. amministrazioni locali o iniziativa privata - sono al tempo stesso collauda.- tori e garanti, conserv~tori ed estensori dell'opera di risollevamento. Si tratta quindi di entrare nella seconda fase: quella dal cui risultato dovrà essere chiarito per sempre che il Mezzogiorno appartiene e si integra all'Europa Occidentale. ToM CARINI Notizie sulle condizioni sanitarie della Basilicata 1. MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE E CAUSE DI MORTE Alla diminuzione della popolazione lucana iniziatasi nei primi anni del secolo ha fatto sèguito, come è noto, dopo il 1921, un graduale aumento, dovuto alla diminuzione prima e poi all'arresto dell'e1nigrazione. Al 31 dicembre 1954 la popolazione residente ammonta in Lucania a 646.795 abitanti, con una densità territoriale di 65 abitanti per km2 • La nunzialità è venuta diminuendo, fino a non discostarsi più di molto, nel 1954, da quella dell'Italia (rispettivamente 8,2 e 7,4 per 1.000 a·bitanti). La natalità ha seguito le vicende della natalità in Italia, in lento ma continuo declino. La Lucania, comunque, conserva il primato della natalità (nel 1954: 25,5, rispetto a 18 nati vivi per 1.000 abitanti nell'intero paese) con la Calabria, che, negli ultimi anhi, però, la supera. La mortalità si è abbassata, fino a non discostarsi nel 1954 dalla media nazio11ale (rispettivamente 9 e 9,1 per 1.000 abitanti): in parte, tale diminuzione è determinata dalla contrazione della mortalità infantile dal secondo anno in poi. Rimane, tuttavia, assai elevata la mortalita del primo anno di vita, la più alta d'Italia, circa il doppio di quella dell'intero paese (88,2, rispetto a 52,8 per 1.000 nati vivi). Anche la natimortalità permane la più elevata d'Italia con 49,1 rispetto a 29,3 per 1.000 nati. Si aggiunga che la mortalità infantile, pur essendo diminuita nell'ultimo decennio anche in Lucania (nel triennio 1935-'37 era di 145,7 per 1.000 nati vivi), non è diminuita con la stessa intensità di altre regioni pur esse depresse. La mortalità ih relazione alle sue cause non presenta caratteri particolari. Nel 1953, la mortalità per tubercolosi dell'apparato respiratorio (9,2 per 100.000 abitanti) è al disotto della media nazionale (19,2), mentre, per le altre forme di tubercolosi (5,5), supera quella nazio-- [83] Bibloteca Gino Bianco
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