Fine secolo - 7-8 dicembre 1985

·~····-· ·•i'Jnfr '?. FINE SECOLO* SABATO 71 DOMENICA 8 DICEMBRE VrvA di Umberto TIRELLI P er il Capodanno 1968la Morante facen– doci gli auguri in casa di Bice Brichetto ci regalò un poema stampato per pochi amicÌ "la canzone degli F.P. e degli I.M.'' (felici pochi ed infelici molti) poema perfetto per gli interessati che credono e non credono nell'amore; il poemetto è pieno di grandezza umana e di poesia universale. Elsa infatti era una grande, la più grande di tutti, la sua vitalità nascosta nel sogno ci dava la possibilità di essere sempre presenti nel vivere. Potrei scrivere pagine di momenti felici, sem– pre pieni d'amore e di un mondo misto di se– renità, amarezza e solitudine. Io non la credo·morta si è solo assentata, per sempre più viva che mai, ·nelle sue poesie, nei suoi grandi libri, e come per un re, io grido: la Morante è morta. Viva la Morante. LA FORMUIA BRM di Daniele MORANTE M i è stato c~iesto, come amico di Elsa, un contributo ad una pagina comme– morativa di lei. Ho saggiato le più varie formule, ma non ho potuto approvarne nessuna. Ho cercato allora un modo ·di dare espressione alle ragioni del mio rifiuto, ma anche questo mi è risultato precluso. Almeno qui e ora. L'unica, provvisoria ragiohe è che solo questo silenzio mi lascia l'animo in pace. Ma vorrei anch'io poterla salutare ancora una volta, anche solo con la formula breve: Addio Elsa, o con l'altra, equivalente: Perdò– nami Elsa, per non averti amata abbastanza. 1

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