Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

Assai più approssimative sono le valutazioni degli effetti,~economici - sempre in termini di reddito ~ nei settori viabilità e acquedotti. Gli effetti del programma di interventi nel settore della viabilità ordinaria (115 miliardi, di cui 60 per costruzioni di nuove strade e 55 per la ,sistemazione della rete p·rovinciale già esistent·e), si riassumono in una diminuzione dei costi unitari dei trasporti. Sulla 'base di analisi eseguite dal Minister,o dei Trasporti, la riduzione degli attuali costi di trasporto risulterebbe dell'ordine di 28-30 miliardi di lire. In 4,8 miliardi viene invece valutato l'incremento del prodotto netto derivante dal programma di opere ferroviarie della Cassa (75 miliardi), nell'ipotesi che nel 1962 l'attuale traffico unitario sulla rete del Mezzogiorno possa raggiungere la media nazionale, di cui oggi esso rappresenta solo il 50%. Gli incrementi del prodotto netto derivanti dagli acquedotti e fognature e d,alle opere turistiche sono stati calcolati rispettivamente in 11,5 e 3,8 miliardi. Circa infine la valutazione della prod.uttività degli investimenti industriali nel Mezzogiorno, in base ai finanziamenti eseguiti fino al 31-12-1954, si è potuto stabilire quanto segue: 1) mantenendo l'attuale ritmo di investimenti, gli investimenti industriali privati, al 1962, ~mmonterebbero a 500 miliardi di lire (350 miliardi per impianti fissi e 150 per capitale di esercizio); 2) il capitale investito per addetto risulta di 2,3 milioni di lire (1 ) (3,6 milioni per i nuovi impianti e 1,7 per i potenziamenti); 3) il valore della produzione per addetto risulta di 4,3 milioni di lire (4 milioni per i nuovi impianti e 5 milioni per i potenziamenti: mentre il 'Capitale per addetto, nei potenziamenti, è circa la metà di quello dei nuovi impianti, il valore della p·roduzione, sempre riferito per addetto, è del 25% più alto); 4) il rapporto investimenti-reddito, escluso il fabbisogno di capitale d'esercizio, si aggira intorno a 1,9-2 (3,1 per i nuovi impianti e 1,0 per i potenziamenti). ( 1 ) È da rilevare il forte divario tra il capitale necessario per ogni nuova unità lavorativa in agricoltura (4,5 n1ilioni in media - come si è visto -) e quello necessario 11elli'ndustrializzazione). [74] Bibloteca Gino Bianco

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