cavano, appena se ne apriva la possibilità, di subordinare l'iniziativa studentesca a un discorso politico generale, che finiva col trascurare i fini propri della rappresentanza, in vista di una lotta contro 1 monopoli o contro l'analfabetismo. Si poteva perciò anche riscontrare in loro una certa freddezza per i punti fondamentali del programma dell'U.G.I., che vera1nente lo caratterizzavano, primo fra tutti la richiesta della partecipazione <iegli studenti al governo dell'Università. Infine, riprendendo i termini del dialogo politico in corso nel paese, giungevano a raccomandare ai goliardi di frenare lél loro polemica nei confronti dell'Intesa, preoccupandosi piuttosto di favorire gli atteggiamenti più progressisti nell'ambito delle forze cattoliche organizzate. In questo soprattutto si rivelava un'incomprensione . aperta delle ragioni sostanziali dell'U.G.I .. Lo scioglimento del C.lJ.D.I. appare avvenuto forse con troppa fretta e precipitazione, e segue ad esso un periodo di incertezza politica; il che è provato tra l'altro dalla stessa presenza di un gruppo congressuale ex C.U.D.I., che non sapeva ben giustificare la propria presenza. Il pretesto avanzato dalla stampa di estrema · sinistra che, non essendo ancor compiuto l'ingresso nell'U.G.I., si trattasse di un gruppo parziale e provvisorio, suonava ed era privo di ogni fondamento. In realtà, allo scioglimento del C.U.D.I., che era una semplice fedeI razione di associazioni locali, era seguito unicamente l'invito all'ingresso nell'U.G.I., lasciando piena libertà per i tempi, i modi e l'opportunità dell'attuazione; il che sino ad oggi si è tradotto in un nulla di fatto. Ma soprattutto prevale ancora, nei giovani dell'ex C.U.D.I., la tendenza a considerare i rapporti con l'U.G.I. sul piano della confluenza fra le due organizzazioni, con il conseguente confronto, un po' astratto, delle diverse tesi politiche; e questo allontana e compromette l'attualità delle loro proposte . nei confronti dell'U.G.I .. Ma una riprova ulteriore, e più grave, della debolezza delle posizioni dell'Intesa veniva dalle discussioni finali sulle mozioni: i due gruppi di 1naggioranza presentavano, fatto insolito nella storia dell'U.N.U.R.I., ordini ciel giorno di carattere generale non concordati, anzi notevolmente divergenti. Nella discussione e nella votazione che ne seguiva (2 ) i giovani cattolici restavano però completamente isolati; anche i neo-fascisti rinuncia- ( 2 ) Al congresso il riparto dei seggi è stato il seguente: U.G.I. 9 (voti 76); Intesa 9 (voti 72); F.U.A.N. 2; C.U.D.I. 1. A Montecatini si erano avuti invece: Intesa 9; U.G.I. 7; F.U.A.N. 3; C.U.D.I. 2. Bibloteca Gino Bianco
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