Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

La solidità della struttura della organizzazione « la unicità della sua azione » diventano perciò, nel linguaggio simbolico del presidente della Confederazione, il muro insormontabile contro cui « si sono infranti gli sforzi dei suoi nemici più implacabili » : niente ha potuto « scalfire la compattezza della compagine. La Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti - egli constatà - è infatti la sola organizzazione italiana la cui vita non sia sta~ minata dal sorgere di correnti, di fazioni, di contrasti ideologici o personali»; il suo titolo maggiore è di aver dato bat• taglia, nelle campagne, al comunismo, opponendo alle dottrine di quest'ultimo, sovvertitrici di ogni ordine civile e morale, la sanità delle concezioni cristiane tra•dizionalmente radicate nelle famiglie diretto-coltivatrici ». Questo muro, questa trincea, vanno tutelati per le migliori fortune della Nazione e del Cattolicesimo: in questa esigenza di conservazione è anche il movente di tutta l'attività sindacale, ,economica, sociale, assistenziale dell'organizzazione, la quale considera << l'educazione delle nuove generazioni ai valori della ruralità modernamente intesa » come lo stru-- mento più efficace per salvaguardare « la coesione, l'unità, la solidità della famiglia coltivatrice», che sta a 'base di tutta la nostra civiltà. « Perché ·-- scrive ancora l'on. Bonomi - la famiglia rurale, come più volte ha insegnato il regnante pontefice, è la cellula di una società capace di alimentare un.a civiltà che riconosca la premine11za dei valori spirituali. Nella famiglia rurale esiste il fondamento di un sano ed equilibrato ordinamento sociale, su cui possa costruirsi un ordinamento politico di sicura solidità e di persistente equilibrio ». Per questo fine il Presidente d,ella Coltivatori diretti si gloria di aver combattuto tutte le « battaglie, da quelle per la democr.atizzazione cooperativa dei consorzi agrari, a quella per l'equo canone nell'affitto, a quella per l'assistenza malattia e per la pensione invalidità vecchiaia, a quella per le riforme agrarie e, prossimamente, per la programmazione delle produzioni agricole». Come si può vedere da questi spunti che costituiscono tutto il patrimonio ideologico della Confederazione, il pensiero religioso, politico e sindacale della « bonomiana >> non si raccomanda per particolare pers-picuità; quel che ha di inconfondibilmente proprio è il tono, quella sicurezza trionfante che vi,ene ostentatia in ,ogni manif estazion~, sia politica che sindacale. L'irrobustirsi delle strutture e l'espandersi, il dilagare quasi delle attività dell'Organizzazione ha reso i suoi capi baldanzosi, invadenti, [35] Bibloteca Gino Bianco

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