Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

I Il declino di Bonomi con i dissidenti. lmpro,vvisamente, però, la Federco·nsorzi (attraverso il Comitato ,di intesa, che è una specie ,di Comitato· di .collegam.ento tra Federco·nso·rzi, Coldiretti e Confagricoltura) cominciò a strepitare contro l'AIA; e la Co1diretti sconfessò immediatamente l'o-perato del suo stesso Vice presidente, on. Truzzi. In altri tempi, tutte le dissidenze sarebbero rientrate, a questo punto, in poche ore. ·Questa volta, però, gli allevatori della Valle padana e quelli d·el Mezzogio•rno, hanno tenuto duro ed alla fine Truzzi ed i suo-i, trovatisi in mino·ranza, hanno- fatto le valige e sono usciti 1dall'AIA, dando vita a,d un.a nuova organizzazione. Si _è trattato, indubbiamente, di uno sma·cco per la Col.diretti e per ]a Feder,co,nsorzi, ma anche •di una gran brutta figura per Truzzi, tanto più -che qualcuno è convinto .che lo « scherzo » gli sia stato giocato co,n lo zampino dell'avv. Dall'Oglio, Direttore generale .della c·o.Jidiretti. Che cosa succede? Si ha, ormai, l'impressio·ne che nella Coldiretti si sia aperta la lotta per la successione a Bonomi e che, nel1' episodio· dell'AIA, abbia giocato il fatto che sia T'ruzzi che Dall'Oglio sono « in corsa » per succedergli. L' on. Truzzi, Vice presidente della Col.diretti e presidente della Commissione Agricoltura della Camera, potrebbe contare, però, solo, sull'amicizia di un piccolo gruppo di vecchi espo·nenti periferici ,dell'organizzazio-ne, mentre l'avv. D·all'Oglio sarebbe so·stenuto d-al potente apparato burocratico della Confederazione e dalla Federazione gio·vanile, capeggiata da _Sandra, un giovane che non ha lesinato, in questi ultimi tempi, le critiche ai v-ecchi sistemi con i quali è stata gestita la Confederazione. Tuttavia, T'ruzzi e Dall'Oglio non so·no i soli candidati alla successione di Bonomi. Si fanno, infatti, altri due nomi. Il primo è quello dell'attuale Ministro ,delle Finanze, on. Ferrari Ag,gradi, un uomo ,di indubbia serietà e c-omp·etenza, che pro,p·rio Bonomi non volle .alla testa del Ministero dell'Agricoltura, temendo 1 ne l'indipendenza di giu.dizio e la po.ca « malleabilità ». Ferrari Aggradi è -diventato, di recente, Pr,esidente del ,collegamento tri-veneto della Coldiretti: u.n incarico che non può ·essere ·considerato fine a se stesso·, tenuto conto della statura politica del parlamentare veneto. S-emb,ra ch·e sia proprio· la D1C a voler portare Ferrari Aggradi alla testa della• Coldiretti, sia per fare ria.cquistare credito - ,con un uo-mo di provata onestà - all'« etichetta», sia p·er -ricondurre la Coldiretti nell'ambito ·del p·artito. È infatti noto che Bonomi ha avuto, nei confronti della D·C, e lo ha dimo,strato in più di un'o·c·casion·e, la 35 Bibiiotecag inobianco

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