Due anni e pochi mesi straordinari ne esegue, infatt( una sommaria preliminare per la « dichiarazione di ammissibilità », che è di fatto la più importante in quanto apre un iter praticamente quasi sempre inarrestabile in seguito. L'istituto finanziatore (uno degli Istituti speciali di credito - ISVEIMER, IRFIS, CIS - emanazione della Cassa o altro a ciò abilitato), a sua volta, ne fa una seconda ai fini dell'accertamento rigoroso della validità tecnica ed economica della iniziativa stessa e ai fini della commisurazione del credito a tasso agevolato, che è suo compito di erogare. Il Servizio Industria della Cassa, infine, ne fa una terza sia tecnica che economica per il controllo dell'investimento complessivo e del finanziamento agevolato e per la determinazione del contributo a fondo perduto spettante, in base alle norme stabilite, alle singole voci in cui si scompone l'investimento complessivo (terreno, fabbricati, macchinario distinto a seconda che sia di origine meridionale o no, scorte, ecc.). Ovviamente la procedura si complica e si ripete in tutto o in parte altre volte, quando si tratti di iniziative più complesse e cospicue, per le quali occorra anche l'intervento e il giudizio di altre amministrazioni o quando insorgano controversie nella interpretazione delle norme di legge o della k>ro applicazione al caso specifico. Basta questa elementare descrizione dell'iter di una qualunque iniziativa industriale - ogni passo del quale (si noti) corrisponde ad una insopprimibile esigenza di serietà e correttezza amministrativa nell'uso del pubblico danaro - per comprendere quanto esso sia lungo, defatigante, costoso e quanto poco corrisponda allo spirito delle moderne attività industriali. Se a questo si aggiunge il fatto che, essendo tutte le iniziative (grandi, medie o piccole; d'interesse internazionale, nazionale, regionale o locale; dell'uno o dell'altro settore produttivo) uguali di fronte alla legge, debbono tutte essere trattate dagli stessi istituti e dallo stesso Servizio; che questi non sono attrezzati con le moderne tecniche di registrazione e di controllo meccanografico né tanto meno sono in grado di eseguire moderne analisi economiche e di mercato; che l'istruttoria tecnica ed economica prescinde, di fatto, dai problemi di localizzazione e di gestione delle iniziative stesse e così via, è facile comprendere come - malgrado il lungo iter istruttorio - da questo non si possa ricavare alcunché di utile affinché l'esperienza delle iniziative passate possa servire all'orientamento degli organi responsabili e degli stessi operatori economici per le loro future attività. Non è certo semplice - perché, ripeto, ogni fase del lungo iter descritto corrisponde ad una funzione -, ma basta quanto s'è detto per far comprendere che il problema dell'unificazione e della « moderniz21 BibliotecaGino Bianco
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