestività di informazioni, di decisioni e di operazioni, da parte sia delle imprese, sia delle Amministrazioni dello Stato. Riflessi istitiLzionali a livello locale. Oltre al diretto intervento del CIPE, una politica di co·ntrattazione programmata per l'industrializzazione del Mezzogiorno sembra implicare importanti modifiche dell'assetto istituzionale locale, da attuarsi secondo diverse fasi temporali e con particolare riferimento ai Consorzi di sviluppo industriale, la cui disciplina legislativa risale all'ormai lontano 1957. La 1nancata effettiva distinzione ·delle funzioni delle « aree » e dei « nuclei » di industrializzazio·ne, la proliferazione di entrambi, il ritardo nella formulazio•ne dei rispettivi piani regolatori (alcuni ancora allo stadio preliminare), il fatto· che tali piani non consistano in progettazioni tecnicamente definite, la mancanza di un piano organico, delle infrastrutture generali e sp,ecifiche da realizzare, basato su criteri selettivi e scelte prioritarie, le inesistenti disp-onibilità finanziarie dei Conso·rzi (neppure per la limitata quota di finanziamento· delle opere ad essi p·ertinente), la mancanza di un apparato di .direzione tecnica dei lavori, che pure compete ai Consorzi, i limiti pro·pri della struttura consortile, che portano a soluzioni intemp,estive e puramente « compromissorie» di interessi locali, sono elementi più che sufficienti per porre in dubbio· l'efficienza degli strumenti istituzionali locali per l'attuazione della politica di sviluppo· industriale del Mezzogiorno. Questa grave difficoltà era già palese in passato, particolarmente in relazione alle esigenze di alcune grandi imprese, che hanno· dovuto anticipare i fondi per la realizzazione delle infrastrutture neoessarie; essa diyiene oggi più evidente, considerando· le nuove caratteristiche dimensionali e tecniche che devo,no assu1 mere le imprese, le esigenze in specie poste· da alcune recenti iniziative (Alfa-Sud) e 1e impliçazioni di una politica volta alla realizzazio·ne di « blocchi di investimento ». Prescindendo per il momento dagli aspetti istituzionali, appare es80 Bibliote·caginobianco

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