Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

Manlio Rossi Dorza tali tecnici senza adeguata utilizzazione produttiva », « qualificazione professionale dalla quale traeva principale vantaggio l'emigrazione », ossia di creare « un meccanismo contenente 11otevoli' el~menti di inefficienza ». Nella nuova situazione, ciò non può più essere tollerato, perché « ogni elemento di inefficienza dev'essere eliminato » e tutto deve essere subordinato·, nell'intervento straordinario, alla immediata utilizzazione produttiva, ossia all'industrializzazione, ivi compresa quella dei settori agricolo e turistico a più elevato e pronto rendimento 4 • Tanto più questo radicale superamento è necessario in quanto - come ha lucidamente dimostrato lo stesso Graziani nelle sue due relazio-ni al Convegno della Fo-ndazione Einaudi a Torino - per effetto del recente sviluppo economico del paese « le due economie del Nord e del Sud si sono venute integrando e le loro sorti sono, divenute interdipendenti in misura sempre più stretta, indipendentemente dal fatto che la struttura economica del Sud vada rassomigliando alla struttura economica del Nord » e pertanto « l'evoluzione industriale nell'Italia del Nord ha sgretolato nella sua stessa logica la politica del 1950 di sviluppo e di assistenza per il Mezzogiorno » 5 • Sebbene una prima intuizio·ne di questo definitivo superamento della politica d'intervento del 1950 sia stato chiaramente presente. - come s'è detto all'inizio- - nella formulazione della legge di rilancio della politica meridionalista, biso-gna obiettivamente riconoscere che allora la coscienza del profondo cambiamento intervenuto e della necessità di un definitivo superamento della vecchia politica non era così esplicita e ferma, come lo è oggi dopo la dura esperienza di questi anni. La seconda conseguenza è che non c'è tempo da perdere. L'integrale processo di industrializzazione del paese e il suo definitivo approdo ad un'economia di tipo occidentale a piena occupazione si prevedono realizzabili entro il 1980. O entro quel termine avremo conseguito la creazione nel Mezzogiorno di due milioni e 400 mila posti di lavoro nelle attività extragricole modernamente industrializzate, corrispondenti ai due terzi dell'offerta di lavoro di provenienza meridionale, e avremo in tal modo concluso il processo di unificazione economica del paese e assicurato all'intera economia del paese un meccanismo policentrico· capace di uno sviluppo sostenuto ed equilibrato, o avremo definitivamente perpetuato il dualismo delle due Italie e dovremo affrontarne tutte le durissime conseguenze. 4 A. GRAZIANI, Politica di congiuntura e politica di sviluppo, « Nord e Sud » febbraio 1965. 5 Le due relazioni sono di imminente pubblicazione negli Atti del Convegno a cura della fondazione Einaudi. 12 Bibliotecaginobianco

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