Lo Stato - anno II - n. 2 - 20 gennaio 1961

32 ni. Non di rado le parti possono essere scambiate: lei ricca e lui povero. Le combinazioni della « commedia > non erano poi molte, ma imprevedibili si presentavano le situazioni, i piccoli equivoci, le coincidenze a cui queste davano luogo: una ridda di battute umcristiche, di casi ameni, di circostan– ze comicamente imbarazzanti a servi– zio di una dozzina di volti simpatici, da Clark Gable a Norma Shearer, a Jean Harlow,, a Robert Taylor, a Clau– dette Colbert, ecc... •Fra le altre favole, la guerra spazzò via anche queste. La commedia ame– ricana scomparve dallo schermo quasi lo stesso giorno in cui ebbe inizio l'ab– bondantissima produzione €li westerns « dal vero ». Quando nel dopoguerra rinacquero -le vecchie fiabe della bionda ingenua che sposa. il figlio del re del tabacco, o del giornalista scemo che incontra per caso alla festa la ricca ere– ditiera, esse sembravano ormai stridere troppo con una realtà un po' meno idil– liaca. La nuova commedia conobbe vol– ti diversi e incontrò personaggi e am– bienti piccolo-borghesi la cui strada non sempre incrociava con quella del re dello zucchero, in compenso si arric– chì di notazioni psicologiche, si tinse cli umori satirici. Un personaggio come Judy Holliday, americana qualsiasi un po' .sva,nitella che mette sottosopra una banca per tutelare la sua « cartella » da un dollaro (in « Una cadillac tutta <l'oro> di Richàrd Quine) non farà cer– to sogn~re le sedicenni o i sedicenni, ma riesce a mettere umoristicamente a fuoco una serie di personaggi e di am– bienti particolari, ci aiuta, anche se at– traverso un apologo inverosimile, a co– noscere meglio il mondo in cui vivia– mo. Ed è stata sempre questa la lezione dell'umorismo. Così il gradevole « Pic– nic » di Joshua Logan presenta come in un affresco popolare e divertente la piccola provincia americana; ironizzan– do su alcuni luoghi comuni, su alcune tradizioni un po' stantie ... Dopo questi germi nuovi, « Faccia– mo l'amore» sembra costruito inconsa– pevolmente nel clima di quelle vecchie vignette che un settimanale presenta sotto il titolo « Così ridevano ... » e che sono una piccola ma palpabile dimo– strazione del filo segreto che unisce lo umorismo spicciolo al costume e alle mode del tempo. Frutto del sapientis– simo mestiere di Norman Krasna, fe– condo autore di copioni per Broadway e di sceneggiature per Hollywood, que– sto film è stato fabbricato a freddo, giustapponendo, come in un mosaico, una teoria di luoghi e spunti umori– stici già abbondantemente collaudati. Solo che la comicità non può risolver– si nel gioco verbale, ·in una logora ca- . terva di situazioni «grasse»; ma ha bisogno d_ìessere corrosiva, di cogliere, magari stilizzandoli o .semplificandoli, i LO STATO tratti essenziali éli un costume, di una epoca, di un personaggio, di un carat– tere. Ciò vale per i grandi comici ed an– che per quelle situazioni comiche mino– ri, più bozzettistiche, stemperate nel sentimentale e addolcite dal lieto fine, che chiamiamo « commedie ». Un altro film di questi giorni ci of– fre una riprova dell'involuzione rlella « commedia americana»: « Can can» di Charles Walters, fortunatissimo mu– sical di Cole Porter trascriitto sullo schermo negli usuali termm1 deUa « Francia vista da un americano»: bal– lerine, giarrettiere, impenitenti scapoli, pale luccicanti del Moulin Rouge e pic– coli Toulouse-Lautrec che fanno cucù sullo sfondo. Anche stavolta una stu– diata accozzaglia di situazioni già col– laudate ha fallito il suo effetto dando vita ad un film che, per essere troppo dosato, sembrn già visto e scontato, de– gno del « Così ridevano ... ». Due commedie non peggii>ri di altre, che forse vent'anni fa sarebbero piaciu– te. Oggi, dopo le promesse fatteci dallo stesso cinema americano, dopo i sapori troppo piccanti ai quali il cinema fran– cese e quello italia,no ci hanno abituato, questi due fil~ mostrano la corda di un abile mestiere che, stanco di tentare nuove strade, si appresta a rilanciare le J1ecchie formule, caricando la sveglia dell'umorismo con la lancetta indietro di vent'anni e più. Lucio Dani Per esigenza di spazio siamo costretti a rinviare ai prossimi numeri la rubrica di "Corrispondenza,, con lettori. bibliotecaginobianco

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