Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

Pure non va trascurato che vi sono alcuni dati che paiono smentire queste generalizzazioni che si sono fatte intorno .all'influen za del fattore storico sulle tendenze politiche contemporanee. Se è vero infatti che la componente radical-repubblicana ci si è rivelata importante nell'Emilia, già territorio pontificio, è vero altresì che la Sinistra non ha mai fatto progressi paragona·bili a quelli emiliani in altre regioni ch e pure furono sotto il dominio papale, come le Marche o il Lazio. Un rapido confronto delle percentuali socialiste è più eloquente di molte parole: Marche Emilia 1900 20,4% 37% 1919 33,8% 62,1% 1953 39,6% 51,1% , Eccezioni se si vuole: ad ogni modo fatti che ammoniscono a considerare con la massima cautela ogni generalizzazione. · La tradizione è dunque una forza viv~ nella politica italiana contem .. poranea, ma è ben lungi dall'essere la sola forza. Fermandoci ancora sull'esempio della Lombardia, ma spostando il fuoco della n ostra analisi e paragonando i risultati elettorali alla grandezza delle provin cie e se possibile dei villaggi, vediamo che le forme della proprietà terri era e i tipi di lavoro sono di enorme importanz.a. La provincia di Milano presenta delle zone che votano per la Sinistra e altre che votano per il Cen tro: lasciando da parte i sobborghi operai di Milano e di altre città, è facile accorgersi che nella parte settentrionale della provit~.cia,dove le fattorie piccole e condotte direttamente dalle famiglie di proprietà sono la nor ma, il Centro domina politicamente; in quella meridionale, in cui vi son o invece fattorie di almeno 50-100 ettari, se non ancora più grandi, ed in cui quindi il bracciantato agricolo soverchia di gran lunga il numero d ei proprietari - contadini, la sinistra ha una chiara maggioranza. Nella provincia di Cremona, nella quale l'industria ha un ruolo assai ridotto, i risultati elettorali mostrano un evidente contras to tra la parte orientale, il <<Cremonese>>,e quella occidentale, il «Cremasc o». Nel Cremonese prevalgono le grandi fattorie di circa 200 ettari, c he impiegano un gran numero di braccianti giornalieri e stagionali: e qu i è ancora la Sinistra che domina (con la sola eccezione della città di Cremona). Il [82] Bibloteca Gino Bianco

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