Lo Stato - anno II - n. 8 - 20 marzo 1961

p.lere in noi quello ohe manca a.JJ.e.Passio– ne di Gesù Cristo, perché tutti sentano 1 benefici della Sua ,redenzione. 32 - Queste regioni, l'Indole, lii tono <lei nostro ottrmlsmo. Noi crediamo e sper.!a– mo nella salvezze. di tutti; m.a noi sappla– ,mo che la salvezza di tutti dipende non solo da Dio ma an,che daJ.Ja nostra fede, dal nostro operato, dal nostro sa=IUcio, dal nostro martirio. lii nostro ottlmlsmo è l'ottimismo di chi ,se. che !Per attirare lii mondo bisogne. andaTe su una croce. A questo punto, rispondendo alla do– manda « cosa fare » per combattere il co– munismo, la lettera indica i capisaldi sui quali fondare un concreto impegno di lotta. Questi sono: iua preghiera, perché Iddio il– lumini le menti dei cristiani vittime del– l'ateismo comunista; l'!,nsegnamento della v,erità, senza timori, senza complessi, ovun– que e con ogni mezzo; U'obbedienza al giu– dizio della Chiesa, fuori di ogni calcolo, di ogni riserva, di ogni gioco sottile amman– tato di ansie sospette, che manifestano de– bolezza avanti il nemico. Ed ancora pro– segue: 46 - Pe,r compiere fino in fondo il no– stro dovere e concorreTe peT <parte nostra a creare nella nostra diocesi questo c,Jima di chiarezza, dobbiamo dare una Tis,posta senZ8 amoogl a quelli che si rivolgono a Noi, sconcertati da quanto accade In que– sti giorni. a) E' peccato andare contTO i Decret! del Santo Ufficio e ae dich.iarazioni dell'EpL scopato Marchigiano? E' peccato, e grn,ve; e se si compie in ;pubb,IJ,co, è <peccato p,ub– l)Jico, pubblico scandalo. b) E' peccato proporre, caldeggiare, ap– provare col proprio voto, 1>restare con la propria opera aiuto ed e.ttiva collabora– zione a partiti marxi,sti, materlrulistl ed atei, nelle ,pubbliche amministrazioni Co– munali e ,Provinciali? E' (Peccato, ed è pec– cato pubblico. c) Come cl d!portiamo allora con que– ste persone? Se sono pubblici peccatori, Venerabili Confratelli, li" dobb!a,mo tratta– re da pubblici peccatori, ad ogni effetto, senza accettazione di persone e senza la– sciare! ingannare daU!a loro sorridente ed lrri'dente disinvoltura. 47 - Coloro poi che iha.nno dichiarato e vanno dichiarando che i Vescovi hanno l'autorità di far inginocchiare i fedeli 1>er dar Joro Ja benedizione, ma non hanno l'autorità d.i giudicare le it:lee e le azioni degli uom1n! politici, negando l'autorità della Chiesa a g!udl-care del Jecito e dell'il– lecito, sono caduti o cadono in eresia ester– na e manifesta e perte.nto sono incorsi o incorrono nehle sanzioni di cui al Can. 2314 del Codice di Diritto Canonico. 48 - Ma non sono ltberi costoro di Ifa.re come vogliono? Non è questa aa questione. A parte il ,fatto ohe nessuno può accampa– re la !libertà d,l fare il male, la questione è che essi non hanno .Ja Ubertà di farlo sotto il nome di cristiani, -vaaendosl del ,prestigio della qu,a,Jlfica di cristiani, sfrut– tando fraudolentemente le. 'buona fede ed 11 voto dei ,cristiani cattolid. Chi vuol agi– re •con incLi,pendenza dalla Gerarchia, al,J'ln– fuori <lei prindpi e dei pTecetti della mo– T,ale cattolioa, con un'autonomia. che in certi casi equivMe ad apostasia, lo di<:a chiaramente quando si tratta di elezioni, sia .politi che che amiministratL-ve, e cosi cioocuno agirà di •conseguenza, assumendosi con chlare:aza e leadtà le proprie respon– sabi.Jltà. « Eprpure molti di costoro proc.Je.mano • pul)bl,jcamente di essere <:attolici 1>rat1canti e di 0;veTe senso di responsab111tà ». Ohe si dicano cattoUci pratloanti, SU1Jponi0.Ino pu– re che t!o dl,cano in buona lfede; che poi lo siano è altra cosa. Quanti si di,cono e si credono sani e sono magari con i piedi nella tomba! Come ·ci si ;può cered,ere buoni cri– stiani quan•do non si ascolta t!e. Chiesa e si va contro -le sue leggJ? Come è 11 me– dico che giudi,ca con più attendLblle giudi– zio della salute, cosi siamo no! Sacerdoti che dobbiamo giud1'care se uno vJve e pen– sa .da oristiano o no. Quan to al senso di responsaibilità sa.r>– pie.mo che esso è ,proporzionato a.lla luci– dità, nettezza e sensiblJità della coscienza. Chi ha coscienza fosca ed obnubilata, chi ha coscienza i,n,cMlita, e cauterlata ha an– che un senso attutito della propria respon– &aJblJità. Non aasclamoci fuoTViare dalla risonanza di certe dichiamzlon,i. Che si senta Il biso– gno di farle, già vuoa dire che si dubita un pò deHa propria posizione : ·che 11 dub– bio spinga alla ri,cerca, e .Ja rJcerca condu– ca alla verità ed alla pace: questo è quello ohe dobbiamo desiderare a tutti gll erranti e pregare da Dio con :molto fervor e. Ma in– tanto st!,0,mo fermi •ai nostri prinol.pi e giud1'chiamo sempre uomini e cose con limpidità di dottrina e distacco di senti– mento. 49 - Coloro che propugnano e difendono Ja « apertura a sinistra » cosi come si in– tende nel linguaggio corrente d'oggi e co– me è stata da lunga mano 1Pl'eparata ne.Jt!a conifiusione delle idee e dei PTlncl/pi; <:oloro che difendono J'« autonomia » dei sociolo– gi, deg,li economisti e <lei Politici, nel senso che negano alla Chiesa il diritto di giudi– care e di condannare l'errore ed Il male anche nel cempo economico, sociale e po– litico, ,si es'.Plln,gano deciwmente da ogni associazione di A!zione Ce.ttoUca. Siamo in pochi? Meglio in pochi <:he male accom1)a– gnat1. ,Abbiamo bisogno di uomini? Veris– simo; abbiamo •bisogno di •uomini, e.nzi di cristiani e di apostoli, non di ,con! •usione.rl pertinaci, di fallsi firatell1, di coper.ti diser– torJ. Che vigore di 0,postoaa t o e che e ffica– cia deve aivere un'Azione Cattolica senza fede, se,n:oo.riverenza aJ.l'autorità a,postolioo, senza disc!Jpllna cordiale e generosa? Puri– ficata, concorde, stretta attorno al Vesco– vo l'Azione Cattolica ritroverà tutto Il suo vJgore ed il suo s!e.n,cio, ~ darà fi,utt!, per– ché a,vrà la •benedizione di Dio. « Qui manet in me hic fert fructum multum »; « Ohi Tima.ne in ,me, questi fa molto frutto », non chi oorre dietro alle cabale cd alle sofisticherie t:li chi vela con le ,chiacchiere le. <lefezione della fede. Il primo lfrutto di un'Azione CattoJica, retta nelle sue rdee -e COffiiIJe.tta nelle. sua disci– plina, s.arà quello di indurre a maggior pon_ deratezza e coerenza anche i cristiani cat– tollci operanti nella ·vita politica. Dopo un appello accorato ai sacerdoti perché moltiplichino il loro irnpegno pasto– rale fra il popolo, lontani dalle tentazioni dt legare il loro ministero alle contingenze della politica spicciola e delle lotte tra frazioni che imperversano anche nella D.C., il presule cosi conclude: 61 - Il comunismo si a,vallZ8; 11 marx,i– smo si avanza. Col comunismo si avanzano il materialismo e l'ateismo. Con l'ura,e!lgione dilaga la corruzione, aumenta a.a crimi– ne.lità, si ab!ba,ssa tutto il tono della civliltà. Chi non vede tutto ,ciò è cieco; ,chi vede e non se ne dà pensiero, nega praticamente la fede ed insieme nega quet! verace e.more per J fratelli che gli dovrebbe lfar •sentire il più vivo dolore per la rovina 'Cli tante anime. La grandiosità e l'imminenza del pericolo ci deve scuotere e ridestare tutti e subito. iBiisogna •balze.re d.n piedi, tutti quanti com– patti e t: lecisl, p ronti a tutto. •Riusciremo a feirmare la grande marea del malle se a,vremo fede, disci.plina, spirito di sa ,orific.io fino in d'on<lo. Bando alle diNisioni, adle chiacchiere, alle inutili discussioni. ,Diciamo pane ad pane e vino al ·vino, e voltiamo decisamente le s,paae e.i seminatori di zizze.nJa, agli uo– mini delle correnti, dei centri, delile 0.1>er– ture, <lelle a,utonomie fatte per con!ondere I fedeli e fiaccare la disc.1.plina; torniamo ad essere noi stessi nella pregl):).lera, ne!Ua fedeltà e.Ila Chiesa, nello zelo delJ' Aposto– lo, nel fervore <lell<l' Azione Cattolica, nella leale e •confidente unione con i nostri Ve– scovi, nella p,iù umile de-vozione ed ubbi– dien:aa al Papa. PotremJmo allora guarda.Te fi ducio si all'avvenire. La vittoria saTà nostra; e sa.rà vittoria non di un a,m,bizioso, di una c orrent e o di ,un paTtlto, ma sarà la vit- . toria di Dio, di nostro Signore Gesù Cristo, delùa Chiesa, di tutto il popolo fedele. Sarà la vittoria deHa Patria e defila ci– viltà: d,i una Patria che è italiana e cat– tolica; di una cl-viltà che è romana e cristiana. Mentre andiamo in mocc.hino abbiamo preso visione del testo integrale della pastorale che S. E. Mons. Egidio Bignamini arcivescovo di Ancona ho indirizzato ai fedeli dello diocesi. E' pure questo un documento che rispecchio Io stato d'animo di un pastore che guardo con doloroso preoccupazione al dilagare del sociol-comunismo in Italia « con lo compiacente passivo complicità di chi avrebbe potuto e dovuto regolarmente arrestarne la marcia paurosa e dis– solvitrice ». IV bibliotecaginobianco

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