Fine secolo - 21-22 dicembre 1985

Edward Muucb (1863-1944) In tempi di espressionismi, nuovi selvaggi, new romanticism '-new surrealism, ogni tanto fa bene ritornare alle potenti, a dir poco, origini. Il dub– bio, l'angoscia, la morte, l'amore, il vortice, la li– nea curva, i toni cupi, una scena allucinata - Munch, insomma. Attraverso il post:!Jl;lprèssio– nismo e il simbolismo francese (quèllo di Gau– guin, ma ariche di Toulouse-Lautrec e Van Gogh), e come i suoi amici della bohème berline– se (Strindberg ...), l'artista si allontana dal natu– ralismo per esprimere 'l'anima' delle cose. Ma si trattava soprattutto di approfondire la realtà e di evincere i suoi ritmi profondi, tralasciando detta– gli. Nelle opere eseguite dopo il 1889, nessun de– cadentismo, allora, bensì deformazioni proprio– cettive dei corpi: se si urla, sembra che la propria mascella si distorca, spalancandosi ... Un appun– tamento importante, a cura di Guido Ballo e G!anfranco Bruno (cat. Mazzotta). Milano, Palazzo Reale, Palazzo Bagatti-Va/sec– chi 9,30-12,30 15,30-19,30, chiuso !un., dal 5 dic. e fino al 16 marzo Giorgio Morand.i:Opere su carta Milano, Pinacoteca di Brera, via Brera 28, te!. 808387, fino al 26 gennaio .GinaPane Milano;P.,4.C., via Palestro 14 SalvatoreScarpitta I tagli di Fontana, i chiodi di Castellani, gli achrome di Manzoni, le tele annodate e 'fasciate' di Scarpitta: alla fine degli anni '50 si scopriva così la plasticità della tela che esplodeva fuori dai margini bidimensionali per diventare ogget– to-scultura. Ma Scarpitta va oltre il lavoro sulla tela ed esplora gli oggetti, trovati e alterati, come le sue Slitte o Automobili esposte da Leo Castelli. Gli oggetti sono comunque sempre distanziati dal tempo e dall'usura: vecchi modelli di macchi– ne, slitte di legno rovinate, lacci di pelle scurita, a volte combine-paintings che ricordano Rauschen– berg, mantenendo però una semplicità formale tutta europea. Milano, P.A.C., via Palestro 14 Ridaard Long Fotografie di percorsi sull'erba (solo le traoce, però), cerchi di sassi nella natura, cerchi pieni di pietre oppure formati da impronte di mani e di piedi infangati, 'cascate' di acqua fangosa getta– ta sulla parete. Dal 1967, l'artista inglese inter– viene sulla 'Land', sempre rifiutando il monu– mentalismo e limitandosi a interventi misurati, anzi, a misura d'uomo, eseguiti con le sole mani e piedi. La natura è trattata con il massimo rispet– to, sfiorata. Riconquista della semplicità e dell'e– mozione per il primo incontro col mondo, ma soprattutto assenz.a di direzione o scopo: i per– corsi dell'artista sono modi di esserci. Il cerchio e la retta, l'eterno-ritorno e l'andata-e-ritorno si fondono. La vita è come una dama, quello che conta è la forma della danza. Catalogo Nava. Milano, Padiglione d'arte contemporanea, via Pa– lestro 14, tel. 784688 9,30-12 14,30-17,30, chiuso mart.,fino al 13 geo. Il modo in cui crei questo spazio pieno è estre– mamente denso e materico. Amo molto lavorare emotivamente più che concet– tualmente. Insisto, però, che il concetto è a/l'inter– no del lavoro. Quale è il rapporto fra l'oggetto con tutti i suoi connotati (i blocchi di cera d'api sopra l'igloo ...) e il lavoro pittorico, che fa pensare all'illusione? Se l'opera funziona, le due cose sono uguali. Sono elementi compenetrati in cui immagine e non-im– magine sono rimandati a un 'non-perché'. Sono in equilibrio e questo è il valore. Sf uio con questo equilibrio il pittore che v_uole creare un'iconografia puramente rappresentativa . Se d ipingo un gatto, per esempio, questo gatto de.ve diventare impor– tante quanto il mondo. Dev o esse re bravissimo. Di solito, invece, il gatto rimane squallidamente una dimostrazione del fallimento dell'uomo. Non crea quello_che l'arte vuole da sempre creare - la possi– bilità di vedere il mondo non come una vendetta o una cosa violentemente aggressiva al punto che uno debba dire 'io sono nel mondo purtroppo'. L'oro dietro alle figure nelle opere medievali indi– ca che la figura deve essere valutata al massimo del suo splendore. Questa cera d'api che uso è i{ mio fondo oro. Non è un materiale vile o povero. E estremamente carico di simboli. Voglio che la cera sia un paesaggio, come il fondo oro dei medievali può diventare un tramonto per chi lo guarda. I/operazione è anche rappresentativa, allora? E anche molto rappresentativa. Negli ultimi anni, hai fatto più lavori 'pittorici' e 'rappresentativi' che negli anni dell'arte povera. Qui, ad esempio, accosti ur. dipinto (diciamo il fogliame di un albero) a due tronchi appoggiati alla parete. Il dipinto è come un sog_nodi un albero, più che un albero vero e proprio. E un emblema, ma è anche , un dipinto. Si sente intuitivamente che c'è un albe– ro, che non è proprio un albero.. Filippo 0e· Pisis Modena, Palazzina dei Giardini, e.so Canalgran- de - 10-12,30 15,30-18,30, chiuso lun., fino al i9 gen. Omar Galliani Reggio Emilia, Musei Civici·, Saletta Giardino 9-12 15-18, fino al 29 dic. RobertoPedrazzoli, Opere dal 1965 ad oggi di un artista mantovano. Parole, carte, colori pastello, analiticità, opere (forse un po' troppo?) rifinite· che rasentano a volte il concettuale, a volte l'astrattismo geome– trico, a volte la Pop art, a volte (perfino) la 'pit- toricità' recente. . Suzzara, Galleria d'arte contemporanea, via Gui– do 48/b, fino a gennaio Disegni dalle collezioni del museoCorrerXV-XIX secolo ' Venezia, Museo Correr 10-16, fest. 9-12,30, chiuso mart., fino al 7 aprile Jean Micbel Foloo Venezia, Museo Correr, Ala Napoleonica, P.zza San Marco · 10-18 chiuso lun., fino al 19 geo. Boccioni a V eaezia Nel 1910, Boccioni prende parte ad una mostra a Ca' Pesaro con 42 quadri disposti in due sale. È presentato da Marinetti. Si ricostruisce qui quel– la mostra, proponendo anche opere di altri artia sti che partecipavano alle rassegne di Ca' Pesaro Si sente soprattutto una forma di contaminazio– ne... ...tra materie molto diverse... ...e anche tra pensieri molto diversi: c'è il pensie– ro dell'illusione pittorica e c'è il pensiero dèlla trasposizione di un oggetto in arte. Eppure, i due pensieri si debbono fondere perché senza i tron– chi, il dipinto potrebbe significare 'una nuvola' e non il fogliame di un albero. li poeta si permette di descrivere l'albero come una nuvola. Si può usare la stessa operazione - . quella della metafora - anche nelle arti visive: ele– menti provenienti da luoghi diversi, che s'infilano l'uno nell'altro e creano una possibilità, magari esagitata. Questa esagitazione finisce per avere la sua strana armonia, però. Cosa significa il colore? Esiste. E il rapporto con.la società di oggi? li collettivis mo in ar te non ha senso. L'epopea di massa nella vita ha un significato. Nell'arte, non ha nessun significato. Il grande problema, anzi, è sopravvivere a/l'epopea di massa. Ecco perché fac– cio i 'nwneri': sono massa, ma sono una massa che come arti~ta posso riconoscere. Nell'arte, c'è un senso di solitudine. Uno studiolo rinascimentale in un mondo ridicolmente zeppo di petrolio ha, in fondo, un senso. L'artista oggi è un uomo che ac– cetta le differenze attraverso il suo esiscenziali– smo, non attraverso la natura del suo appartenere a un'epopea di massa. Insomma, se arriva un ca- · meraman della televisione qui a vedere questi lavo– ri, va via subito, perchè non sa cosa riprendere: non c'è movimento, non c'è spettàcolo .... lo sono l'irrazionale programmato. odio la razio– nalità della vita. Amo la razionalità nei numeri, però, perchè i numeri,sono un'invenzione fantasti– ca: se apri i gusci dei piselli e li conti, ci sono dei numeri fantastici tutti diversi. Oppure, se guardi le nervature delle foglie, invitano ad essere confate. Contare i nwneri è un modo di avvicinare l'irrazio– nalità della vita. FINE SECOLO* SABATO 21 / DOMENICA 22 DICEMBRE ,,·, J,. t- ' ;, ·f . .. ~:... ... .. ;· ,1: \.~;:.~ ,;, t-.. Giorgio Morandi, Natura morta, 1951. o che Doccioni conosceva a Venezia (Severini, Casorati, Martini ...). Al Museo, invece, i.curato– ri hanno voluto raccogliere una scelta di dipÌnti 'futuristi'.: Antigrazioso, Elasticità ...(Catalogo · Mazzotta). · Verona, Galleria dello Scudo, Museo di Cascel– vecchio Gallerie Mario Tozzi Bologna, Galleria Marescalchi, via Mascarella 116/8,. tel. 240352 fino al 25 dic. Laura Mascardi Genova, Unimedia, vico dei garibaldi I, te!. 200485 Giulio Paolini: ''Tra se e me" Genova, Locus Solus, via Garibaldi 9r, te!. 281557 fino a dic. Boccioni, La madrecon l'uncinetto,1907. Ed Ruscha ·Milano, Francoise Lombert, Bastioni di Pta. Nuova 11, te!. 650087 Arakawa 'Guardando un quadro di Arakawa cosa mi vie– ne in mente? La mente', scriveva Calvino. Testo linguaggio, fruizione diacronica, letteraria, m~ anche impressione sintetica dell'immagine, di uno spaccato del cervello, ·e forse anche della vita, in cui convergono e divergono miriadi di vettori. Quando il concettuale prende coscienza della non superfluità del dato visivo e del pattern decorattvo, senza per questo perdere 'l'intelligen– za' o _abbandonarsi ad effusioni autoindulgenti, compie un bel salto nel presente.Dalla prima mostra al Museo d'arte moderna di Tokyo a qu~sta , passando per tutte le più importanti gal– lene e al?puntamenti d'arte del mondo, Arakawa - ha tracciato un percorso alla ricerca di ciò che è introvabile, ma sfiorabile, intuitivamente, allusi– vamente, metaforicamente. "La formazione e la coordinazione di diverse densità accadono così: ogni agente di partizione, seme di una serie di eventi ripetuti, crea un sentiero di apertura attra– verso la materia-energia, a secondo della mi~nr-1 di quell' evento che gli è paradigmatico"; "Quei gruppi che risultano dalle ripetizioni mentre si Ma anche Omaggio a Donatello Firenze, Bargello Le radicidegli Aztechi Roma, Palazzo dei Conservatori, Campidoglio fino al 16 gen. FrancoGentilini Roma, Palazzo Venezia, fino al 14 feb. La caricaturainglese da Hogarth a Cruikshank Roma, Palazzo Venezia fino al 30 gen. · Alberto Burri:"A nnot tarsi'" Roma, Sprovieri, P.za del Popolo 3, tel.3608918 Sol Le~·itt - Mario Merz . Roma, Pieroni, via Panisperna 203, te!..465706 fino al 15 feb . Arte in cornice 5 Roma, Sargenlini, via del Paradiso 41, tel. 65698.46 Donald Sulton Roma, Sperone, via di Pallacorda 15, tel. 6781688 Buren,Paolini, KouneÌlis,Lewitt Roma, Ugo Ferranti, via Tor Millina 26, tel. 6542146 . Margaret Dorigatti:"A Maria Callas" Roma, Teatro dell'Opera Rondò Amalfi, Antichi Arsenali fino al 7 gen. Terrae·Motos . ~rcolano, Villa Campolieto, e.so Resina 283 t;ouacbes napoletanedel XVII e XIX secolo Napoli, Villa Pignatelli, fino al 28 feb. Venti Anni Napoli, Lucio Amelio, P.zza dei Mar-tiri 58, te!. 422023. Robert Longo Napoli, Lia Rumma, via Vannella Gaetani 12, tel. 422339 Matteo Fraterno Torre Annunziata (Napoli), Uberhaus, C.so Um– berto I 45, te!. 8614750 FabrizioComeli, Francis Limerat, Giandomenico Sozzi . Firenze, Vivila, Borgo degli Albizi 16, te!. 2480013 tendono', diventano essi stessi agenti di partizio– ne, proiettandosi all'esterno attraverso tutto il resto. Un' senso di spazio germinerà così", affer– mano enigmaticamente le opere: Milano, Blu, via Senato 18,.te!. 792404 16-19,30 dom. e lun. chiuso, fino al 30 marzo David Finn Milano, Salvatore Ala, P.zza Umanitaria 2 tel 5400612 . ' . 10-19,30, chiuso lun . "Nicolas Poossin - Ezio FrancescoGrisanti" Milano, Zeus, via Vigevano 8, te!. 8355709 fino al 24 dic. "' Mario Merz Milano, Christian Siein, via Lazzaretto. 15, tel. 6704754 Nata' Milano, Cannavie/lo, via Cusani 10-10/7, tel. 807991 HerbertBrandi Modena, Mazzoli Carlo Cremaschi Modena. Galleria Rossana Ferri, rua Muro 70, te!. 230214 10-12,30 16-19,30 EnricoPrampolini Modena, Galleria Fonte d'Abisso Dona Moylan Ravenna, 420WB, via XIIl giugno I, tel. 39995 mere. ven..sab. 16-19, fino al 18 gen. Davide Senati Verona, Studio La Città, vie. Samaritana IO, tel. 25728 Perlustrazionenon stop '60-'80 Verona, Galleria d'arte moderna, tel.21903

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