Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

RECENSIONI Tutto sugli Scapigliati A fare i co·nti, così, alla buona, qual è il bilancio della critica sulla Scapigliatura dopo più di quarant'anni dal volume che Piero Nar.di le dedicò? Mentre egli parlava con tranquillità di « un movimento che co·minciò co·n Rovani e finì con Dossi» (La Scapigliatura, Bologna 1924, p. 14) è venuto sempre più prendendo consistenza il concetto di « momento culturale»; ancora: laddo-ve per Nardi si trattava di una vicenda sto·rica dai confini ben precisi, allorché si è preferito parlare di « secondo romanticismo lombardo» o quando si è tentato di farne tutt'uno col verismo, la Scapig,liatura ha rischiato addirittura di scomparire. Non è stato ·per,ciò il meno saggio chi ha osservato, come ricorda Mariani (G. Mariani, Storia della Scapigliatura, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1967) che, ad essere sinceri, il problema era statJ più avvi1 luppato che sbrogliato. In effetti, è accaduto per la Scapigliatura più o·•meno ciò che si è verificato per tutte le altre -denominazioni collettiv~ ,di momenti o movimenti C'LÙturali, allorquan·do al giudizio dei contemporanei è subentrata una più amp,ia prospettiv·a storica: ci è preoccupati allora innanzi tutto di confutare, di definire, operazioni molto più « logiche» che storiche, destinate perciò, se nor1 sorrette da un massiccio ritorno- ai testi, a chiudersi in vicoli ciechi. Non ha affatto corso questo rischio Gaetano Mariani in questa sua monumentale Storia: novecento pagine, di cui oltre duecento di note, per la storia del ventennio, soprattutto lombardo, che va dagli anni into•mo al 1860 all' '80- '85; o, a dirla con le opere, dalla Scapigliatura e il 6 febbraio di Cletto Arrighi a Carliseppe della Coro-nata di Emilio D·e Marchi. ,L'opera di Mariani conclude un suo· discorso in~iatosi nel '61 (Alle origini della Scapigliatura, ecc.). Piuttosto che inserirsi ideologicamente nel dib,attito critico sulla Scapigliatura (se ne veda il limpido riassunto alle p-p. 683-687), egli ha scelto la faticos~ via della conoscenza integrale: tutto -- e vuol dir veramente « tutto » - della e sulla Scapi,gliatura. Il ri1 sultato è stato perciò un'opera in cui .non solo ogni proposizione è storicamente certificata, ma la deliberazione di attener,si ai testi è così salda ,da resistere alle più legittime tentazioni (ad esemp 1 io, quella di leggere Dossi ricordandosi di Gadda). E qui è opportt1no precisare che questa oautela, o addirittura volontà inibitoria, nel ·sottolineare anticipazio.ni è UQ.O fra i tanti elementi distintivi della Storia di Mariani dalla Scapigliatura di Nardi - a parte, ovviamente, i quarant'anni che sono di mezzo. E in merito alle conseguenze degli altri, occorrerà almeno ricordare che il severo storicismo di Mariani ha sbandito quella immedesimazione p,sicologica che in Naridi andava sp-esso al di là della necessaria simpatia del1lo storico. Gli co1 nsentiva sì un'·acutezza di analisi, ma sempre dall'interno, con una identificazione del suo orizzonte con quello dell'a-utore esaminato. che glielo faceva più sentire, con finezza, che giudicare, e quindi il suo procedere frammentario, non genetico per quanto cronologicamente ordinato; e la continua ten- , I 116 Bibliotècaginobianco

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