Nord e Sud - anno II - n. 8 - luglio 1955

GIORNALE A PIÙ VOCI Sardegna troppo lontana . Corre l'obbligo di rilevare che la D.C., emersa con un successo· elettorale dalla pur complicata vicenda siciliana, ha dato prova, nella triste vicenda della Sardegna, di una ragguardevole inettitudine politica: ci si riferisce> 11ell'esprimere questo giudizio, ad esponenti nazionali e ad esponenti isolani del partito di maggioranza relativa. Quali responsabilità sono affiorate a carico dei primi, degli esponenti 11azionali, dei ministri democristiani in particolare? La Regione aveva presentato un piano d'intervento sulle arretratissime condizioni dell'Isola, aggravate dalla siccità della decorsa stagione, cui hanno fatto seguito la brinata e la gelata. Tale piano prevedeva un contributo statale di otto miliardi. Nel febbraio si riunivano a Roma alcuni rappresentanti della Regione con i ministri Campilli, Vanoni, Medici, Mattarella, presente l'on. Fanfani come segretario della D.C. (questa segreteria, osserva con giustificata preoccupazione Filippo Sacchi su La Stampa ·det 14 giugno, si avvia evidentemente ad assumere sempre più la figura di organo costituzionale): le proposte della Regione vennero approvate. Se dunque, dopo qualche mese, il Ministro- del Tesoro ha più 'O meno dichiarato di non aver mai sentito parlare degli otto· miliardi per la Sardegna, non potendosi mettere in dubbio la buona fede del sen. Gava, e facendo astrazione dalle considerazioni di bilancio (si trattava dopo tutto soltanto di otto miliardi; quanti miliardi sono costati la Mostra d'Oltremare, l'E.U.R., la metropolitana a Roma, il ,, settebello», ecc., ecc.?), come non rilevare la colpa degli ·on.li Campilli, Vanoni, l\fattarella, Medici, oltre quella dell'on. Fanfani? La colpa cioè di tutti gli espo-- nenti nazionali della D.C. che hanno partecipato alla riunione romana con i rappresentanti della regione nel febbraio scorso? Delle due, l'una, infatti: o essi non approvavano le proposte del piano presentato dalla Regione o, le approvava.no; 1nel primo caso avrebbero dovuto darsi da fare per rivederle, nel secondo caso avrebbero dovuto consultare il Ministro del Tesoro. È eviBibloteca Gino Bianco

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