Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

, Il P.S.I. e il Movimento di Rinascita di Giovanni Cervigni e Giuseppe Galasso Ci scusiamo coi nostri lettori se riprendiamo ancora una volta, a distanza di alcuni mesi dalla pu·bblicazione, la discussione intorno alla nostra inchiesta sul P.S.I. nel Mezzogiorno; ma non ci potevamo esimere dal rispondere nè ai nostri abituali interlocutori di C,ronacheMeridionali1 nè ad uno fra i più vivaci intellettuali socialisti del Mezzogiorno (G. Arfè sul ]>onte del maggio scorso), intervenuti nella discussione quando la nostra << Appendice all'inchiesta sul socialismo» (cfr. Nord e Sud n. 20) era già in corso di stampa. Non è il caso, dopo quanto abbiamo detto nel precedente articolo, di tornare ancora sulla figura e l'opera di Rodolfo Morandi, del cui misconoscimento ci accusano concordemente Luigi Locoratolo su Cronache meridionali ed il recensore del Ponte. Argomento nuovo e comune all'uno e all'altro è invece la valutazione del ruolo avuto nel passato e delle prospettive attuali del << Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno». I nostri recensori inclinano evidentemente a ritenere che certi aspetti peculiari della lotta politica meridionale rechino in sè una implicita e completa giustificazione dello schema frontista, che nel Mezzogiorno si è concretato nel « Movimento per la Rinascita >>, e che avrebbe perciò nelle nostre regioni una validità tutta propria e particolare. Per cui vien fatto di pensare che, anche laddove si convenisse, per una diabolica ipotesi, sulla discutibilità di alcuni atteggiamenti del P.S.I. nella impostazione della sua politica nazionale negli anni decorsi, nulla invece sarebbe mai da obiettare all'indirizzo seguito nel Mezzogiorno, dove il frontismo, o unitarismo che dir si voglia, ideologicamente e politicamente si troverebbe nella metaforica botte di ferro. [9] BiblotecaGino Bianco I

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