naca economica e sociale siciliana di questi ultimi sette o otto mesi. Su questo piano, appena un punto merita forse di essere toccato, ed è la mancata azione del governo « sociale » e « realizzatore » di Milazzo per combattere la disoccupazione e la miseria stagionale che, probabilmente, nell'appena trascorso inverno, sono state in Sicilia più gravi che nel passato. -Il problema è un altro. È di esaminare che cosa la maggioranza « destra-sinistra>>, dichiaratamente sorta per combattere l'immobilismo antisociale delle precedenti formazioni governative, è riuscita a fare in ordi11e alla soluzione dei grandi problemi di fondo della vita siciliana. Solo su questa prospettiva può fon darsi un serio elemento di giudizio: problemi di sviluppo, di riforma agraria e di industrializzazione. (Forse la sorte toccata alla discussione sulle competenze della Corte Costituzionale in materia di legislazione siciliana ,può essere indicativ:i della fondamentale incapacità d'una maggioranza spuria come quella che sostiene l'esperimento Milazzo a risolvere problemi d'ordine politico generale. In sostanza la rivendicazione relativa ai poteri dell'Alta Corte Siciliana è stata tranquillamente e unanimamente accantonata dalla maggioranza quando si è visto che una discussione sull'argomento avrebbe messo in imbarazzo uno dei membri della coalizione stessa, i neo-fascisti, ancora fermi nella loro ottusità centralistica e statolatrica. I comunisti hanno immediatamente ripiegato la bandiera della difesa autonomistica non appena si sono accorti che, sventolandola, rischiavano di recar fastidio agli alleati fascisti e di mettere addirittura in crisi la permanenza della maggioranza stessa. Più importante restare ancora qualche mese al governo, con tutti i connessi benefici d'ordine generale e particolare, che insistere per quei temi sui quali il PC si era spinto fino alle estreme rivendicazioni e -che sono diventati scabrosi.) I punti di fondo sui quali l'esperimento Milazzo può dirsi fallito • • sono 1 seguenti: A) Mancata smobilizzazione delle giacenze regionali. Si tratta d'una somma vicina ai 125 miliardi che, se potessero esser messi in circolazione mediante l'attuazione d'una norma finanziaria più moderna e democratica di quella che regola la contabilità regionale, fornirebbero un notevole apporto alla soluzione di molti problemi. La maggioranza «destra-sinistra» ilon è stata in grado neppure di affrontare u11aseria discussione in propo- [29] Bibliotecaginobianqo
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