realizzato in questo campo nei paesi d'oltre cortina, perchè non siamo mai 1-iusciti a vedere alcun documento che offra la minima garanzia di serietà e che non sia del tutto deformato dalle più basse ragioni di propaganda (com'è il caso delle pubblicazioni lussuose ed assurde che giungono dalla Germania Orientale). Infine non si può tacere del tono a dir poco da orecchiante con cui il 1Contemporaneo parla delle tesi di Rossi-Doria sulle campagne meridionali. Tali tesi Possono benissimo non essere condivise; ma non possono essere ·ignorate da chi voglia ·occuparsi seriamente dei problemi del Mezzogiorno. ·Così è molto facile muovere polemich~ contro l'emigrazione, come fanno i comunisti, tacciando quasi di crudeltà coloro che, preso atto della realtà demografica, si preoccupano di promuovere correnti emigratorie, di assisterle, di qualificarle; il che è certo assai più difficile e meno comodo della facile polemica contro <e la patria che costringe i suoi figli a emigrare lontano ». E quando, con un'intenzione di ironia, si scrive che « il problema delle campagne meridionali si risolve, per Rossi-Doria, educando il contadino all'emigrazione », si dimostra soltanto ignoranza, o volontà d'ignoranza, malafede. Un difetto, questo, tutt'altro che casuale: come può vedersi dall'accenno gratuito e fuori posto alle human relations) che non si vede cosa abbiano a ·che fare con la cultura popolare. È passato ormai troppo tempo perchè ci si possa dilungare in una minuta cronaca del Congresso. Ma, lasciando da parte le citate critiche, frettolose e settarie, converrà, malgrado il tempo trascorso, fermarsi a fissare alcuni punti che sono risultati particolarmente chiari al Congresso di Bari. Comune alle due relazioni che ci sono sembrate più, importanti per la impostazione del problema della cultura popolare è l' « esigenza di diffondere una c11ltura identica e non scadente, di ·offrire delle prestazioni di alta qualità ». Cacérès ha illustrato come in Francia questa esigenza sia realizzata dal Movimento di Peuple et Culture (di cui egli è segretario generale), con i più moderni sistemi didattici, e in particolare con il « montaggio »; mentre Harry Nutt, segretario della International Federation of Workers' Educational Association ha assai bene chiarito i fondamenti su cui poggia l'organizzazione dell'educazione degli adulti in Inghilterra: il livello altissimo (da m·olti, anzi, anche in Inghilterra considerato troppo accademico) dei corsi per adulti, tutti tenuti da docenti universitari con metodo universitario (senza quindi l'ausilio di materiale speciale o di tecniche didattiche particolari), e l'indipendenza assoluta di tale organizzazione dai sindacati, dai partiti e anche dallo Stato; dal quale essi accettano finanziamenti per il pagamento dei docenti, ma non mai per le spese di organizzazione. « L'esperienza compiuta in 50 anni ci ha insegnato », ha detto Nutt, <e che mai avremmo po- ~uto esercitare sui cittadini del nostro paese l'influenza che indubbiamente Bibloteca Gino Bianco . .
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