Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

LEoN BuQUET: L'optimum de population, Parigi, Presses Universitaires de France, . 1956. Le ricerche sulla teoria della popolazio-- ne hanno una tradizione ormai secolare, che discende dalla classica opera del Mal-- thus e giunge fino ai giorni nostri. Il fe.. nomeno del continuo aumento numerico dell'umanità è quello che più ha colpito l'attenzione degli studiosi, dando origine alle innumerevoli indagini sui vantaggi e gli svantaggi di una popolazione più o meno densa. Data la natura dell' argomento era inevitabile che gli scrittori si lasciassero influenzare da considerazioni politiche oltre che economiche, il che doveva inevitabilmente condurre ad una di-- vergenza di risultati che a nulla era dovuta se non alla divergenza delle premesse. È doveroso dire fin da ora che l'autore di questo nuovo saggio sull'optimum di popolazione va esente da tal genere di colpe. Il problema è impostàto correttamente e con chiarezza: la determinazione del livello optimum di popolazione richiede anzitutto che sia stabilito il punto di vista da cui si pone l'osservatore. Infatti, il concetto di popolazione ottima varia a seconda che si parta da considerazioni r RECENSIONI morali, religiose, militari, sanitarie, ecc.. Per l'economista, che necessariamente tiene conto solo del benessere economico degli individui, popolazione ottima è quella che consente la produzione più elevata, il più alto tenore di vita, o (da un punto di vista generalissimo) la n1igliore realizzazione dei fini degli individui. Si tratta quindi di indagare quale sia l'influenza del livello della popolazione sul livello del reddito reale, e a quale densità della popolazione il reddito pro capi.te tocchi un valore massimo. Questo problema ha interessato la scienza economica fin dall'inizio. I noti inconvenienti di una popolazione scarsa o eccessiva sono stati illustrati da innumerevoli economisti. Il fatto stesso che si potesse dare il caso di un eccesso o di una deficienza di popolazione doveva far sorgere l'idea di una densità ottima, che fosse cioè proprio quella adatta a consentire la produzione più efficiente. Il primo orientamento della teoria è quello del Malthus, che, come è noto, ritenendo il ritmo di sviluppo, della popolazione assai superiore a quello della produzione, ne traeva la conclusione di un inesorabile declino del reddito pro capi.te, a meno di non fare intervenire adatti rimedi alla espansione della specie umana. Ma una [120] Bibloteca Gino Bianco

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