Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

Francese.o Co.mpagna l'obiettivo che indicavamo con l'articolo pub-blicato nel numero di settembre -e intito1ato: « Le affinità ·che uniscono». C'è stato, infatti, l'incontro· di Villa Madama· fra una delegazione del _PSDI capeggiata da ~aragat ed una delegazione del PSI capeggiata da Nenni; e c'è stato subito dopo un incontro dei segretari e dei leaders parlamentari del PRI,- del PSDI e del PSI. È stata così definita una po·sizio·ne comune dei tre partiti in ordine al problema dell'attuazione del programma di governo ( « nulla di più, ma anche nulla di meno», come aveva detto, del resto, il Presidente del Consiglio) e in ordine al problema della crisi presidenziale; e soprattutto ci si è impegnati per un'azione comune dei repubblicani, dei socialdemocratici, dei socialisti ai fini del consolidamento e del rilancio della politica di centro-sinistra. È vero che non si tratta di un patto di unità. d'azione ufficialmente sottoscritto; ma l'impegno di « serrare le fila» e di marciare insieme sembra garantito dal clima in cui l'incontro si è svolto e dalla promessa che i suoi protagonisti si sono scambiati, di una ·consultazione sistematica fra le segreterie ed i leaders parlamentari per definire in ogni circostanza che lo richieda una comune presa di posizione. Questo è più, ed è meglio, di un patto di unità d'azione ufficialmente sottoscritto. Da destra, naturalmente, per eccitare timori e preoccupazioni nell'ambito della DC, e per indurre il partito di maggioranza relativa a reagire in modo tale da provocare una irrimédiabile frattura con gli altri partiti che concorrono a formare la maggioranza di centro-sinistra, si è subito ' . parlato di « fronte laico» nel senso tradizio·nale della .parola. Ora, di « fronte laico» si tratta, certamente; ma non nel senso tradizionale della parola. Non si tratta, cioè, di un « fro·nte laico » che vuole proporsi co-me alternativa alla DC. Repubblicani, socialdemocratici e socialisti vogliono responsabilmente portare avanti, con la DC, la politica di centro-sinis~ra e sembrano avere finalmente compreso che, per poterla portare avanti, è necessario che essi agiscano unitariamente, esprimano co1nuni valutazioni politiche, facciano valere - sottolineando « le affinità che uniscono » e levigando « le asperità che dividono » - tutto il peso effettivo delle correnti di opinione pubblica che essi rappresentano e di cui devono interpretare gli orientamenti:• i q11ali sono oggi assai più unificabili di quanto· non si creda, perché c'è una confluenza di fatto nelle aspirazioni po-litiche e civili delle correnti di opinione pubblica che in -occasione delle scadenze elettorali si esprimono con un voto a favore di liste repubblicane, socialdemocratiche, socialiste. D'altra parte, chi ha riflettuto sulla lezione delle cose che può essere ricavata dalla crisi di governo del mese di luglio, ha potuto ben ren·dersi conto del fatto che - come ricordavamo nell'articolo di fondo del fascicolo di settembre - c'è stato, durante i laboriosi negoziati -di Villa Madama, un momento molto significativo: quando « l'on. Saragat è intervenuto animosamente nelle discussioni ... per invitare i rappresentanti della DC a prendere atto del senso di responsabilità dimostrato dai dirigenti autonomisti del PSI, ai quali erano già stati chiesti, direttamente o indirettamente, taluni ' sacrifici ' e non se ne potevano chiedere altri>>. In quel mo·mento si 48 ' . Bibliotecaginobianco

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