Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

ricorrere, almeno in un primo tempo, alla ripartizione del danno a sinistro avvenuto, evitando ai soci il versamento di un premio anticipato e impegnandoli altresì ad alimentare ed a trattare bene il bestiame. Che sia, quello suggerito, un sistema empirico, è indubbio; ma, tra i due mali, cioè tra mutue bestiame assolutamente inefficienti e mutue bestiame non ortodosse, preferiamo il secondo. Al 30-4-1956 le mutue di assicurazione bestiame erano, nel Comprensorio di Riforma considerato, trentadue, con i 1.253 soci aderenti. Al 31-12-1955 le mutue erano soltanto nove. Ritenia1no che la differenza di ventitre mutue in più sia dovuta unicamente all'avvicinarsi delle elezioni amministrative. Le prime nove infatti, le uniche funzionanti, assicuravano, alla stessa data, 647 capi bovini per complessive Lire 135.530.000. Per le altre ventitre sarebbe molto interessante riuscire a vedere, pubblicati alla fine di questo anno, i bilanci annuali, come richiesto dalla Legge, sul Foglio degli Annunzi Legali della Provi11cia. Temiamo che la nostra curiosità non verrà soddisfatta. Altro importante problema, sempre in campo zootecnico, è quello del collocamento del latte prodotto, specie nelle zone di nuovo insediamento. Alcune cooperative ha11no organizzato la raccolta e la vendita del - - -- - .. .. - -~ prodotto fruendo, in molti casi, della organizzazione delle locali centrali del latte. In q11estocampo però ' fortissima la concorrenza delle organizzazioni private che, pur di indebolire la organizzazione cooperativa ed avere così in mano questo delicatissimo settore della produzione zootecnica, si sottopongono a gestioni in perdita, offrendo un prezzo per litro superiore a, quello pagato dalle cooperative, senza per altro sottoporre il latte consegnato dagli assegnatarii ai severissimi controlli operati dagli acquirenti convenzionati dalle cooperative. La reazione degli assegnatarii a queste manovre <limostr.a quanto de- -·- bole sia in essi la << coscienza >> cooperativa e quante siano le difficoltà da superare per arrivare a dei risultati positivi. Il più delle volte infatti gli assegnatarii si prestano al gioco di questi speculatori interrompendo la consegna del prodotto alle cooperative e costringendo l'Ente Riforma ad ir~.tervenire finanziariamente nella gestione, per impedire la perdita dei [99] Bibloteca Gino Bianco • ,

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