Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

Rosellina Balbi Ci sembra, questa, una contro-prova abbastanza significativa di quella che è l'unica possibile funzione dell'uomo ·di cultura: che è, diceva Croce, di non subordinare mai la verità alle pàssioni di parte: « quanto si ammira chi sacrifica la sua prosperità materiale e la sua vita alla patria o al pro·prio partito, altrettanto suscita riprovazione e nausea chi all'una o all'altro prenda a sacrificare la verità e la moralità: cose che non gli appartengo-no, leggi non scritte degli dèi, le quali nessuna legge umana può violare » 5 • Quando si parla di « verità », c'è sempre qualcuno pronto al dubbio o all'ironia. Non sarà dunque inutile citare ancora una vo1 lta Gide: «· non v'è partito che mi possa impedire di preferire al partito stesso la verità .. So bene che [ ...] vi è solo una verità relativa, ma in questo caso si tratta precisamente di una verità relativa ». Si convincano- dunque, i nostri intellettuali dal nuovo pregiudizio favorevole, che, per quanto positivo possa essere il significato dell'aggettivo « favorevole » (inteso come disponibilità alla lotta per l'affermazione di certi valori), non lo sarà mai tanto, da co-ntro-bilanciare la negatività del sostantivo « pregiudizio ». Diceva Weber che l'etica della convin.zione e quella della responsabilità non sono· assolutamente antitetiche, anzi si completano a vicenda e· solo congiunte formano il vero. uomo. Anche, aggiungiamo noi, il vero rivoluzionario. ROSELLINA BALBI 5 BENEDETTO CROCE, Pagine sulla guerra, 2a ediz., Bari 1928 (citato in B0BBI0, op. cit.). 36 Bibliotecaginobianco

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