g·uerra, un Chiaromonte dispongo:no di tutti i titoli civili e morqli ,per d·iscutere le dichiarazioni di voto dei Flora e le irnpress-ioni ·cinesi dei Calama11drei. Sem!bra quindi che una discus,sione seria finalmente si sia a'perta intorno alla trop1po indulgenza che ispira i giudizi di molti intellettuali sul comunismo, sui comunisti, sui regimi comunisti. E il testo più significativo di questa discussio·ne è senza dub,b·io il lucido, articolo che Aldo, Garosci ha pl1bblicato su Tempo Presen.te: cc Krus 1cev e il silenzio' degli intellettuali )>. Dopo aver dimostrato « l'essenziale corris1pondenza del tapp·orto Kruscev con. il contenuto, della letteratura p1 01 lemica -degli eretici del comun~smo•, accusati di mentire in ·servizio del capitale ,americano o di a1tre potenze straniere )), Garosci ha giusta111ente la1nentato che « molti liberali n che si sono occu1pati del rap1porto Kruscev lo .hanno ·preso p-er << oro colato )> e si sono affrettati a proclamare prosp,ettive rosee, salvo a mostrarsi poi preocc11pati di un eventuale eccessivo indebolimento ,del P.C.I.; e si sono sforzati , quindi di « addolcire ai comunisti i crucci ». Esempi? Li possiamo trarre dalla stessa polemica di Garosici; e .ne traian10 anche la condlusione di questa nostra nota sugli « intellettuali trem·o•lanti >>. « Non è vero, co1ne è stato scritto ,da un amico, s,ul Jvl ondo., che è venuto il momento di fare l'esame di coscienza p,er tutti, per i comunisti come per ,i non comunisti. Il momento di fare l'esame di cosicienza per noi potrà essere venuto anche da un pezzo, ma non per i 1notivi forniti dal rapporto Kruscey. Questo fornisce eleme11ti di ,crisi non a no1 i, ma soltanto a .coloro che credevano, nel mito di Sta'lin. Non è vero, 11epp1 ure, come scrive con santa ingenuità Arturo .Carlo ]emolo, che 'non sareb,be 01ggi desiderabile un attenuars,i, fino quasi a scomparire, del partito coa.nunist.a '. Io •penso jnvece ·che sia desiderabile che una particolare .forma di immo,bilis.mo e di ipocrisia scompaia, anche se sono persuaso 1 che, sp•eciaìmente in paesi di tradizione cattolica come il nostro, .possa durare magari nei seco,li. lvia il nostro compito 1non è di desiderare o non desiderare. Il nostro co1npito è di porre le coscienze di .fro,nte ai problemi, di ragionare con convinzione di verità. Le conseguenze p·oi se le trarranno i due o duecento o gli zero co1nunisti che vorranno ragionare >>. n. d. 1·. Il Sud e gli investimenti tedeschi La visita a Roma, con cui il Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca ha ricambiato ai primi di luglio il viaggio degli Onn. Segni e lviartino alla piccola capitale sul Reno nel febbraio scorso, ha riacceso in Italia le [50] BiblotecaGi'noBianco
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