Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Enzo Vellecco tro comodi dinieghi. Inoltre, t1na volta- sgon1berato il campo dalle generalizzazioni e dai miti, che vorrebbero fare app·arire facile .e possibile ciò che no·n è, si potrà scoprire che quanto· sembra per ora arduo sostenere nei co·nfro·nti di tutto il sistema econon1ico è possibile realizzare, con approcci sem·pre più efficaci, in alcuni settori. Non può sfuggire, a questo· punto, quanto ha ,dichiarato Sylos Labini 1 : « la politica 1dei redditi de·ve essere fatta direttamente dallo Stato, in primo· luogo attrav,erso la politica retributiva verso i suo-i dipen.denti; in secondo luogo attraverso la politica creditizia, rilanciando· l'edilizia -che dà lavoro alla gran massa degli o·pe·rai non qualificati o po·co qt1alificati; in terzo luogo attraverso una contrattazione più sistematica dei valori, a livello ,del Ministero del Lavoro: qui si tratta di indivi 1duare volta p•er volta le in,dustrie più produttive, da cui partono i maggiori impulsi agli aum.enti salariali, no·n solo per contenere questi aum-enti, ma anche per ridurre in una ·certa misura i prezzi». Questo sembra veramente il mo,do idon,eo a far compiere alla politica dei redditi un passo in avanti. Si indica, co·me suo possibile campo di applicazione concreta e immediata, il settore del pubblico impiego e non si dimentica di segnalare che, nelle contrattazioni collettive, si debbono anche tenere d'occhio i prezzi. Perché il destino della politica dei redditi è proprio questo: o si hanno effettive possibilità di applicarla. seriamente o non se ne fa niente. Si tratta di una politica « scomoda » che non concede benefici diretti a nessuno e che chiede, anzi, dei sacrifici. La sua 11tilità è soltanto « obbiettiva» e si riferisce all'economia del paese in generale. Ora, nell'ambito ,del settore pub·blico, inteso questo termine nella accezione .più lata, includendo•vi cioè lo- Stato- e il parastato, le aziende nazionalizzate e municipalizzate, gli enti mutualistici e previdenziali, le aziende a partecipazio·ne pubblica, gli enti pubblici economici e le aziende auto·nome, una politica d,ei redditi è eff~ttivamente attuabile, an,che subito. E non vi so·no rischi di creare squilibri e sperequazioni. Bisogna essere co·nsapevoli, p,erò, del fatto che il punto da cui si parte è estremamente arretrato·. Certe « superliquidazioni », avvenute te·mpo fa a beneficio ,dei di.p,endenti di aziende municipalizzate e di istituti previdenziali, hanno dimostrato, con effetti cla1 Cfr « L'Espresso » Anno XIV n. 23. 9 giugno 1968. 14 Bibiiotecag inobianco

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