contro il sottogoverno locale, per l'applicazione della Costituzione o per la causa dei prof essori in quanto causa della scuola. In presenza di tutto ciò, l'on. Malagodi aveva inàsprito le posi.zioni e le differenziazioni economistzche, con la inopportuna invenzione di una democrazia liberale da contrapporsi a una democrazia sociale, a danno dell'esigenza di fondare l'efficienza della coalizione democratica su un rinnovato equilibrio fra democrazia laica e democrazia cattolica. Si vuol dire cioè che sarebbe stato possibile, forse, un governo di coalizione; ma non tanto un quadripartito, dai liberali ai socialdemocratici, rquanto un bipartito fra democrazia laica e democrazia cattolica. E ta/,e Jembrava dovesse essere agli inizi il Gabinetto Scelba: ma avrebbe dovuto almeno conservare l'on. Martino alla Pubblica Istruzione e non avrebbe dovuto dar via libera agli Scalf aro. Senonchè l'abbandono della Pubblica Istruzione, come il lassismo di liberali e socialdemocratici di fronte ai ,problemi di destra e sinistra etico-politica, diventavano la conseguenza della tensione creata dall'on. Malagodi su altri problemi, per porre, a nome del _padronato italiano, un rigido freno a tutte le giuste cause, dai patti agrari a/,le leggi fiscali, dall'l.R.l. agli idrocarburi. Malagodi, insomma, ha messo zn crisi il Gabinetto Scelba, provocando il clima che ha disperso la maggioranza del febbraio '54, dai repubblicani 1 a/,la sinistra socialdemocratica, alla sinistra liberale, che ha potenziato le ambizioni delle correnti democristiane riunite sotto la formula di « concentrazione». Poi è andato a raccogliere in Sicilia i cospicui frutti della sua inettitudine politica; e, dopo aver messo in crisi il governo, la maggioranza del governo, il suo partito, la gioventù del suo partito, non ha nemmeno guadagnato quei voti che riteneva potessero affiuire numerosi a/, grido di « viva il latifondo ». Si può obiettare che nelle vicende ultime della << chiarificazione » l'on. Mcdagodi, da spavaldo che era nel marzo, si era fatto assai docile; che aveva subìto tutto il « minimo non rinunciabile>> di Fanfani, riforma ·agraria, I.R.l., idrocarburi compresi; e che perciò, una volta ristabiliti i termini formtdi della coalizione, il governo avrebbe potuto rimettersi al, lavoro. Il tempo si sarebbe incaricato di dimostrare se l'antica spavalderia era solo inconsistente megal.omania; oppure se la nuova arrendevolezza celava l'effettivo proposito di boicottare dall'1:nterno i «programmi» concordati. Ma i termini della coalizione non erano stati affatto ristalnliti, so,prattutto nel senso che dicevamo, di coalizione fra democrazia laica e demoBibloteca Gino Bianco
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