dustriali, riesce, per la sua stessa autorevolezza, a dissimulare con maggior cura le « 'ispirazioni » che ne condizionano, o almeno in vari gradi ne influenzano, gli atteggiamenti. * * * Sotto il rispetto della libertà politica, le condizioni della nostra stampa quotidiana sono dunque in fase di progressivo deterio(amento. Le indagini che sono state dedicate, in epoca recente, al nostro argomento, in prevalenza da settimanali e riviste orientati a sinistra, hanno colto puntualmente (e spesso non senza una color.azione tendenziosa, in cui l'intento della << denuncia» veniva a sopravanzare di gran lunga quello di un'obiettiva e documentata esposizione di fatti) l'immagine di un settore chiuso e sordo alle soluzioni più moderne e progressive dei problemi italiani, un mondo senza sbocco, che è delegato .a riflettere esclusivamente << l'interesse dei gruppi dominanti e politico-finanziari, e non ha niente affatto carattere popolare e genuinamente democratico » (14 ). E d'altronde, l'interesse demagogico che suscita la situazione della nostra stampa quotidiana ci appare - alla luce delle considerazioni che abbiamo fatto finora - abbastanza comprensibile, e, diremmo, fatale. Forse nessun settore della vita economiCiae politica del nostro paese si presta, con maggiore docilità di questo, ad essere interpretato con le formule schematiche proprie alla dottrina marxistiCia, ed a fornire ad esse una più facile esca. Ma vale la pena di aggiungere, a questo punto, che la rete di quotidiani comunisti e fiancheggiatori - la quale, insieme alle varie catene di giornali della D.C. e dell'Azione Cattolica, copre la quasi totalità di quotidiani di p,artito o « affiliati >> - non presenta caratteristicl1e molto diverse da quelle cl1e abbiamo notate fin qui; è ben lungi, cioè, dal farsi notare per una maggiore lealtà d'informazione, per una interpretazione meno brutalmente strumentale della stampa, o per una diversa e più illuminata soluzione dei rapporti politico-finanziari esistenti all'interno di ciascuna azienda o tra le varie { 14 ) Inchiesta su << La stampa siciliana e sarda » in Belf agor, a. VI, n. 4, luglio 1951. In quell'anno e nel successivo, Belfagor dedicò una organica serie di inchieste redazionali a tutta la nostra stampa quotidiana, divisa per regioni. Generalmente ricche di notizie, tali inchieste erano però viziate da un preconcetto polemico e da un acrore moralistico spesso fuorvianti. [23] Bibloteca Gino Bianco
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