Fine secolo - 16-17 novembre 1985

· Calendario ragionato dellemostred'arte a cura di Carolyn CHRISTOV BAKARGIEV Campania•· Grandi m·ostre Idee d'Arte Ancora una mostra di giovani artisti: Nico)a Cucchiaro, Milton Principessa, Francesco Scialò, Angelo Casciello, Alberto Parres (di cui è attualmente in corso una personale a Roma presso "La Poeteca"), Oreste· Zevòla, Gaetano Barbalato, Franco Giordano, Esteban Villalta Marzi. Ancora una mostra a cura di (cosiddetti) giovani critici (ormai anagraficamente non più così 'giovani'): Paolo Balmas, Enzo Battarra e Lorenzo Mango. Ancora un'operazione di meta– critica da parte di un 'veterano· - Filiberto Men– na. Come scrive Balmas, "da una generazione 'nuova' evidentemente ci si aspettano delle indi– cazioni· sul 'nuovo'. La cosa è imbarazzante perché a causa degli eccessi com.umati nel recen– te passato, 'nuovo' è divenuto ·un termine da prendere con le molle". San Leucio (Caserta), Belvedere, Salone Acquavi– va fino al 6 dic. Polidoro·da Caravaggio Nel 1526, i pescivendoli organizzati in una con– fraternita laicale, fanno erigere una chiesa dedi– cata alla Madonna delle Grazie alla Pescheria. L'anno dopo, commissionano una pala d'altare che faccia da sfondo ad una antica icona della Madonna. li romano Polidoro Caldara· progetta allora di riquadrarla in una cavità della pala; tut– t'intorno, il suo dipinto eseguito su diverse tavo– le. L'icona appare così trasportata in volo dagli angeli mentre sotto Pietro e Andrea commenta– no e 'introducono' l'epifania. Catalogo Electa con saggio di Pierluigi Leone de Castris. Napoli, Museo di Capodimonte 9-20, dom. 9-13, chiuso lun. Terrae Motus Primo nucleo di un futuro museo di arte contem– poranea? La fondazione Amelio presenta la cre– ma della sua collezione, opere degli anni '80 di 25 artisti, alcuni nuovissimi ed altri già veterani avanguardisti. Da Siegfrid Anzinger, Gerhard Richter e· Julian Schnabel a Vettor Pisani, Mi– chelangelo Pistoletto e Joseph Beuys; dai graffiti– sti americani (Cutrone, Haring, Brown ...) alla Trans italiana (Longobardi, Paladino, Tatafio– re). Sempre di più, Napoli fa parlare di sè.. . , Ercolano (Napoli), Villa Campolieto, C.so Resi- na 283 · 10-14 chiuso lunedì. fino alla fine dell'anno Napoli Antica Documenti storici e reperti archeologici sulla ·•prima•· Napoli, dalla fondazione della città nel V sec. a.C. fino alla tarda romanità e all'epoca medievale'. La mostra sulla Neapolis percorre queste tappe attraverso numerose sculture, fra cui due torsi Dioscuri di marmo e una Nike elle- nistica, saggi di scavo, frammenti vari e molte ce– rami che (provenienti in parte dalle necropoli di S.ta Teresa e Castel Capuano). Il percorso termi– n a con un rapido sguardo sul territorio circo– stante la città, che testimonia bene la diversità culturale fra centro e periferia. Non mancano, come in ogni mostra ·moderna· ben fatta. il soli– to audiovisivo "d'arte" e il computer persona!, a disposiziJne del pubblico. Napoli, Museo Archeologico, te!. 440166 9-14, fesi. 9-13, chiuso !un .. fino al liaprile Ciro Greco:"Ci andremouna volta, di giorno" .Napoli. Pala::::::inaRothschi/d, Villa Pignatelli, te!. 669675 dal 21 nov. àl 5 gen. Visita a studio Nunzio: "L'intervento è necessario, ma . ' . p1urimane . , nascosto, p1u . potente è Peffetto clell'opera" · Nunzio di Stefano è un artista giovane ma le sue sculture hanno una qualità totemica atempo– rale che rende difficile la loro collocazione stori– ca. Dopo qualche visita a stud_io di artisti più '"vecchi". colpisce l'apparente ritorno a metodi meno moderni. a tecniche di lavorazione artigia– nali e a materiali conie il gesso e il legno. Nunzio ha molto amato operare in quel campo ambiguo e conllittualc fra supcrfice bidimensionale e realtà tridimensionale. fra illusione spaziale pit– torica e spazialità oggettuale scultorea. caratteri– stiche evidenti sia nei lavori astratti m gesso di– pinto. degli anni I980-1985. che in_alcune J)iÙre: centi sculture in legno. laddove il materiale s1 configura come bastl piatta per elementi o forme spess~ metalliche che ne fuoriescono. un po· come in certi trofei di caccia. appesi nelle betolc di montagna. In verità. egli vorrebbe ora uscire da una siffatta dimensione conflittuale cd alcune opere tci1tano il difficile viaggio vc_rsol'assoluto formale. verso, cioè. una forma tnd1mens1onalc conchiusa e ·superba· . .fi-ee-swnding come un Luciano Ferrara:Reporter La fotografia come cronaca e come giornal!sma: una quindicina d'anni di storia del Me22;0~10_rno e del Medio Oriente attrayersci le 1mmagim d1 un foto-reporter napoletano: lavoro nero, emar~– nazione, ricostruzione, senza-tetto, contestaZJo– ni ... e poi, Libano, Israele, la guerra. Catalogo Mazzotta. Napoli, Villa Pignatelli fino al 12 dicembre Cinqueanni, tre fotograO-dentro la i:icostruzion_e Lavori di Felice Biasco, Franz d'AJello e LuCJa– no Ferrara. Napoli, ls1ituto Francese, via F. Crispi 86, te!. 669665 dal 18 nov. aU0 nov. Kouros della Grecia àrchaica. Sicuramente, però, i lavori più felici sono finora quelli in cui: vo_lente o nolente, rartista compromette anche il piano. È come se avesse bisogno dell'appoggio e della solidità di una parete per muoversj, per spinJ1:ersi· in avanti, fuori dal piano stesso. E una tens1c:m~ che si configura comurrque scevra da quals1as1 residuo espressionista. Si·può parlare del suo lavoro con amore sol<? per associazioni, lasciandosi andare al flusso dei connotati naturalistici, primitivi ·e magici di cui le opere sono indubbiaml!nte cariche. Non ha senso infatti cercare il piacere intellettuale della scoperta metodologica, della proge_!!ualità o di un lavoro di tipo linguistico sul seJ1:nO. È pro– prio, come si suol dire, un fare arte v1scera_le,c_he si costruisce processualmente per successive 1_n– tuizioni· un fare arte molto legato alla matena. dove, p~r esempio, la venatura di un tron~o può indicare all'artista dove e come spaccarlo m due. L'immagine è silenziosa e immobile, semplice– mente presente. A volte, è lirica come nelle mille ~fumature di blu che l'aquarello conferisce al gesso, o nel duetto fra due pezzi che, insieme, fanno pensare ad ingigantiti reperti archeologici, primitivi utensili delretà della pietra. A volte e potente. come 11elle'lance· di legno, poco d_eco– rate e verticali. E, comunque, sempre 1mmed1ata. Parliamone con Nunzio. lo non capisco bene la scultura. Fammi una le– zio_ne. ecco. con questo libro. Cominciamo da QUI. - Medardo Rosso. E una questione di luce. Fra queste due 'teste· di Ros_so. fra Donn_aVela– ta: iv1press(o11edi sera. dove 1!volto fuonesce da uno sfondo indistinto. e Madame X, dove il volto Andy Warhol. NeUapi.gioa a fronte, da sinistra:Paola Fonticoli, Senza titolo, 1985. Daniel Buren. Sotto: Nunzio, Ossidiana, 1983. Gallerie AndréMasson: 50 opere da collezioni italiane Se ci si lascia un po' andare, se si segue la traccia che si configura 'automaticamente', forse, sem– brava voler.dire Masson, si scopriranno nuove visioni. Tele e disegni di un protagonista del sur– realismo francese, le cui opere lirico-astralle a volte eseguite con materiali eterogenei o poco convenzionali come la sabbia sono state determi– nanti per lo sviluppo dell'informaJe, anche in America. In mostra. soprattutto opere del dopo– guerra di ispirazione più orientaJe, come Chim– ère del 1954. Caserta, li segno, C.so Triesta 232, te!. 322 I 56 16-20 chiuso fesi., fino aJ 13 dic. - Joseph Beuys Capri. i limoni. la luce: c'è chi ne avrebbe tratto ispirazione per qualche effusione lirica d'amore, chi per una tela molto 'mediterranea'. Beuys. in– vece, da· bravo concettualpoveristecologista che continua ad essere nonostante l'andazzo delle cose in arte. ha scelto. semplicemente, un vero li– mone (da cambiare ogni 1000 ore), una vera lam– padina ed un filo che le collega come metafora delle for,ze naturali e delle loro relazioni con suc– cessive formalizzazioni. Napoli, Lucio Amelio, P.zza dei Martiri 58 fino al 15 dic. Robert Longo Approda a Napoli un artista americano che at– torno al I980 e assieme ad altri come David Salle ha rilanciato la 'figuratività' con inquietanti ma anche ironici disegni in bianco e nero di donne e uomini "d'affari", anonimi, cittadini, molto 'nor– mali. In mostra, tre grandi combine-sculptures - combinazioni, appunto, di tela, disegno e altri materiaJi (alluminio, marmo di Carrara, bron– zo...). Eterogeneità, con un pizzico di sofisticato concettualismo. Napoli, Liu Rumma, via Vannella Gaetani 12, te!. 422339 16,30-20,30, chiuso lun. e fesi., dal 17 nov. Tommaso Durante:"Uscita dal nero~ Che, c'è stato un terremoto? Occhi che volano, bocche che cadono, pennellate che cancellano fi– gure ... Trenta ope~e medie e grandi dove _sembra esserci stato un gioco al massacro fra pittura e disegno, fra colore e figura, fra olio e matita. Le ''schegge, tracce di un discorso in qualche modo cancellato", come le descrive l'artista, si configu– rano quindi in una superfice uniformemente tesa: conflitto fra astrazione pittorica e figurazio– ne dello sfondo. Napoli. Triso;io, Riviera di Chiaia 215, te!. 414306 11-13 17-20 chiuso sab. pom .. fest. e lun. Giorgio Morandi Acquarelli. disegni e incisioni. Salerno, li Catalogo. via A.M. de Luca 14. te!. 232666 10-13 17-20 dal 17 nov. alle 11.30 ~ racchiuso in una forma unica, quale trovi più interessante?. Madame X. E un'opera più assoluta, che ha a che fare con problemi ... brancusiani, di forma ideale. In Donna Velata, i/ volto è un frammento dentro un'ambientazione: c'è uno spa::io, un dietro e un davanti. Verame111e, quando dipingevo il gesso bianco lavoravo anch'io in quel modo. Le opere erano perfeuamente lisce eppure, aura verso la fit– tura, conferivo loro /'illusione della profondità e del rilievo, potevo acce/1/uare la forma del gesso ripetendo/a, potevo comraddirla facendo sembrare pro,fpndo là dove la forma non era conc°;v'!···S.i tra11a1•a di 1111 rapporto fra 11na forma tangtb1'e ( ,I mio corpo, lo spa:::ioreale, la castagna che sto mangiando; e invece una possibilità che era quella della pitlura e dell'illusione. Oggi, però, cerco for– me più assolute. Cosa intendi per ·scultura'? • Comprende tulio, anche il colore. E meno concet– tuale della pitlura e provoca un 'emozione comple– tamente diversa, molto più forte perché è qualcosa che esiste. La scultura può anche essere figurativa, ma per essere pote/1/e deve m 1 ere unafor:::a evoca– tiva. De1·esuggerire, ma non èssere una copia fe– dele. C.'è sempre un eroismo in chi fa lo .m,ltore oggi. E molto più faticoso di altri mestieri. Col tipo di comunica:::ioneche esiste, la scultura è for– se ancora più difficile della piuura e le sue imma– gini sono fra le meno trasmissibili ... Ma insomma, tu mi fai domande 'sulla 'scultura', un'eticheua. Secondo te; Kounellis è uno 'scultore' o un 'pitto- '? re. Non .esisteva la distinzione nell'arte povera. Tu sei arrivara con 1111 libro di scultura, che riguur– da soprauuuo /a forma e la luce - due sue compo-

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