' . .... ,.._ Note della Redaztone zione clientelare». Tanto più che u11siffatto sforzo di volontà era già stato compiuto due anni or sono quando si trattò di varare il « monocolore programmatico » del Prof. Palmieri, avvalen,dosi sottobanco dei voti monarchici. Tali timori, diffusi soprattutto in cam.po socialista, erano stati poi corroborati dall'inclusione nella lista DC del segretario provinciale, un ~erto Principe, fiduciario di Gava, che ha nel partito una forza di gran lunga maggiore di quella del capolista ed ex Sindaco, avv. Clemente; e di ciò s'è avuta una prova durante la compilazione della lista, dalla quale sono stati esclusi alcuni uomini fedeli a Clen:i,ente (la cui attività di assessori aveva, peraltro, dato adito nientedimeno che a voci di incriminazione da parte della magistratura). E poiché si sa che i rapporti tra Clem.ente e il settore di centro-destra dello schieramento consiliare non sono dei migliori, il ruolo del prof. Principe, si mormora, d'avrebbe essere appunto quello di guidare la ritirata del gruppo consigliare della DC verso un nitovo « 1nonocolore », appoggiato più o meno palesemente dai liberali e dai monarchici (non più « laurini ») dopo che Clemente si fosse « bruciato » in un esperimento minoritario di centro-sinistra. Tutto ciò nella previsione, peraltro non infondata, che la fisionomia del Consiglio Co1nunale, che u.scirà dalle elezioni del 22 novembre, risulti sostanzialmente sùnile a quella del precedente Consiglio, ove i partiti di centro-sinistra non avevano la maggioranza; senza contare che, se pur, come noi speriamo, i partiti di centro-sinistra si dovessero trovare in maggioranza all'indomani del 22 novembre, c'è senipre il pericolo che i gruppi dominanti della DC napoletana trovino troppo elevato in termini di potere (e di politica sulle aree edificabili, di po-litica tributaria, di Piano regolatore) il prezzo di itna collaborazione con i socialisti specie di fronte all'esiguo costo d'un appoggio sottobanco delle destre (limitato alla concessione di qualche licenza edilizia, e alla realizzazione con i fondi della legge speciale di qualche opera stradale che valorizzi certe aree prima che interv.enga il Piano regolatore). La preoccupazione che disegni del genere siano effettivamente perseguiti dai gruppi dominanti oggi nella DC napoletana ha prodotto subito la reazione dei gruppi democristiani di minoranza e dei socialisti. I socialisti, preoccupati di vedersi sbattuta la porta in faccia all'indomani delle elezioni, pur sostenendo l'opportunità di una soluzione di centro-sinistra, hanno aperto la campagna elettorale con accenti molto critici nei confronti della DC. E che ciò non mtgliori le prospettive d'una futura collaborazione tra i due partiti a Napoli è intuibile. All'interno della DC, il gruppo di « Forze Nuove» ha .chiesto alla direzione di assumere esplicitamente l'impegno di perseguire una soluzione di centro-sinistra: ma $enza risultato. In tutto questo si è inserita, proprio alla vigilia dello scadere del termine per la presentazione delle • liste, la presa di posizione della Cisl napoletana, che dovrebbe costituire per il gruppo dominante della DC, qualora esso no·n voglia conservarsi s9rdo e cieco, un campanello d'allarme contro le progettate soluzioni di centro-destra. Il documento del consigl'io generale. provinciale del Sindacato ha, infatti, invitato, con insolita chiarezza, tittti i- membri della Cisl a ritirare le candi39 Bibliotecagin·obianco
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