Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

Nni nella maggioranza governatù1a, non sia mancata quella del solito sen. Sturzo. Il vecchio uomo politico d1:Caltag1:rone,si sa, si è assunta la funzione di Mentore e,•a un tempo, di Catone della Repubblica. Inasc(!)ltato finchè fu vivo ·De Gasperi",non è detto che non abbia mi"glior sorte ogg1:che i vz'ncùori·della guerra intestz"nademocri'stiana hanno bùogno di costruz'rsi·i'n fretta e furi·a, incalzando glz' eventi, una dottri'na ed una formula politica. « La nuova maggz'oranza, che è formata da cz'nquegruppi, ha bùogno di una coscz'enza comune, di una coscienza unitaria», ha scritto Il Tempo. Lo stesso quoti'diano romano, che, logicamente e coerentemente reazionari·o:sa dire senza mezzi· termini· cz'òche voglz'onodalla DC i· suoi improvvùati· e numerosi esaltatori odierni, ha· anche pronta una formula, ben più suggesti"va dell'altra, fumogena ed opportunistica, dei, nuovi· « notabi'li » democrùtz'anz·, i quali' parlano di' « neocentrismo ». Secondo Il Tempo, z'l paese, finalmente ri'nsavito, si è messo sulla vi·a del « bipartitùmo »: se verrà rapidamente f armandosi· una coscz'enza dì maggioranza, avremo da un lato lo schieramento marxùta, dall'altro il raggruppamento cattolico-liberal-nazionale. E poichè a formare le còscienze non ·possono bastare glz' articoli di' giornale, per autorevoli . che si·ano, e c'è sempre il pericolo che si· <<ritorni,·nell'ambito della nuova maggioranza, a ri·parlare in termim: di fànfanismo · e di gronchismo e dt scelbìsmo, e di molte gradazioni di sinistra, di ·centro e di destra», ecco, quindi, farsi· avanti il senatore Sturzo a suggeri're~con ben altra autori"tà, r antidoto, la ri·cetta efficace per tener lontano· questo peri·colo di un ritorno, nell'interno della Democrazia Cri'stiana, <<a polemiche e posizioni che sono di ieri·, d'un ieri· che appartiene ormai ad un'altra allucz'nànte epoca »: tale ri"cettaconsisterebbe nell'abolizione della proporzionale pura e nell'adozione di un sistema elettorale maggi'ori'tario. · V'è dunque in corso, e e' era da aspettarselo, una manovra che mira ad z·nchiodare la DC su posizioni conservatri'ci e a consolidare la situazione che si è formata col governo Segni. Non sappiamo fino a che punto, di ciò, e del rischio che comporterebbe la stabilizzazione dell' « apertura a destra», si rendono conto i Guì, i Colombo, i Tavz'ani; il loro atteggiamento all'ultimo ·consz"glio n'azionale democristiano ha confermato l'ambiguità della loro posizione. La ·« ·ragion di partito», l'asseri'to « stato di_necessità», la solidarietà con Segni imbarcatosi in una pericolosa av11entura(o dobbiamo ·proprio ai Taviani e ai Colombo ·ricordare · il si': [5] Bibljotecaginobianco

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