Fine secolo - 14-15 dicembre 1985

FINE SECOLO* SABATO 14 / DOMENICA 15 DICEMBRÉ 3 Calendario ragionato dellemostre d'arte a cura df Garolyn CHRISTOV BAKARGIEV ROMA ,,,,,::,,,,.,,,,,,,,.,,,,,,,:: .. : . ,.,:e::a,,.:.,,,,,.,.,:., Grandi Mostre Le Radici degli Aztechi Per chi non va in Messico per le ferie, ecco un buon surrogato: terracotte, sculture, gioelli e al– tri reperti archeologici di quella civiltà precolom– biana messicana che va dall'epoca delle piramidi di Teotihuacan (oggi a qualche chJlometro dal centro della capitale) con i suoi misteriosi affre– schi rosso fiamma e il suo culto di Quetzalcoatl, fino alla più recente cultura Azteca nella quale i nostri antenati europei si sono imbattuti (abba– stanza violentemente) nel 1521. Di particolare interesse i pezzi provenienti dai recenti scavi nel centro di città del Messico, che· hanno messo in luce il tanto ricercato Tempio Mayor dell'antica città Tenochtitlan. Palazzo dei Conservatori, Campidoglio mart.-ven. 9-14 17-20, sab. 9-14 20-23, dom. 9- 13, da domani e fino al 16 gen. FrancoGentilini Palazzo Venezia, dal 21 dic. e fino al 14 feb. Le banchee l'arte A volte, si aprono le cassaforti e saltano fuori Fi– lippo Lippi, Giovanni Bellini, Giorgio Morandi e Carlo Carrà. La mostra documenta anche l'at– tività delle banche nel campo del restauro nonché ìn quello editoriale (libri*d'arte). Un per– corso per il mecenatismo moderno ... Castel Sant'Angelo, L.Tevere Sant'Angelo 9-13, dom. 9-12, chiuso !un. La caricaturainglese da Hogarth a Cruikshank Sesso e abitudini oro-ano-alimentari. Il Settecen– to inglese: l'ascesa della borghesia, l'avviamentc della rivoluzione industriale, il sistema parla– mentare moderno con le polemiche· Whig/Tory. Ma anche, la nascita del romanzo moderno (pie– no anch'esso di 'caricature' come nel Tom Johes di Fielding o nel Tristram Shandy di Sterne), i coffee shops dove si leggevano i giornali e le rivi– ste, la satira politica, il pensiero rivoluzionario e, poi, all'inizio dell'800, lo scontro sociale, i pove– ri, i dimostranti uccisi· dalla polizia a Peterloo. Ecco il periodo d'oro della caricatura inglese in più di cento incisiorii della collezione Sprovie:ri. Dal realismo-caricaturale di William Hogatth alla satira politica di Isaac •Robert Cruikshank passando per, fra altri, la feroce invettiva di Ja– mes Gillray. Palazzo Venezia 9-14, fest. 9-13, fino al 30 gen. Gli anniventi - gli annitrenta "Il caso dei pentiti di oggi è alquanto tragico, ma in tanta confusione puerile mostrano pure un– ché di comico che suscita, sotto i baffi dell'osser– vatore, il sorriso dell'ironia", scriveva de Chirico nel 1919. C'è qualcos'altro da aggiungere? Solo che oggi e domani, alle ore 12, parleranno rispet– tivamente Rossana Bossaglia e Corrad o Ma ltese. Galleria Nazionale d'Arte Moderna, V.le Belle Arti 131, tel. 802751 9-14, tèst. 9-13, solo fino a domani Lectio Facilior lpermanierismo? Il paesaggio dipinto affascina i tardo-moderni come noi non perché mimesis ma piuttosto perché finzione, bella finzione. Se !'.astrattismo storico è stato la presa di coscienza del signifi– cante e della sua autonomia, fino all'utopia del raggiungimento di ·un'opera che non fosse onto– logicamente diversa da un qualsiasi oggetto della realtà, la nuova figuràzione, l'anacronismo e la Transavanguardia, invece, hanno in un colpo solo rimesso in campo la narrazione e il mito, di– mostrando, forse, come non tutto fosse già stato 'detto' sulla proiettività e il simbolismo in arte. Se l'ipermanierismo (o anacronismo o pittura colta), che fa uso esplicito della citazione e del ri– mando all'arte 'classica' in una fuga fuori dal– l'ossessione storicistica-del progresso, non è cro– nologicamente l'ultimo di questi fenomeni, è però l'ultimo ad approdare oltre oceano (forse per alcune somiglianze stilistiche con opere del New Surrealism americano?): è infatti attual– mente in corso al museo Hirshorn di Washin– gton la grande rassegna di arte italiana, "New Romanticism", che comprende, fra altri, Ubaldo Bartolini, Stefano di Stasio, Tommaso Lisanti, Franco Piruca e Carlo Maria Mariàni. Capita a proposito, quindi, il volume di Italo Tomassoni sull'argomento. li libro, ad andamento circolare, in linea con il pensiero anacronista, si apre con un 'Prologo, fine' (in verità, questo è preceduto da un contro-saggio di Argan che sta a dimostra- Villa Adriana Si è aperto .il nuovo Museo Didattico - Centro Visitatori. Era ora. Tivoli, Villa Adriana, -tel.0774-530203 tutti i giorni dalle 9 a un'ora prima del tramonto Ugo Attardi Palazzo Barberini, Eme Premi Roma, Via Qual• tro Fontane · 10-12,30 16,30-19, fest. 10-12,30, fino al 20 dic._· GiuseppeValadier,Segno e Architettura Calcografia Nazionale, via della Stamperia 6 9-13 chiuso !un., dal 15 nov. fino al 15 gennaio Ars Erotica Dal perjodo greco arcaico alla Roma imperiale, , ecco una storia "indiscreta" (così scrive Dacia Maraini in catalogo). Vietata ai minori di 14 anni (davvero). Convento- Occupato, via del Colosseo 61, te!. 6795858 10-20, chiuso !un. matt. e il 24, 25, 26 dic. AndréKertesz (1894-1985) Alle origini della fotografia. Budapest,_La Parigi degli anni trenta, New York. · Accademia di Francia, Villa Medici 10-13 16-19, chiuso lun.n fino al 13 gen. FranciscoGoya: incisioni 80 'Capricci', acqueforti e acquetinte pubblicate per la prima volta nel 1799. Maschere, corteggia– menti, rapimenti, mostri, demoni, poveri ... Chiostro della Basilica S. Paolo · 9-12,30 15-18, fino, al 20 dic. re quanto anche in arte, un po· come in filosofia. polemiche e contrapposizioni si mescolino e si in– treccino fino alla c6nfusione ...). un prologo in cui il ritorno alla classicità e al mito è visto come manifestazione di un nichilistico "disagio del presente", ma anche come novità in quanto "im– piegando i simulacri del Classico [si inventa] un classico mai esistito". Per un'esigenza di fedeltà 'ideologica' al pensiero ipermanierista. Tomasso- . ni opera comunque un curioso quanto rigoroso tour deforte critico. Dunque, se "la storia non si identifica. con il progresso" e se "la nuova arte perde il ricordo della propria provenienza ...sciol– ta dal tempo storico". il critico non si può certa– mente avventurare in un ·analisi storica del feno– meno ma constaferà semplicemente la crisi del moderno. Se ''l'artista ... partecipa di un mistero universale'' dove si perde la distinzione tra sim– bolo e teoria e.salta "la portata ermeneutica del– la citazione che resta utile solo per un iniziale e generale rimando all'archetipo contenutistico··, il critico non può certamente operare una gratuita analisi iconologica o filologica dei quadri. Se. in– fine, "su tutto domina l'inettitudine a progettare il domani'', il critico non tenterà affatto di proiettarsi nel futuro o di ipotizzare un possibile andamento delle cose. Cosa resta allora al critico che non può ·milita– re'? Soltanto l'immedesimazione· è la descrizione del procedimento ipermanierista: l'artista avver– te uno scacco continuo nel tentativo di identifi– care passato e presente ("la sua coscienza risulta divisa tra un mondo che rifiuta perché attuale e un mondo che non può possedere perché trascor– so"), non si abbandona al!a re1·erie o a una miti- Due città due fiumi - La Seine Palazzo Bruschi, Museo di Roma, P.zza S. Panta– leo IO 9-13,30, mart. gio. anche 17-19,30, chiuso !un., fino al 5 gen. Gallerie AlbertoBurri:"Annottarsi" Dopo 'Anniottanta', un po' di annottamento ci voleva. Ecco il versatile Burri che, dopo le opere "pittoriche' e colorate di Sestante, ci ripropone l'assenza cromatica - il nero. Ma non il nero del catrame e della bruciatura ( i neri 're-ali'), piutto– sto un'idea del riéro ( olio, acrilico). lneri, egli ci ricorda, possono essere tanti: lucidi, opachi, pa– stosi. lisci, più o meno grigi. Opere raffinate e ri– finite. Sic ure. Sprovieri, P.za del Popolo 3,_tel.3608918. Sol Lewitt - Mario Men Quando il minimal incontra l'arte povera, quan– do l'asettica, ideale e utopi~tica forma pura in– contra la barocca, fenomenica e energetica trac- . eia del passaggio dell'uomo e del suo incontro con la natura Oa mostra è sul tema degli 'alberi'), . vuol proprio dirlèche tutti.quei contrasti e·quelle opposizioni che _segnavano la fine degli anni '60 si sono quietati. Piutto~to, oggi prevale ciò che . ca creatività primigenia ma lucidamente e fred– damente affida ..alla energia critièa la propria nevrosi··. Supera poi la mera citazione dimenti– cando le fonti e prendendosi così la libertà di ri– salire alrorigine auratica dell'arte. Chi non è: abituato rimane, diciamo la verità, un ' po· nello sconcerto davanti ad un tale atteggia– mento che si limita rigorosamente all'osservazio– ne ('Tarle non si può spiegare") e che apoditti- accomuna i due artisti. Fra ];altro, un rifiuto di qualsiasi nostalgico 'revival' e retour à l'ordre di stampo novecentista nonché un'apertura al con– fronto culturale. I disegni riprodotti sull'invito alla mostra _segnano una volontà di compenetra– zione e comprensione dei reciproci lavori: sopra e attorno al vitale e fluido disegno di un tronco d'albero e delle sue foglie, Merz traccia un esago– no; in cima a due piramidi, Lewitt, a sua volta, pone due piccoli alberi. Non si tratta quindi del– la solita collettiva dove ogni artista ha la "sua" sala: le opere tridimensionali di Merz si intreccia– no ai wall-drawings di Lewitt. Pieroni, via Panispema 203, te!. 465706 dom. e !un. chiuso, da oggi alle 19 e fino al 15 feb Arte in cornice Finalmente, il gallerista svela la sua più intima volontà. Si rivela 'cornice' dell'arte, sovvertendo però quello 'scopo decorativo' che indica il dizio– nario. Qui, la cornice precede l'opera, ne vuole essere l'ispirazione, in un divertente (ma anche molto serio) rovesciamento del vecchio rapporto quadro/cornice. Non si tratta più (o non dovreb– be trattarsi più, anche se Ragalzi ha scelto una cornice 'anonima' e l'ha poi imbrattata con le mani sporche di vernice) di quella polemica con– tro la cornice, iniziata dai futuristi. Non si tratta nemmeno (o non dovrebbe trattarsi, anche se Luzzi sceglie una comièe 'bozzuta' come i suoi bovi, Palmieri una floreale e regale come il suo campo di fiori rossi cinabro e cadmio, Limoni e Tirelli delle comici semplici e novecentiste, che non disturbano troppo) di un mero ritorno al– l'abbinamento tradizionale fra cornice e quadro. Si tratta (o si dovrebbe trattare), invece, di una mostra di 'cornici', appunto, belle comici, anti– che, dorate, moderne cornici, objets choisis messe (un po' seriamente, un po' ironicamente) in risal– to da immagini e da una pittura discrete, som– messe, raffinate come le foglie di luce bianca che lentamente si calano attorno ad una sedia da giardino appena tracciata nel buio pesto della tela di Pizzi Cannella. Ecco, dopo /'atelier, il punto di arrivo più coerente che si è finora visto di quell'(e)voluzione dell'arte lontana dal rumo– re, dal mondo, dall'avanguardia. Verso un'uto– pià d'incontro presente/passato e un ritorno al– i' ordine, in verità, sconcertante. Dimenticavo, c'è anche una Lunatica di Nunzio. La sua corni– ce? Una base di marmo bianco. Sargentini, via del Paradiso 4.1,tel. 6569846 11-13 17-20, chiuso dom. e lun. Alberto Burri: bozutti e scenografie Una mostra in miniatura: tanti bozzetti, da quel– li per Sestante a Venezia (1983) a quelli per sce– nografie (due disegni inediti (1969) per L'avven– tura di un povero cristiano di Silone), a quelli per gli Orti (1980) collocati in un Orsanmichele da casa delle bambole. Tutto un itinerario didattico a cura di Francesco· Moschini dove prevale la problematica della destinaz",,:1e pubblica dell'o– pera d'arte e comunque la relazione opera/am– biente. L'ultimo bozzetto in ordine cronologico, per il Cretto di Gibellina parzialmente reali=to .accanto alle macerie dell'ultimo terremoto, ci mostra Burri alle prese con l'arte monumentale. A.A.M., via del Vantaggio 12, te!. 3619151 Esprit de Gèometrie Il Carpine, via delle Ma ntellate 30, tel. 6568878 10-13 16-19,30, sab. per app.to , fino al 25 dic. Luca Piffero Il Ponte, via S. Ignazio 6, te!. 67961L4 10,30-13 16,30-19,30, chiuso dom. e lun., fino all'I I gen. Bruno Quen:i Jartrakor, via dei Pianellari 20, te!. 6567824 _17-20, chiuso dom., fino a natale camente afferma "il nuovo modo di cono=" e il "potere creativo assoluto dell'artista [che] abolisce la distinzione tra mito e concetto". In certi momenti, invece di affidarsi 'concettual– mente' ad un metodo critico che ricalca l'opera– zione dell'arte presa in esame, può accadere che sia più efficace é produttivo aprire bene, sempli– cemente (?), gli occhi. Allora, può essere vero che le grandi locuzioni su mito, enigma, evocazione e senso auratico siano in fo_ndopoco consone al– !' operare ipermanierista. E il paradosso del mi– stero che non concede spazio, né percorsi inizia– tici, a divulgazioni esplicite e a ideologie "forti", seppure misteriofile. L'ipermanierista è in tal modo, fra tutti i pittori, il meno esoterico; la sua spudoratezza, nelle questioni del mito, è eviden– te, poiché è, addirittura, il suo stile. Spesso, ra– senta il kitsch (elemento niente affatto deplore– vole in sé, ma anzi ricco di potenzialità espressi– va, a suo modo). Se non c'è fiducia nella c-0muni– cazione, ma si lavora isolati, non ci sono nemme– no stimoli al coinvolgimento del pubblico né ad un processo interpretativo. Certamente, esiste 'il .bello', esiste una situazione 'estetica' poetica e spesso 'piacevole'. Ma il valore dell'ipermanieri– smo (da un punto di vista storico!) è proprio nel suo essere erede legittimo del concettuale più puro: tµi'arte chiusa in se stessa per la quale la teoria del suo farsi è il contenuto stesso del!' ope– ra; un'operazione critica, per cui la 'critica' - come dimostra Tomassoni - non può esistere. O ~~- . Italo Tomassooi, lpermanierismo, Politi, Mi– lano, pp.132, L.25.000

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