tributarie, doganali, creditizie, tariffarie, ecc. ecc. - sono rivolte principalmente a creare una convenienza di localizzazione, piuttosto che di iniziativa: si intende cioè dire che questi tipi di incentivi poss.ono essere sufficienti a compensare l'handicap del Mezzogiorno in fatto di attrattive ubicazionali (e magari, per certi tipi di industrie, a compensarlo più che lautamente, per altri tipi a non compensarlo affatto) per la mancanza di quei fattori che sono noti come « fattori agglomerativi » e che, sostanzialmente, consistono nella mancanza di una « tradizione >> e di un <<ambiente » industriale quale può invece trovarsi in altre parti del Paese. E' difficile pensare, per contro, che questi incentivi siano sufficienti a determinare una convenienza di <<iniziativa». È pertanto in base a considerazioni sulle esigenze u'bicazionali delle diverse industrie, che potrebbe forse operarsi una selezione <<settoriale »: ciò che ovviamente richiederebbe un approfondito studio della diversa rilevanza che assume, per diversi tipi di industrie, l'assenza dei suddetti « fattori agglomerativi ». Naturalmente non sembra neanche da prendere in considerazione l'eventualità di una discriminazione tra operatori locali ed operatori provenienti da altre regioni del Paese: sarebbe veramente strano pretendere l'intervento dei capitali del Nord, e non quello - sotto certi aspetti assai più prezios.o ed indispensabile - delle capacità imprenditive settentrionali che certo sono le più qualificate alla trasformazione dell' « ambiente » meridionale. Vi sarebbe da chiedersi, semmai - e da studiare - quali forme di intervento, al di fuori dell'azione tradizionale esplicata dal centro, potrebbero accentuare od accrescere le « attrattive » di carattere sociale e ambientale che il Sud potrebbe presentare nei riguardi di piccoli e medi operatori di altre regioni. Si tratta di un tipo di intervento che meriterebbe an1pia considerazione: inchieste eseguite negli Stati Uniti ed in altri paesi dimostrano ad usura che, proprio nel caso di piccoli e medi imprenditori, il fattore « ambientale » ha spesso un'influenza decisiva sulle decisioni di localizzazione. In senso, per così dire, inverso, sorge la questione un tempo assai dibattuta dei « doppioni » : ossia l'ostentato timore che nel Mezzogior-no potessero sorgere o localizzarsi, in virtù degli incentivi, <<duplicati» di aziende già altrove operanti; si sottoint~ndeva, cioè, l'idea di una possibile, illecita concorrenza, che avrebbe quindi nuociuto ad altre regioni (e, più specificamente, ad altri' operatori economici). Dopo quanto si è dianzi osser- [83] Bibliotec~ginobianco
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