... - Lettere al Direttore Ed è anche vero che « Forze Nuove » non -è ancora una corrente omogenea. J · punti opachi che più lasciano perplessi sono questi.; 1) mentre·<<Basé » e «Rinnovamento» hanno presto trovato un accordo . , altre forze collaterali hann,o svolto una pressio11e centrifuga: le pretese settoriali dei giovani e sopratutto dei sindacalisti, socèorsi questi dall'ingerenza indebita delle ACL/, hanno fatto si che dalla lista di « Forze Nuove» veniss_ero esclusi nomi rappresentativi in senso regionale o nel mondo della cultùra; così sono stati eliminati Bodrato, Zurlo e Lidia Menapace, mentre per Paglietti e D'Er1ne non si è ne1nmeno posta la questione ·di un loro inserimento nella lista; 2) la composizione della lista si è rivelata ancor troppo un'operazione di vertice~ mentre la base ha avuto scarsa udienza. Anche la Costituente della sinistra, che dovrebbe rittnirsi entro il 31 dicembre (secondo la proposta di Pastore) per fissare le linee direttrici e programmatiche della corrente, pecca di alchimia al vertice. Perché - me lo consenta Nonno - rifiutare la retorica dell'unità e accettare quest'unità imposta dall'alto appare piuttosto contradditorio. È auspicabile che sia accolto il suggerimento di Gagliardi, che propone un'operazione in tre ten1pi, prima incontri provinciali, poi regionali, e come ultima fase la riunione nazionale - che sarebbe bene fosse allargata al massimo -, la quale così dovrebbe registrare le suggestioni della base e coordinarle, anziché imporre una linea uniforme dettata dall'alto. Ma il problema della sinistra democristiana non si esaurisce qui. Occorrerà rivedere i rapporti con la D.C. e il 1nondo cattolico da una parte, con la sinistra democratica e il P.S.I. dall'altra. Certo, alla radice vi è una difficoltà che potrebbe anche derivare da un equivoco; e cioè, è possibile essere nello stesso tempo democristiani e uomini di sinistra? La questione è grave, e mi ripropongo di trattarla in altra occasio·ne, senza pretendere, natitralmente, -di proporre una soluzione définitiva. ETTORE DE GIORGIS Ringrazio, innanzitutto, il dottor De Giorgis dell'attenzione e dell'interesse rivolti al mio articolo. Mi rendo ben conto che, per chi· dall'interno vive da anni la faticosa milizia di un p~rtito così composito e, in definitiva, sfuggente come la DC, molte cose debban.o apparire in una dimensione e sotto un colore particolari. Diversa è, ovviamente, la posizione di chi a questa· stessa esperienza guardi dall'esterno, sforzandosi. di penetrarne il signifièato nel quadro più generale costituito non solo dalle correnti interne alla DC, ma anche dalle forze concorrenti, con la D·C, a determinare gli aspetti e i momenti della vita politica e sociale del nostro paese~ Da questa seconda posizione, che è quella nella quale io mi trovo, ·potrà anche sfuggire questo o quel 127 Bibliotecaginobianco
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