come dice giustamente Chiaromonte, non si tratta di un concetto puro, ma di un concetto «operativo», cioè di una formula ideologièa, si deve non già stabilirne la verità, ma valutarne l'utilità, la legittimità, l'efficacia in termini di promozione della libertà. Proprio da questo punto di vista ci sembra un pericoloso concetto, e un pericoloso termine: un termine che nulla vieta di usare metaforicamente, applicato a determinate e circoscritte situazioni, ma che quando viene adoperato per tutte le manifestazioni de.Ila società e della vita contemporanea, e considerato addirittura la sua chiave interpretativa, può giocare brutti scherzi. In verità, quando qualificati ambienti culturali e acuti critici politici accreditano questo concetto senza avanzare alcuna riserva, forniscono le migliori armi proprio a quei manipolatori della opinione pubblica dei quali ,constatano con sgomento le gesta: e, per quel che riguarda i moderni strumenti di comunicazione, in certo senso finiscono per autorizzare il peggior uso. I « persuasori » occulti e palesi non chiedono di meglio che questo gratuito lasciapassare. Carlo Antoni, nella discussione su «Tempo presente», ricorda opportunamente che il termine « massa» è stato per la prima volta applicato agli uomini da S. Agostino, nella sua superba coscienza di eletto della Grazia, e che quindi la parola esprime un determinato atteggiamento di chi si sente partecipe di una superiore umanità di fronte ad una materia inerte e opaca, priva di luce spirituale. La massa è sempre massa damnata (7). L'impulso alla manipolazione della massa si fonda su questa gratuita convinzione di appartenete ad un'élite. Se accettiamo come un dato di fatto che la civiltà moderna vada fatalmente ·creando l'uomo-massa, ogni speranza liberale è perduta, e diamo partita vinta a dittature e totalitarismi. Giacchè il concetto di massa è il miglior ausiliario delle dittature, le richiede e le giustifica, chè l'uomo-massa, · privo di iniziativa, non può essere governato altrimenti. Quanto all'affermazione di Chiaromonte, che l'uomo-massa sia una struttura di comportamenti stereotipi, Antoni osserva con ragione che questo non è un prodotto della società moderna, che atteggiamenti stereotipi o conformisti ve ne sono ( 7 ) Sono d'altronde ben note le relazioni tra il puritanesimo, che ha influenzato largamente la cultura americana, e il pensiero di S. Agostino. Il che_può parzialmente spiegare gli atteggiamenti di certi studiosi di quel Paese ai· quali sopra si accennava. [14] BibliotecaGino Bianco
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